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Brno – Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche del GP della Repubblica Ceca
L’ideal time è la somma dei migliori tempi realizzati da un pilota in ciascuno dei quattro settori in cui viene suddivisa la pista (tra parentesi il tempo reale ottenuto)
Lorenzo 1’54”931 (1’54”989); Marquez 1’55”022 (1’55”063); Iannone 1’55”333 (1’55”390); Rossi 1’55”353 (1’55”353); Smith 1’55”460 (1’55”460); Pedrosa 1’55”843 (1’55969); Dovizioso 1’55”915 (1’55”935); P.Espargaro 1’55”943 (1’55”955); Vinales 1’55”954 (1’55”954); Crutchlow 1’56”192 (1’56”191); Barbera 1’56”283 (1’56”399); Hernandez 1’56”585 (1’56”739).
Qualche considerazione: ben 8 piloti su 12 avrebbero potuto fare un tempo migliore, mentre solitamente in qualifica l’ideal time coincide molto spesso con il tempo realizzato. Perché? Probabilmente le tante buche scompongono continuamente la moto ed è quindi facile perdere millesimi qua e là. Lorenzo, al termine delle QP, ha detto che un po’ di “spinning” all’ultima curva gli ha fatto perdere un decimo. Analizzando il cronologico, si vede che quando Jorge ha ottenuto il suo strepitoso 1’54”989, nell’ultimo settore ha realizzato 19”246, che è anche il suo miglior T4, mentre nell’ideal time avrebbe guadagnato 58 millesimi nel T1. E’ vero, però, che nella classifica del T4, Lorenzo è “solo” terzo, con Iannone primo in 19”184, Marquez secondo in 19”207.
Lorenzo: 1’56”274, 1’56”489, 1’56”635, 1’56”770, 1’56”907, 1’57”164, 1’56”691. Box.
Rossi: 1’57”211, 1’57”615, 2’00”570, 1’58”015, 1’57”446, 1’57”212. Box. 1’56”446, 1’56”371, 1’56”559.
Marquez: 1’57”478, 1’56”561, 1’59”802, 1’56”449. Box. 1’57”224, 1’56”762, 1’56”837, 1’56”920, 1’56”747, 1’56”855, 1’57”053.
Iannone: 1’57”556, 1’56”511, 1’57”575, 2’08”437, 1’57”431. Box. 1’56”974, 1’56”803, 1’56”684, 1’57”127, 1’57”102.
Dovizioso: 1’57”316, 1’57”238, 1’58”131, 1’56”904. Box. 1’57”611, 1’57”147, 1’57”169, 1’57”231, 1’57”482.
Considerato il passo delle FP4 sì. Lorenzo si limita a dire di avere «il ritmo per giocarmi la vittoria. Sarà una gara molto dura e fisica»
“Sì”, sempre tra virgolette: Marc non ha fatto nulla di scorretto. Il campione della Honda stava rallentando dopo aver ottenuto il suo miglior crono, quando è stato passato da Rossi lanciato. Immediatamente si è rimesso a tirare (nel T1 aveva girato cinque secondi più lento rispetto al suo tempo di riferimento) per non perdere l’occasione di studiare da vicino il rivale della Yamaha. «Volevo capire i loro punti forti» si è limitato a commentare Marquez, ma la sua può essere interpreta anche come un’azione di disturbo. Com’è che si dice? A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca…
Sì, stando ai dati registrati: vediamo quelli delle FP4 e delle QP (fra parentesi, la media delle cinque migliori velocità cronometrate).
FP4: Dovizioso 311,7 km/h (311,2); Iannone 309,0 (308,0); Marquez 308,0 (307,2); Pedrosa 307,2 (305,3); Barbera 306,9 (305,6); Smith 306,9 (305,6); Hernandez 306,3 (305,1); P.Espargaro 306,2 (306); Lorenzo 306,0 (305,7); Rossi 305,6 (303,8).
Q2: Dovizioso 314,8 (312,2); Iannone 310,6 (309,6); Barbera 309,1 (307,6); Pedrosa 309,1 (307,4); Smith 308,5 (306,5); P.Espargaro 308,5 (307,9); Marquez 308,5 (307,6); Lorenzo 307,6 (306,2); Crutchlow 307,5 (305,4); Hernandez 306,8 (305,0); Rossi 305,6 (304,3); Vinales 303,4 (302,0).
No per Iannone, si per Dovizioso. Iannone: «Ci siamo concentrati solo sulla messa a punto della moto, non volevamo inserire altre variabili e non abbiamo quindi montato i pezzi nuovi. Di conseguenza, non li useremo nemmeno domani». Dovizioso: «Non è niente di rivoluzionario, ma il motore spinge più forte: lo userò in gara, assieme alla carenatura».
Dovizioso è in grandissima difficoltà nel T2, dove perde mediamente quattro decimi, addirittura cinque in Q2: in qualifica, Andrea è stato il più lento di tutti in quel tratto di pista (35”176 contro i 34”666 di Lorenzo. Iannone, in quel tratto ha ottenuto 34”987): come mai?
Risponde Dovizioso: «Ho poco feeling con l’anteriore specie a metà curva, non posso spingere in entrata a causa della vibrazione della gomma (il famoso “chattering”, nda), la moto è difficile da controllare». Le stesse sensazioni di Iannone, che in quel tratto, però, riesce a guidare “più sopra ai problemi”.
Male. Pedrosa: «La caviglia ha un movimento limitato, soffro molto, specie in scalata. Oggi non ho fatto nessuna infiltrazione, ma per la gara dovrà ricorrere agli antidolorifici».
Bradl ha chiuso 16esimo in 1’57”133, Bautista 19esimo in 1’57”552, riuscendo a battere tutte le Honda Open, con la Honda “Factory” di Scott Redding a sei decimi: tutto sommato, non malissimo.
Rossi dice che la scelta è ancora al «50 e 50 sia all’anteriore sia al posteriore» e anche gli altri piloti sono ancora indecisi. Lorenzo: «Siamo competitivi con entrambe». Molto dipenderà dalla temperatura dell’asfalto: se fosse come oggi, si può ipotizzare dura anteriore e media posteriore per i piloti Yamaha e media anteriore e dura posteriore per quelli Honda. Ma è tutto da verificare.
33 °C, parzialmente nuvoloso, temporali nel tardo pomeriggio.
1. Rossi 2. Lorenzo 3. Marquez