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ASSEN Pole (bagnata) per Andrea Dovizioso, davanti a Valentino Rossi e Scott Redding. Quarto Marc Marquez, nono Andrea Iannone (che però dovrà partire dall’ultima posizione), decimo Danilo Petrucci, 11esimo Jorge Lorenzo, come sempre in difficoltà in condizioni critiche, addirittura 16esimo Dani Pedrosa.
Dopo tre turni con l’asciutto, ecco la pioggia nelle FP4, proseguita, anche se a intermittenza, nelle qualifiche, disputate per la prima volta, da quando c’è la formula delle Q1 e Q2, con le gomme da bagnato. Quindici minuti di adrenalina e di incertezza, con l’ulteriore variabile di una scelta azzardata effettuata dal team di Marquez, che dentro al box hanno preparato due moto differenti: una da bagnato e una con le intermedie, con tanto di dischi in carbonio.
Un rischio che non ha pagato, perché Marquez è scivolato quasi subito (mancavano nove minuti alla bandiera a scacchi) ed è stato costretto a tornare ai box come una furia con uno scooter (di un fotografo italiano, Tino Martino); una volta raggiunto, ha però dovuto aspettare un altro paio di minuti perhè i meccanici sistemassero la seconda moto da bagnato, per poi tornare in pista, con mille dubbi e poche certezze. Ecco quindi, che il suo quarto tempo finale, a 1”184 dalla pole, ha comunque ancora una volta il sapore della grande impresa.
Lo è sicuramente quella di Andrea Dovizioso, che conquista la sua prima pole stagionale, la quarta della carriera in MotoGP e riporta la Ducati in prima posizione (in qualifica) dopo oltre un anno: non accadeva dal Mugello 2015. Andrea è stato bravissimo a sfruttare l’occasione, usando al meglio la sua sensibilità sul bagnato, grazie anche a una tattica scelta all’ultimo istante.
«Sono molto contento del lavoro fatto nei 4 turni: stamattina ho fatto primo con l’asciutto e avevo un buon passo gara. Poi, ha cominciato a piovere e bisognava essere svelti ad adattarsi alle differenti condizioni, perché qui ad Assen l’asfalto si asciuga velocemente. Avevamo deciso di fare una sola uscita, ma dopo due giri ho deciso di rientrare, anche se il team non se lo aspettava, perché c’era una linea più asciutta. Ho cambiato gomme e ho potuto fare un solo giro: sono stato anche fortunato a uscire dietro Rossi. Ho capito dove poter spingere come sull’asciutto e sul bagnato è stato sufficiente seguire Valentino: così è stato relativamente facile. Vediamo domani quali saranno le condizioni: sarà difficile battere questi fenomeni, ma ci proveremo» esulta il Dovi, come sempre lucido e corretto nelle sue analisi.
Per il Dovi un’occasione da sfruttare, così come per Rossi, anche lui bravo a cambiare tattica durante il turno di qualifiche.
«E’ una prima fila importantissima: peccato aver perso la pole, ma, sinceramente, sono più contento di essere in prima fila. Assen ha un asfalto che si asciuga molto velocemente: c’erano dei pezzi asciutti e, alla fine, a quattro minuti dalla fine, ho deciso di montare una “rain” dura nuova. E’ stata una scelta giusta, anche se ho rischiato un po’: in queste condizioni è più facile sbagliare tattica che farla giusta. Sia sul bagnato sia sull’asciutto quello che va più forte è Marquez: sarà dura, ma mi sento piuttosto competitivo in ogni condizione, soprattutto sull’asciutto» dice Rossi, visibilmente soddisfatto, consapevole di essere quello messo meglio, assieme proprio al capo classifica del mondiale. Fino adesso, Valentino è stato super competitivo in ogni condizione: è un’occasione da sfruttare, specie considerando le difficoltà del compagno di squadra, ancora una volta in crisi quando le condizioni non sono perfette. E’ un limite di Lorenzo, probabilmente l’unico di questo campione straordinario, che domani sarà costretto a una rimonta dalla quarta fila: considerando che anche sull’asciutto, per il momento, non ha il passo dei migliori, potrebbe essere una gara difficile per Jorge.
A completare la prima fila, Scott Redding: è il suo miglior risultato in carriera in qualifica (in MotoGP). «Non era facile, non ero a mio agio dopo la caduta nelle FP4: c’era feeling ma non sapevo cosa sarebbe successo. Alla fine ho anche perso un po’ di tempo, ma è una grande prima fila: speriamo sia la svolta della stagione» sorride il britannico del team Pramac, bravo anche a essere più rapido di Danilo Petrucci (decimo), uno specialista del bagnato. Buon quinto tempo per Cal Crutchlow, buon sesto per Jonny Hernandez, mentre Andrea Iannone non è andato oltre il nono posto, dopo essere stato grande protagonista con l’asciutto. Domani sarà costretto a scattare dall’ultima posizione, ma in caso di asfalto secco può effettuare una grande rimonta.
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza 1Prev./st |
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1 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 290.0 | 1'45.246 | |
2 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 290.1 | 1'45.961 | 0.715 / 0.715 |
3 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 289.8 | 1'46.312 | 1.066 / 0.351 |
4 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 288.6 | 1'46.430 | 1.184 / 0.118 |
5 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 296.2 | 1'46.568 | 1.322 / 0.138 |
6 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Aspar Team MotoGP | Ducati | 278.7 | 1'46.828 | 1.582 / 0.260 |
7 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 292.8 | 1'46.997 | 1.751 / 0.169 |
8 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 290.8 | 1'47.118 | 1.872 / 0.121 |
9 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 292.3 | 1'47.567 | 2.321 / 0.449 |
10 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 290.6 | 1'47.601 | 2.355 / 0.034 |
11 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 281.4 | 1'47.897 | 2.651 / 0.296 |
12 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 293.8 | 1'48.415 | 3.169 / 0.518 |