GP di Germania. Lo sapevate che...?

GP di Germania. Lo sapevate che...?
Che Fenati e Antonelli vestiranno i colori della VR46? Che Marquez studia le gare di Stoner? Che Crutchlow prenderà il posto di Hayden? | G. Zamagni
16 luglio 2013

Punti chiave

 

ANTONELLI E FENATI CON VR46  

Il progetto della VR46, la società di Valentino Rossi, di gestire in futuro alcuni piloti sta procedendo spedito: nel 2014, Romano Fenati e Niccolò Antonelli, i giovani più interessanti della Moto3, vestiranno molto probabilmente i colori della VR46. Non saranno i soli, ma le altre trattative sono più indietro.


I PILOTI PROMUOVONO L’ARGENTINA

 
La settimana precedente al GP di Germania, alcuni piloti sono stati in Argentina per “promuovere” il nuovo circuito dove si andrà a correre nella prossima stagione. Positivi i commenti. “E’ stato faticoso, ma bello, andare in Argentina: credo ci siano tutti gli ingredienti per un buon GP, perché la pista è interessante e c’è tanto entusiasmo per le moto” ha commentato Cal Crutchlow. Stefan Bradl ha aggiunto: “Il circuito mi è piaciuto molto, mi sono divertito. Sono rimasto colpito dai tifosi: nonostante fossero solo test, c’erano almeno 2000 appassionati in circuito”.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese


MARQUEZ COME STONER

Alla vigilia del GP, Marc Marquez ha rivelato di aver studiato nel dettaglio la gara 2012, quella vinta da Dani Pedrosa, con Casey Stoner finito a terra alla penultima curva nel tentativo di superare il compagno di squadra, concentrandosi particolarmente sui dati dell’australiano: “Dani guida molto diverso da me, mentre il mio stile è molto simile a quello di Casey” ha ribadito Marquez, che, evidentemente, è riuscito a fare meglio dell’involontario maestro.


CRUTCHLOW AL POSTO DI HAYDEN?

 
Non è ufficiale, ma è praticamente certo che la Ducati non rinnoverà il contratto, in scadenza a fine anno, a Nicky Hayden, al quale, forse, proporrà la SBK. Al suo posto dovrebbe arrivare Cal Crutchlow, con il quale la trattativa è più che avanzata. Per la verità, anche nel 2012 Crutchlow era stato vicinissimo alla Ducati, ma al momento della firma, l’accordo era saltato; questa volta, però, non dovrebbero esserci intoppi.

Ma Crutchlow fa bene a lasciare la Yamaha, seppure quella satellite del team Tech3, per una moto poco competitiva come è al momento la Ducati? A questa domanda risponde Andrea Dovizioso, che ha fatto lo stesso percorso: “Io sto benissimo con Nicky e mi ero trovato bene anche con Cal: è una scelta della Ducati, per me non cambia nulla. Io rifarei quello che ho fatto: le motivazioni per le quali ho scelto la Ducati non sono cambiate dopo le prime otto gare. Credo che anche Crutchlow faccia lo stesso ragionamento: con una moto satellite, per quanto competitiva sia, non ti puoi giocare il campionato”. Sperando naturalmente che la Ducati diventi competitiva al più presto, sarebbe però un peccato se Cal, nella prossima stagione, non potesse lottare per il podio e la vittoria, come sta facendo con la Yamaha. Piuttosto, non si capisce bene perché la Casa giapponese non faccia di tutto per tenersi un pilota così: a Laguna ne sapremo di più.


