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LOSAIL Volano i piloti spagnoli: prima pole dell’anno per Jorge Lorenzo, 0”091 più veloce di Marc Marquez e 0”095 di Maverick Vinales. In seconda fila i piloti italiani, con Andrea Iannone quarto, Valentino Rossi quinto e Andrea Dovizioso sesto, a 0”420 da Lorenzo.
C’era tantissima incertezza alla vigilia della prima qualifica dell’anno: che gomme monteranno i piloti? Faranno una solo uscita o due come con le Bridgestone? Tutti cercheranno la scia di un altro pilota? Dubbi sciolti soltanto dai 15 minuti ufficiali: tutti i piloti hanno fatto due uscite, mentre per le gomme ci sono state scelte differenti. Per esempio: i piloti Yamaha e Ducati hanno optato per la morbida all’anteriore e al posteriore, mentre Marquez ha utilizzato la dura anteriore e la morbida posteriore, unico anche nel cambiare moto al secondo tentativo, mentre Pedrosa è stato l’unico a mantenere la stessa gomma anteriore nel secondo tentativo, cambiando solo la posteriore.
Tra tante variabile, una certezza: Lorenzo è fenomenale in assoluto, in particolare in qualifica.
«E’ la mia 36esima pole position, è un record: sembra facile, ma non lo è assolutamente, soprattutto quando ci sono tanti piloti così vicini. Mi aspettavo che per conquistare il primo posto bisognasse scendere sotto l’154”: è stato complicato, con questa elettronica e gomme devi cambiare mentalità. Sono stato l’unico a fare subito un giro fortissimo al primo giro e poi mi sono migliorato un pochino. Purtroppo con la seconda gomma ho avuto un problema e non mi sono migliorato, ma va bene così. Cosa succederà in gara dipenderà dalla scelta della gomma posteriore: con la dura posteriore ci vuole un po’ di più per scaldarla. Il contratto? In questo momento ho il coltello dalla parte del manico: sono il campione del mondo, sono tra i piloti più veloci in assoluto. Settimana scorsa mi hanno dato un contratto, che è migliore rispetto a quello dell’anno scorso: adesso vediamo cosa fare» dice Lorenzo, parlando tranquillamente anche del contratto.
In realtà, al mattino, dopo l’annuncio del rinnovo del contratto a Rossi, tra gli uomini di Lorenzo è emerso un po’ di nervosismo, che si è trascinato anche in pista tra i due piloti, quando nelle FP4 Valentino ha accusato platealmente Jorge di averlo rallentato. «Sono entrato in pista, ho visto che arrivava e mi sono spostato completamente sulla riga bianca: non potevo certo andare sull’erba. Lui si è un po’ arrabbiato: sono cose che succedono» ha commentato serafico. A farlo stare così tranquillo, una base solida: Jorge è veloce, costante e, soprattutto, sembra essere l’unico a riuscire ad andare subito velocissimo anche con le Michelin, mentre a tutti gli altri piloti serve almeno un giro di rodaggio (relativo). Lorenzo potrebbe quindi tentare la fuga, ma non sarà facile, perché tanti hanno un buon ritmo, a cominciare da Valentino Rossi, quinto a soli 0”272 dal compagno di squadra. Valentino nelle FP4 – chiuse al quarto posto dietro a Lorenzo, Marquez e Dovizioso - ha girato con un buon ritmo e può stare con i primi: adesso bisognerà capire che gomme monteranno i piloti soprattutto al posteriore.
Per Marc Marquez un secondo posto per certi versi inaspettato.
«Era impensabile un risultato del genere alla vigilia: due settimane fa eravamo lontani da Yamaha e Ducati. Ma in Honda hanno lavorato bene e dopo le difficoltà del primo giorno, dovute all’elettronica, siamo tornati competitivi: mi sento molto bene sulla moto. Il propulsore 2016 ha l’albero motore che gira al contrario e ha richiesto un po’ di tempo per trovare il bilanciamento della Rc213V, ma adesso siamo competitivi» sorride Marquez, che nel finale, provando la partenza, si è preso un bello spavento: la moto ha scartato tutta a sinistra, è finita sull’erba sintentica e la caduta è stata evitata per puro caso.
Non è invece casuale il terzo tempo di Maverick Vinales, anche se il team manager Davide Brivio fatica a crederci: «Terzo tempo è tanta roba» dice emozionato: «Vinales va forte, si è subito adattato alle Michelin, la Suzuki è cresciuta e ha tratto vantaggio dalla nuova elettronica. Insomma, Espargaro a parte (caduto in Q1), tutto sta andando per il meglio».
Si aspettava invece un risultato migliore la Ducati, che dopo aver dominato le libere si deve “accontentare” – tra virgolette naturalmente – del quarto posto di Andrea Iannone (rallentato involontariamente da Redding nell’ultimo tentativo) e del sesto di Andrea Dovizioso. A Borgo Panigale erano convinti di conquistare quanto meno la prima fila, ma il risultato non pregiudica le possibilità di una grande gara: entrambi gli Andrea sono messi più che bene sulla distanza. Per quanto riguarda Danilo Petrucci, tornerà in Italia stanotte e verrà operato domani a Parma alla mano destra, mentre l’Aprilia chiude con il 17esimo posto di Alvaro Bautista e il 20esimo di Stefan Bradl (caduto in Q1).
Pos. | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time | Gap 1Prev./st |
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1 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 333.1 | 1'54.543 | |
2 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 330.1 | 1'54.634 | 0.091 / 0.091 |
3 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 333.8 | 1'54.638 | 0.095 / 0.004 |
4 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 349.7 | 1'54.693 | 0.150 / 0.055 |
5 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 334.0 | 1'54.815 | 0.272 / 0.122 |
6 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 344.0 | 1'54.963 | 0.420 / 0.148 |
7 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 334.9 | 1'55.078 | 0.535 / 0.115 |
8 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 337.9 | 1'55.165 | 0.622 / 0.087 |
9 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 337.5 | 1'55.302 | 0.759 / 0.137 |
10 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 334.4 | 1'55.352 | 0.809 / 0.050 |
11 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 332.5 | 1'55.414 | 0.871 / 0.062 |
12 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 336.6 | 1'55.508 | 0.965 / 0.094 |