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I primi test del 2013 hanno fornito alcuni spunti interessanti, (Test MotoGP Sepang. 3° giorno. 1° Pedrosa, cade Marquez,. 3° Rossi): abbiamo chiesto a Livio Suppo, Team Principal HRC, di commentarli.
1) Dani Pedrosa e la Honda sono il punto di riferimento.
«Di questi primi test sì, ma Lorenzo è sempre stato molto vicino e anche Rossi e Marquez. Pedrosa è stato sicuramente bravissimo, è molto contento e questo è l’aspetto più importante. Quindi, sì, direi che Dani e la Honda sono stati il punto di riferimento, perlomeno di questi primi tre giorni di test».
2) Jorge Lorenzo e la Yamaha sono vicinissimi e, sulla distanza, Jorge è al solito regolarissimo.
«Confermo anche questo. Dani ha un approccio alle prove per certi versi simile a quello che aveva Casey (Stoner, NDA): più qualità che quantità e non è quindi facile analizzarne il passo. Jorge, al contrario, predilige la costanza e fino alla gara è quindi difficilissimo capire i reali valori, però sicuramente Lorenzo va forte».
3) Valentino Rossi è tutt’altro che bollito.
«Anche su questo sono d’accordo. Ha fatto un ottimo rientro in Yamaha: non è ancora costante come Pedrosa e Lorenzo, che però guidano la stessa moto già da un anno, mentre per Rossi si trattava di un esordio. Tanto di cappello, è stato molto bravo».
4) Marc Marquez può puntare, da subito, a risultati prestigiosi, quindi anche alla vittoria.
«Confermo anche questo, incrociando le dita per scaramanzia… Si sapeva che Marc era un pilota di quelli “buoni” e questi primi test in MotoGP, compresi quelli di Valencia e i precedenti di Sepang (Marquez aveva provato a fine novembre, NDA) lo stanno confermando. Tutti quelli che hanno fatto così, di solito sono andati forte subito, come Biaggi, Rossi, Pedrosa, Lorenzo che aveva ottenuto la pole al debutto. Sì, direi che è uno che può puntare al podio fin da subito».
5) Cal Crutchlow è in crescita e, di tanto in tanto, potrebbe inserirsi nella lotta per il podio, difficilmente, però, per la vittoria.
«Nì: su questo sono un po’ meno d’accordo. A me sembra che Crutchlow sia a livello dell’anno scorso. Al solito è molto veloce, subito dietro ai fenomeni, ma non ho visto un grande cambiamento».
6) Stefan Bradl deve ancora progredire per essere a livello dei migliori.
«Sì, mi aspettavo qualcosina in più da lui. E’ vero che il secondo giorno ha avuto problemi con il “jet-leg”, non ha dormito la notte e per questo è arrivato in pista tardi. Poi è piovuto e, di fatto, ha girato meno degli altri. Lui è contento, si sente maturato e più sicuro rispetto al 2012, però, sinceramente, a livello di tempi mi aspettavo qualcosina in più».
7) Per la Ducati si prospetta una stagione durissima.
«Temo di sì, anche se non dimentichiamo che in questo test avevano la stessa moto dello scorso anno. Non so, mi auguro per loro di sì, se stiano pensando di fare delle modifiche; inoltre, il Dovi (Dovizioso, NDA) è uno molto metodico e anche nel 2012, al debutto a Sepang con la Yamaha, andò forte, ma non fortissimo (era però anche reduce dall’operazione alla spalla destra infortunata facendo cross, NDA): è un pilota che ci mette un po’ di tempo ad abituarsi. Hayden ha tanta esperienza: mi auguro per loro che riescano a migliorare di un po’. Di un bel po’…».
8) Aleix Espargaro si conferma pilota di talento e la ART, l’Aprilia CRT è ancora più competitiva dell’anno scorso.
«Espargaro ha corso nel team satellite Pramac nel 2009 (a anche nel 2010, NDA), quando io ero ancora in Ducati, e già allora, nel giro secco, aveva fatto vedere ottime prestazioni. Gli mancava un po’ di costanza, faceva un po’ di pasticci: adesso probabilmente sta maturando. Ha fatto veramente un ottimo tempo: sarebbe bello se anche in gara riuscisse a ripetersi».