Dovizioso: "Ce l'ho fatta, che soddisfazione"

Dovizioso: "Ce l'ho fatta, che soddisfazione"
Il pilota della Ducati si compiace della sua gara: “a cinque giri dal termine ero finito e mi sono detto: “adesso cosa faccio”. Sono stato bravo a tenere duro, la mia strategia è stata perfetta” | G. Zamagni, Austin
14 aprile 2014

Punti chiave

AUSTIN – D’accordo, il distacco dal primo è pesante (20”976, come dire un secondo al giro), le cadute e i problemi altrui hanno agevolato il compito, ma un podio è sempre un podio e Andrea Dovizioso ne va giustamente orgoglioso. Anche perché non ha sbagliato nulla, ha guidato davvero bene.

«Sicuramente è un valore aggiunto salire sul podio con la Ducati, soprattutto considerando la situazione di adesso: abbiamo sì migliorato la nostra velocità, siamo più efficaci in frenata, ma non siamo ancora abbastanza competitivi per giocarci il podio. Inoltre, sono arrivato qui imbottito di antibiotici per l’influenza e in gara è stata davvero durissima: nei cambi di direzione credo di non aver fatto una linea uguale all’altra per 21 giri, proprio per le caratteristiche della moto. All’inizio non ero veloce, ma non ne avevo per andare più forte, rischiavo solo di cadere se forzavo di più. Sono stato bravo a non perdere troppo terreno, ho stretto i denti, non ho abusato delle gomme, ma quando, a cinque giri dalla fine, mi sono ritrovato terzo, non avevo più forza, non ce la facevo più. Mi sono detto: “adesso cosa faccio?”. Ho capito un po’ troppo tardi che stava arrivando anche Smith ed ero sicuro che Bradl ci avrebbe provato, così mi sono imposto di fare un giro il più veloce possibile: al 19esimo passaggio ho fatto 2’05”428, sette decimi meglio del precedente. Questo mi ha permesso di prendere un po’ di margine e di mantenerlo fino alla fine. Quindi, anche come strategia sono stato molto bravo, anche se l’adrenalina di questo risultato è inferiore a podi conquistati in volata».


Pensavi in questa stagione di riuscire a conquistare in risultato così importante?
«Sinceramente no. Prima della gara del Qatar sapevo che non eravamo veloci a sufficienza e dopo ne ero ancora più convinto. Io sono uno realista: non a caso il distacco è sempre pesante, ma mi sono giocato il podio con piloti veloci. Spero che questo risultato dia morale a tutti: i ragazzi si stanno facendo un mazzo pazzesco».

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