Jorge Lorenzo, un campione senza patente. Per ora...

Jorge Lorenzo, un campione senza patente. Per ora...
Ebbene sì, è proprio così: il campione maiorchino della MotoGP non ha la patente per guidare la moto su strada. Quantomeno, non ancora. Lo scorso mese ha superato la parte teorica e ora è alle prese con l'esame pratico. Il problema? "Andare piano"
9 febbraio 2012


Qualche settimana fa Jorge Lorenzo ha sorpreso tutti annunciando attraverso internet il recente esito positivo nell'esame teorico per la patente della moto, e in questi giorni si sta preparando per superare la prova pratica che gli permetterà di ottenere il permesso di girare sulle due ruote anche fuori dai circuiti.

Al ritorno dalla Malesia, dove ha ben figurato nei primi test ufficiali MotoGP, il Campione del Mondo 2010 ha ripreso il percorso lasciato in sospeso, e questa settimana realizzerà le prove pratiche di guida al Montjuic (Barcellona) con l'obiettivo di sostenere l'esame finale entro breve tempo.

Il pilota, che durante la propria carriera ha fatto registrare numerosi record di precocità nelle competizioni su due ruote - debuttò nel Campionato del Mondo lo stesso fine settimana del suo 15º compleanno - ammette con un sorriso che la questione patente non si era rivelata finora come un qualcosa di urgente.

"Ho preso la patente della macchina a 18 anni e fino ad ora non ho avuto la necessità di pensare a quella della moto, visto che non serve per correre a livello competitivo. Però ora mi piacerebbe poter girare anche su due ruote, quindi mi sono mosso di conseguenza", spiega il pilota del team Yamaha Factory.

Sempre in sella ad una Yamaha, ma questa volta una YBR 250 cc, lo spagnolo cerca di adattarsi ad un altro mondo, con altre regole, dove non ci sono questioni legate alla potenza e cronometri pronti a registrare.

"Javi, il mio docente, è l'unica persona di questo mondo ad avermi detto di andare piano con la moto, e dovrò dargli retta se voglio superare l'esame", riassume il motociclista, che spiega così l'esperienza di questi giorni: "Devo pormi un freno. Non mi è mai capitato di dover girare lentamente una volta in sella ad una due ruote. Una volta entrato nell'ottica però, ti rendi subito conto che una cosa è lo scendere in pista alal ricerca del tempo più veloce, mentre un'altra è circolare nel rispetto delle regole in strada".


Fonte: MotoGP.com

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