MotoGP. Dall'Igna: "Nessuna offerta precisa a Lorenzo"

MotoGP. Dall'Igna: "Nessuna offerta precisa a Lorenzo"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Dall'Igna intervistato da Nico Cereghini sul potenziale della nuova moto, su Stoner e ovviamente sul mercato piloti
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
23 febbraio 2016

L'ingegner Gigi Dall'Igna è al terzo anno in Ducati, direttore generale di Ducati Corse, e mentre definisce le sue prime due stagioni "entusiasmanti", si proclama fiducioso per la terza, per il 2016. La Desmosedici è una evoluzione della moto precedente, non é completamente nuova, il software unico non è una sorpresa perché i team satelliti di Ducati usavano la piattaforma Open già da due anni. E alla fine l'unica incognita sta nelle gomme, soprattutto perché le Michelin testate finora erano in continua evoluzione, e solo in Qatar, con i test di inizio marzo, si potrà fare un affinamento del set up con i pneumatici definitivi.

 

«Finora -dichiara Dall'Igna- abbiamo fatto quasi soltanto un grosso lavoro di selezione delle gomme, senza poterci concentrare sulla moto. Un lavoro che ci voleva, naturalmente, il costruttore francese aveva le sue necessità, ma che ha portato via tempo alla definizione della Desmosedici».

 

Il nuovo software vi era già noto. Ma in gara ci potranno essere delle sorprese? Non si sono fatti dei long run né in Malesia nè in Australia...

«Effettivamente. In gara ci potranno essere delle sorprese: non sappiamo come evolverà la moto nella seconda metà della corsa e fino alla conclusione. Nessuno lo sa. Sotto questo aspetto i test in Qatar sono fondamentali, finalmente capiremo qualcosa in più perché ci potremo concentrare sulla moto».

 

Gomme adatte alla Ducati, le Michelin?

«Non si può dire. Ma io credo che, più che adattare la moto alle gomme, sarà lo stile del pilota che si dovrà adattare. Ci sono cose che prima non si potevano fare e adesso sì. La staccata e l'inserimento in curva tornano ad essere delicati. Mentre posteriore, durata e grip sono simili al passato, l'anteriore non lo è. C'è più spazio per la sensibilità del pilota».

 

La moto è bella.

«Tutte le moto hanno pregi e difetti, ciò che conta è avere pochi difetti, e comunque non troppo pesanti. Abbiamo una ciclistica più adatta a spostarsi nella direzione che riteniamo sia quella delle Michelin. Il motore è ok: mi ritengo ancora superiore agli altri, i 22 litri li avevamo anche l'anno scorso e la concorrenza non mi sembra cresciuta con i due litri in più. L'aerodinamica con le alette, sempre impiegate nel 2015 anche se con portanze diverse, resterà un nostro distintivo anche per i prossimi anni. Dobbiamo lavorare in uscita di curva, questo sì, soprattutto nell'ultima parte dell' accelerazione perdiamo ancora del tempo».

 

Obiettivi?

«Essere protagonisti in tutte le gare, lottare sempre e vincerne qualcuna».

 

E Stoner? I piloti ufficiali non lo soffrono?

«Chiaramente Stoner poteva rappresentare un problema per i piloti ma tra virgolette anche per me, perché poteva scendere dalla moto e dirmi che la moto non va e bisogna cambiare tanto. Starei a guardare il lato positivo della nostra scelta. Per noi tecnici è un pilota di grande esperienza che ci può essere d'aiuto, anche perché i nostri piloti ufficiali hanno soltanto quattro giorni di test in tutto il campionato. E poi può aiutare i due Andrea a trovare qualche malizia nel guidare. Stoner ha vinto due titoli e può essere d'aiuto per chi vuole diventare campione. Vorrei guardare solo le cose positive che Stoner rappresenta per noi in Ducati».

 

Tu escludi che possa correre in Qatar?

«Non escludo nulla per carattere. Ma posso dire che se fossi in Casey in Qatar non correrei, non ha neanche le condizioni fisiche per fare un weekend di gara. Sta facendo altro ed è un mestiere diverso da quello che faceva. Adesso esattamente come noi, è concentrato nel mettere a posto la moto per la prima gara della stagione».

 

E Lorenzo? Avete smentito un'offerta diretta, ma i contatti ci sono?

«I contatti li abbiamo con tutti, ma offerte precise a Lorenzo non ne abbiamo fatte. Lui vuole chiudere le questioni di contratto con Yamaha appena possibile. Vedremo cosa si potrà fare. Tutti i top driver sono in scadenza e ci sarà un po' di frenesia».

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