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AUSTIN Trionfo in solitaria di Marc Marquez, davanti a Jorge Lorenzo e ad Andrea Iannone. Caduta per Valentino Rossi al terzo giro (era 6°), fuori gara Andrea Dovizioso, questa volta abbattuto alla prima curva da Dani Pedrosa mentre era terzo. Bravo Michele Pirro, ottavo, buon risultato per l’Aprilia: decimo Stefan Bradl, 11esimo Alvaro Bautista.
Come in Argentina, un’altra gara a eliminazione, con tanti errori e cadute, quasi sempre per la chiusura dello sterzo: ancora una volta, la Michelin è sotto accusa. Ma la vittoria di Marquez, la quarta consecutiva su questo circuito, non è dovuta agli errori altrui, ma è solo merito del campione della Honda: lui era già in fuga mentre alle sue spalle si autoeliminavano. Si sperava, dopo le qualifiche, di vedere un GP più combattuto ed equilibrato, ma così non è stato, con Marc che ha avuto una lieve incertezza solo alla prima curva, quando è stato superato da Lorenzo. Un attimo solo, però: Marc è tornato subito davanti e i rivali lo hanno rivisto solo al parco chiuso. La Honda è sicuramente cresciuta ed è più competitiva rispetto a inizio anno, ma la differenza la fa soprattutto (per non dire solo) Marquez.
«Molto contento, credo di aver fatto una bella gara: qui mi sento alla grande, mi piace la gente, lo stile americano. Il GP non è stato avvincente, ma ho portato a casa 25 punti importanti»
Partito bene – era secondo alla prima curva – Valentino Rossi ha avuto un problema con la frizione («Slittava, il motore non rendeva» confermerà poi il team manager Yamaha Maio Meregalli): la sua moto era lenta, in maniera evidente in rettilineo, con Valentino che veniva sverniciato a destra e a sinistra. Rossi, però, non ha voluto mollare, ha provato a recuperare in curva quello che perdeva in rettilineo, ma la sua generosità non ha pagato: alla seconda curva del terzo giro si è chiuso lo sterzo e la caduta, mentre era sesto, è stata inevitabile.
E’ andata molto peggio a Andrea Dovizioso, che dopo due giorni difficilissimi, stava lottando alla grande con Lorenzo per il secondo posto. Ma alla prima curva del settimo giro, ecco l’ennesimo imprevisto: Dovi va un po’ largo, Pedrosa dietro di lui sbaglia la frenata, lo sterzo rimbalza uno, due volte, fino a quando si chiude. Dani cade e travolte l’incolpevole Dovizioso, che cade rovinosamente. Mentre sono nella sabbia, Pedrosa si scusa cento volte, poi riparte e si ritira definitivamente al 13esimo giro. Torna ai box e, immediatamente, va nel box Ducati a parlare con Dovizioso: i due si spiegano, si capiscono, si rispettano. Grande uomo Pedrosa.
Così, conquistare il secondo posto è stato un giochino da ragazzi per Jorge Lorenzo, reduce da una caduta nel warm up.
«Sono partito bene, poi sono arrivato lungo alla prima curva: faticavo oggi a frenare la moto quasi in ogni curva. Ho passato Marquez al tornante, ma subito sono finito largo: dopo la caduta nel warm up ero un po’ a disagio, la pista oggi era insidiosa» ha spiegato Lorenzo, che comunque conquista anche il secondo posto nel mondiale.
Terzo Andrea Iannone, scattato male dalla terza fila, ma risalito con una bella progressione e un po’ di sorpassi. «E’ il primo podio della stagione e arriva dopo due gare difficili: lo dedico alla Ducati e a tutto il team. Avevo tanto dolore alla spalla e, in più oggi era difficile guidare e fermare la moto: ci voleva» si rallegra Andrea. Bravo Michele Pirro, ottavo, incoraggiante nono e decimo posto per l’Aprilia di Stefan Bradl e Alvaro Bautista.
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
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1 | 25 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 157.9 | 43'57.945 |
2 | 20 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 157.6 | +6.107 |
3 | 16 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 157.3 | +10.947 |
4 | 13 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 156.8 | +18.422 |
5 | 11 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 156.7 | +20.711 |
6 | 10 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 156.2 | +28.961 |
7 | 9 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 156.0 | +32.112 |
8 | 8 | 51 | Michele PIRRO | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 156.0 | +32.757 |
9 | 7 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 155.9 | +34.592 |
10 | 6 | 6 | Stefan BRADL | GER | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 155.6 | +40.211 |
11 | 5 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 155.3 | +45.423 |
12 | 4 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Aspar Team MotoGP | Ducati | 155.2 | +47.127 |
13 | 3 | 53 | Tito RABAT | SPA | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 155.2 | +47.426 |
14 | 2 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Aspar Team MotoGP | Ducati | 154.9 | +51.190 |
15 | 1 | 76 | Loris BAZ | FRA | Avintia Racing | Ducati | 153.7 | +1'12.929 |
16 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 153.3 | +1'19.252 | |
17 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 152.8 | +1'28.036 | |
Non classificato | ||||||||
26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 148.0 | 10 Giri | ||
4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 157.8 | 15 Giri | ||
46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 156.2 | 19 Giri |