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BAUTISTA ROMPE ALLA PRIMA CURVA
Non è certo stato un fine settimana fortunato per Alvaro Bautista, caduto in gara dopo mille problemi in prova. Venerdì, appena uscito dalla corsia box, Bautista si è dovuto addirittura fermare alla prima curva (!) con il motore rotto: quando inizi così, è chiaro che il GP non può andare bene.
NISSIN-BREMBO-NISSIN
Anche perché, dopo i problemi patiti in Qatar, il team Gresini aveva ottenuto dalla HRC il permesso di provare i freni Brembo, che per il loro modo di funzionare richiedono una taratura diversa delle sospensioni: i Brembo, a detta di Bautista, sono molto più aggressivi, i Nissin più progressivi. La rottura del motore ha scombussolato i piani e costretto il team a lavorare con una moto sola per tutto il primo turno di libere, ma sulla seconda RC213V, le sospensioni erano regolate per i Nissin e, naturalmente, non c’era tempo per adattarle ai Brembo. Alvaro, quindi, ha dovuto testare il differente impianto frenante in condizioni critiche e sabato si è deciso di abbandonare l’esperimento per tornare definitivamente (per quest’anno) all’impianto giapponese in versione, però, 2013, più affidabile di quella sviluppata per questa stagione. Insomma, una gran confusione: anche per questo il rendimento dello spagnolo è stato ben al di sotto delle aspettative.
STONER: “NESSUNA INTENZIONE DI TORNARE”
Dopo essere stato sabato sera a seguire il motocross AMA (l’amico Villipoto avrebbe potuto conquistare il titolo, invece gli mancano ancora due punti), domenica Casey Stoner ha fatto visita agli ex colleghi nel paddock di Austin. Sorridente, rilassato, in grandissima forma, Casey ha confermato di non avere nessuna intenzione di tornare a correre e di essere ben felice di godersi la vita: davvero tutto un altro Stoner rispetto a quello di fine 2012, suo ultimo anno da pilota del motomondiale.
ARGENTINA: CHE CAOS
Manca solo una decina di giorni al GP d’Argentina, ma il caos regna totale, con una logistica a dir poco approssimativa. Per esempio, alla metà dei team e degli addetti ai lavori non sono ancora state confermate le macchine a noleggio per raggiungere Termas de Rio da Tucuman (circa 70 km di una strada fatiscente), dove molti atterreranno dopo aver fatto scalo a Buenos Aires. Inoltre, i costi sono stellari, tanto che i team hanno chiesto ad Austin un aiuto alla Dorna per affrontare le spese, addirittura superiori a quelle della triplice trasferta Giappone-Malesia-Australia di fine anno. Semplicemente pazzesco.
HAYDEN RINCORSO ALL’INGRESSO
Negli Stati Uniti la MotoGP non è esattamente lo sport più popolare (anche se nei tre giorni, un po’ ottimisticamente, sono stati dichiarati più di 100.000 spettatori), tanto che giovedì pomeriggio, i controlli all’ingresso del paddock hanno rincorso Nicky Hayden, non per chiedergli un autografo, ma per verificare che avesse un regolare pass per entrare in circuito. Nicky, tra l’altro, era pure vestito con la divisa del team Martinez…
DUCATI MANTIENE LA PULSANTIERA OPEN
In Qatar, la Ducati era stata costretta a utilizzare il cruscotto con la pulsantiera “Magneti Marelli”, quella destinata alle “Open”, per il repentino cambio regolamentare quando le moto erano già state spedite a Losail. La pulsantiera è stata però mantenuta ad Austin (e lo sarà per tutta la stagione), anche se è stata adattata con le classi tre mappe “A”, “B” e “C” a seconda delle esigenze del pilota.
MASERATI PER LORENZO E ROSSI
Il gruppo Fiat – sponsor della Yamaha – ha messo a disposizione dei due piloti Jorge Lorenzo e Valentino Rossi due splendide Maserati da utilizzare nei giorni del GP per fare avanti-indietro dall’hotel al circuito: Jorge ne ha subito approfittato, mentre Valentino l’ha lasciata in garage.