HONDA PIU’ RICHIESTE DI YAMAHA

 
Procedono le trattative per le moto “clienti” messe a disposizione dalle Case. Come è noto, la Honda venderà una “Production Racer”, una moto completa del tutto simile alla RC213V, senza però la distribuzione a valvole pneumatiche e il cambio “seamless”, a 1 milione e 200 mila euro, mentre la Yamaha propone i motori ufficiali a circa 800.000 euro. Livio Suppo, team principal della HRC, ha fatto sapere di avere ricevuto più richieste delle 5 moto disponibili per il 2014, con la prima già acquistata dal team Gresini. C’è invece meno interesse per i propulsori Yamaha, che dovrebbero essere acquistati dal team Forward, con telaio FTR.
Stefan Bradl
Stefan Bradl


CECCHINELLO: "HAI DATO IL MASSIMO? BRAVO"

Lucio Cecchinello, prima di essere un team manager, è stato pilota e sa perfettamente cosa significhi ottenere un risultato al di sotto delle aspettative, come, forse, è successo a Bradl domenica. Quando Stefan è tornato ai box dopo il quarto posto, non troppo soddisfatto, gli ha chiesto: "Hai fatto il massimo? sì? Allora non hai niente da rimproverarti. Bravo". Grande Lucio: ce ne fossero come lui nel paddock!


PAPA’ BRADL IN OFFICINA

 
In passato, Helmut Bradl, buon pilota 250, famoso per un arrivo a Misano spalla contro spalla con Luca Cadalora, seguiva in ogni gara il figlio Stefan. “Da quando sono in MotoGP, però, papà viene meno alle gare” racconta il pilota del team LCR, anche perché papà Helmuth ha aperto un’officina di moto a Zahling, dove vive. Naturalmente Helmut ha seguito, per la prima volta in questa stagione, il figlio al Sachsenring.


PETRUCCI-CORTI, SFOTTO’ CONTINUI

 
Danilo Petrucci e Claudio Corti hanno conquistato rispettivamente il primo e il secondo posto nella QP1: un risultato storico da celebrare a colpi… di sfottò. Come era già successo ad Assen, i due amici si sono presi in giro su twitter. Ha iniziato Claudio: “se non ci fossi stato io davanti @petrux9 non avrebbe nemmeno tirato”. Ha risposto Danilo: “@claudiocorti71 ma infatti dove vai così forte???”.


WILLING CONSULENTE DUCATI

 
Dall’inizio dell’anno, Warren Willing, australiano, ex capo meccanico di Wayne Rainey alla Yamaha, “socio” di Kenny Roberts nella costruzione della KR, è consulente della Ducati, che spera di sfruttare la sua grande esperienza telaistica.


KTM PRESENTA LA RC390CUP


Al Sachsenring è stata presentata la nuova KTM RC390, derivata dal modello stradale, per la quale nella prossima stagione verrà organizzato un interessante Trofeo in Germania: un’altra bella iniziativa della Casa austriaca.


SITUAZIONE MOTORI

 
Al Sachsenring, tutti i piloti di punta della MotoGP, Marquez, Crutchlow, Rossi e Dovizioso hanno utilizzato in gara il terzo motore, mentre Hayden ha corso con il primo motore punzonato. Honda e Ducati hanno utilizzato dall’inizio dell’anno tre propulsori, mentre la Yamaha è già a quattro punzonati.
La caduta di Pedrosa in Germana
La caduta di Pedrosa in Germana


61 CADUTE NEL FINE SETTIMANA


Nei tre giorni del Sachsenring si è parlato molto delle tante cadute: molti hanno individuato come causa principale il comportamento delle gomme Bridgestone. Va detto, però, che sono state tante anche le scivolate in Moto3 e Moto2, che utilizzano pneumatici Dunlop. In totale, le cadute sono state 61 (20 nella MotoGP), contro le 42 del 2012 e le 51 del 2011. Al Sachsenring si era caduti di più solamente nel 2009 (63), mentre quest’anno il primato negativo appartiene per il momento a Le Mans con 68 scivolate (che furono addirittura 93 nella passata stagione).


IO L’AVEVO DETTO

Domanda a Marc Marquez, giovedì pomeriggio: “Qui Pedrosa è imbattibile? (Dani aveva vinto nel 2010, 2011 e 2012, NDA)?” Risposta di Marquez: “Imbattibile? Perché”.
 

 

Caricamento commenti...