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«Per quanto riguarda i piloti italiani è stato il GP delle occasioni perdute, prima da Rossi e poi da Simoncelli, che ha gettato al vento una possibile vittoria. Valentino ha sbagliato la frenata, non voleva fare il sorpasso in quel momento, ma avendo commesso un errore si è trovato costretto a tentarlo. E’ caduto, credo su un rigagnolo d’acqua, e ha rovinato anche la gara di Stoner, che questa volta non ha nessuna colpa. Peccato per Simoncelli, ma era la prima volta che era in testa, sul bagnato: qualche attenuante ce l’ha. Ha vinto Lorenzo, che all’inizio non sembrava troppo incisivo, con Simoncelli, Stoner e Rossi più veloci di lui. E’ stato bravo a fare una gara attendista, a non fare errori ed è stato aiutato dall’evolversi degli eventi».
Ma quali sono le considerazioni sul GP di Spagna, al di là del risultato finale?
«Vanno distinte le condizioni di asciutto e di bagnato. Sull’asciutto la Honda si è confermata molto forte e credo che questo elemento sarà una costante di tutta la stagione, o quanto meno della prima parte, finché i rivali non saranno in grado di recuperare. Lorenzo è l’unico che sull’asciutto riesce in questo momento a impensierire Stoner e Pedrosa, mentre dietro c’è un gruppetto dove ci sono Simoncelli, Dovizioso e ci metterei anche Rossi, che è partito 12esimo, ma a causa della caduta nelle qualifiche. Credo adesso che il suo potenziale sia di stare immediatamente fuori dal podio, diciamo nei primi cinque. Sul bagnato, inaspettatamente, Valentino si è ritrovato una Ducati in grande forma, una moto veloce, che gli piace molto, che si comporta bene: quindi un Rossi vecchia maniera. Ma il bagnato, soprattutto, aiuta le condizioni fisiche della spalla: con il bagnato riesce a guidare meglio, perché la spalla è meno stressata, riesce a frenare dove vuole, perché tutto avviene più lentamente e più dolcemente. Una bella iniezione di fiducia, perché quando la situazione fisica si sistemerà, Valentino potrà essere efficace anche sull’asciutto. Bravo Stoner, perché pur guidando la Honda per la prima volta sul bagnato, è stato subito veloce. Non credo che lo zero in classifica possa già essere determinante per il mondiale di Casey: ha un pacchetto che gli permette di conquistare tante gare e con ancora 16 GP c’è tutto il tempo per recuperare».