MARQUEZ TESTIMONIAL DEL GP
La locandina che pubblicizzava in tutta Austin il GP delle Americhe ritraeva Marc Marquez in una delle sue pieghe esagerate, con una scritta davvero azzeccata: “L’emozione della guida a 65°”.
YAMAHA VUOLE I FRENI GRANDI
Per regolamento, i dischi dei freni devono essere di 320 mm di diametro e soltanto in casi eccezionali, come per esempio in Qatar, si possono montare quelli più grandi da 340 mm. L’aumento della potenza e del peso della moto, mette però sempre più in crisi l’impianto frenante e la Yamaha ha fatto richiesta ufficiale di poter utilizzare sempre i dischi di maggiore diametro: per il momento non se ne fa nulla, ma la domanda verrà valutata e presa in considerazione, anche perché si parla di sicurezza e non di dare un vantaggio specifico a una casa.
GOMME 2013: BRIDGESTONE SPIEGA PERCHE’
Aveva suscitato qualche malumore – soprattutto in Casa Honda – la decisione della Bridgestone di portare ad Austin la gomma media (quella più morbida delle due a disposizione in Texas) in versione 2013. Il costruttore giapponese ha spiegato, però, che questa scelta non è stata fatta per assecondare le «lamentele di qualcuno» (ogni riferimento a Lorenzo è puramente casuale), ma perché dato che la Ducati ha scelto di correre nella “Open”, bisognava costruire un maggior numero di coperture extra morbide e non c’era il tempo per preparare le medie 2014. Secondo qualcuno, però, la verità è molto più semplice: bisogna smaltire degli pneumatici già prodotti che, altrimenti, sarebbero stati buttati.
GRESINI FESTEGGIA 18 ANNI
Ad Austin, il team Gresini ha festeggiato 18 anni di attività, per la verità senza troppa fortuna: era il 13 aprile 1997, quando la squadra di Fausto Gresini fece il suo debutto nel mondiale 500 nel GP della Malesia, con la Honda bicilindrica affidata ad Alex Barros. Da allora, il team Gresini è sempre stato uno dei grandi protagonisti del motomondiale, capace di vincere due titoli iridati (in 250 con Daijiro Kato e in Moto2 con Toni Elias) e di conquistare numerose vittorie in 250, Moto2 e MotoGP. Tra l’altro, l’ultimo successo nella massima cilindrata di un pilota non “ufficiale” è proprio del team Gresini, quando Toni Elias, nel 2006, battè in volata Valentino Rossi all’Estoril nel GP del Portogallo.
QUEST’ANNO SI SCELGONO LE GOMME
Il contratto della Bridgestone con la Dorna come fornitore unico della MotoGP scadrà a fine 2015, ma deve essere rinnovato, per il triennio successivo, entro questa stagione. Ecco quindi che sono iniziate le trattative con la sensazione – per il momento niente di più, anche perché nessuna delle parti interessate si sbilancia – che, difficilmente, si andrà avanti con il costruttore giapponese: l’alternativa più probabile è quella della Michelin, che sta facendo grandi pressioni sulla Dorna, ma in lizza ci sarebbe anche la Pirelli.
DANILO PETRUCCI: “COSI' NON HA SENSO”
Dopo le qualifiche, Danilo Petrucci si è lasciato andare in uno sfogo più che comprensibile: “La moto cambia continuamente, ogni turno è sempre differente, prendo dei rischi pazzeschi per lottare per le ultime posizioni: così non ha senso correre”.
ROSSI REALIZZA IL SUO SOGNO
All’interno del paddock, c’era la riproduzione della sagoma di Kevin Schwantz in completo da pilota, con un buco ricavato al posto della visiera del casco dove mettere la propria faccia per una singolare e suggestiva foto ricordo nelle sembianze del grandissimo pilota texano. In tanti ne hanno approfittato per uno scotto commemorativo: tra gli altri, perfino Valentino Rossi, che poi ha postato la foto su twitter. Questo il commento: «Ho sempre sognato di essere Kevin Schwantz, oggi ci sono riuscito».
IO L’AVEVO DETTO
Davide Tardozzi (responsabile Ducati), prima delle qualifiche: “Marquez in pole, Dovizioso e Iannone in prima fila”. Risultato delle qualifiche: 1° Marquez, 9° Iannone, 10° Dovizioso.