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SACHSENRING - Maverick Vinales porta la Suzuki davanti a tutti con 0”220 di vantaggio sulla Ducati di Andrea Iannone e 0”614 sulla Honda di Marc Marquez. Quinto Andrea Dovizioso, ottavo Danilo Petrucci, fuori dai dieci Valentino Rossi (14esimo), Dani Pedrosa (15esimo), Jorge Lorenzo (16esimo).
Fa freddo, piove a tratti: le condizioni climatiche sono difficilissime, tanto che al mattino, di fatto, non si è girato, o quasi. Decisamente più significativo il turno del pomeriggio, ma la bassa temperatura – almeno una decina di gradi in meno del solito – mette in crisi le gomme, anche la nuova anteriore asimmetrica (più dura a sinistra e più morbida a destra) portata per l’occasione dalla Michelin. Il punto critico è sempre la curva 11, la stessa che in passato aveva creato un sacco di problemi anche alla Bridgestone: si arriva in quel punto dopo essere stati piegati a sinistra per circa 29 secondi, si fa il cambio di direzione e appena si inserisce la moto nella destra in discesa da 200 km/h, lo sterzo si chiude e il pilota non può fare più niente. In ordine sparso, in quel punto, sono scivolati: Lorenzo, Redding, Bradl, Vinales, P.Espargaro, Rabat. Una variabile da tenere in grande considerazione per la gara.
Riprendere il ritmo dopo una scivolata è sempre difficile, ma Vinales ha dimostrato di essere un pilota di talento anche in questo: scivolato a circa 12 minuti dal termine delle FP2, Maverick è tornato ai box di corsa (la 11 è proprio in prossimità dell’ingresso pista), ha parlato un attimo con i tecnici, è salito sulla seconda GSX-RR riuscendo a migliorarsi ulteriormente per conquistare una prima posizione effimera, ma comunque importante. «Qui l’anno scorso eravamo in grande difficoltà, mentre oggi siamo competitivi: significa che siamo migliorati» dice il team manager Davide Brivio. Su questa pista la Suzuki c’è, può fare bene, anche se si è girato troppo poco per capire esattamente i valori in campo».
Per il momento, si può dire che la Ducati va meglio del previsto, un po’ come era successo in Olanda: Iannone secondo, Dovizioso quinto, Barbera settimo, Petrucci ottavo, Redding nono ed Hernandez decimo è un risultato di squadra sicuramente incoraggiante. Tra l’altro, la classifica delle FP2 è reale, almeno per quanto riguarda il tempo sul giro: tutti, nel finale, hanno montato una gomma nuova per rientrare nei dieci che potrebbero accedere direttamente in Q2 in caso domani mattina dovesse piovere (al momento, però, è previsto bel tempo). Insomma, la Ducati può dire la sua, anche se, per la verità i distacchi sono pesanti, Iannone a parte.
«Non siamo messi male, ho avuto un buon feeling fin dai primi giri. Mi piace come si comporta la moto: sono piacevolmente sorpreso, perché qui in passato facevamo una gran fatica. La Michelin ha portato delle gomme giuste, ma la temperatura è veramente troppo bassa: bisogna cercare di adattare al meglio la messa a punto della moto per risolvere questa situazione. Alla 11, sono sincero, me la faccio un po’ sotto, non ho ancora dato il massimo in quel punto», ha detto Iannone.
E’ pesante anche il distacco subito da Marquez (0”614), che dovrebbe essere stato tra i pochi a non montare una gomma nuova nel finale (lo confermerà il cronologico dei tempi), ma, soprattutto, è pesantissimo il responso cronometrico in casa Yamaha, con Valentino Rossi 14esimo staccato di 1”373 e Jorge Lorenzo 16esimo a 1”663. Un disastro non preventivabile alla vigilia, che ha una parziale giustificazione per Rossi (ha montato la gomma nuova a 6 minuti dal termine, ma ha spinto troppo poco nei primi due giri, calcolando male i tempi e prendendo bandiera per tre secondi, non effettuando così il giro tirato), mentre è più preoccupante per Lorenzo, che dopo il terribile fine settimana olandese si ritrova ancora senza fiducia, con l’aggravante di una scivolata al mattino alle 11 che gli ha fatto perdere ulteriore sicurezza. Per Jorge si prospetta un GP molto complicato: dovrà trovare tutte le sue forze interiori per superare questo momento, determinato da condizioni climatiche che lo rendono nervoso ancora prima di salire in sella.
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
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1 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 289.1 | 1'22.161 | |
2 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 296.9 | 1'22.381 | 0.220 / 0.220 |
3 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 287.2 | 1'22.775 | 0.614 / 0.394 |
4 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 285.7 | 1'22.817 | 0.656 / 0.042 |
5 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 295.8 | 1'22.930 | 0.769 / 0.113 |
6 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 286.9 | 1'22.953 | 0.792 / 0.023 |
7 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 288.3 | 1'23.015 | 0.854 / 0.062 |
8 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 288.6 | 1'23.053 | 0.892 / 0.038 |
9 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 289.0 | 1'23.061 | 0.900 / 0.008 |
10 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Pull & Bear Aspar Ducati Team | Ducati | 287.2 | 1'23.123 | 0.962 / 0.062 |
11 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 289.2 | 1'23.400 | 1.239 / 0.277 |
12 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 289.2 | 1'23.460 | 1.299 / 0.060 |
13 | 43 | Jack MILLER | AUS | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 285.2 | 1'23.485 | 1.324 / 0.025 |
14 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 287.2 | 1'23.534 | 1.373 / 0.049 |
15 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 289.9 | 1'23.740 | 1.579 / 0.206 |
16 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 286.0 | 1'23.824 | 1.663 / 0.084 |
17 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 288.9 | 1'23.958 | 1.797 / 0.134 |
18 | 6 | Stefan BRADL | GER | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 286.8 | 1'24.116 | 1.955 / 0.158 |
19 | 53 | Tito RABAT | SPA | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 280.9 | 1'24.746 | 2.585 / 0.630 |
20 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Pull & Bear Aspar Ducati Team | Ducati | 285.7 | 1'24.911 | 2.750 / 0.165 |
21 | 76 | Loris BAZ | FRA | Avintia Racing | Ducati | 284.6 | 1'25.049 | 2.888 / 0.138 |