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Valencia - I primi due giorni di test ufficiali con le Michelin e la nuova elettronica si sono conclusi con Marquez davanti a tutti, con le Yamaha ancora dietro a rincorrere, ma decisamente più vicine, con un Valentino Rossi decisamente più in forma rispetto a ieri. I tempi sul giro sono già buoni: non è una sorpresa, come aveva previsto ieri il “nostro” ingegnere Giulio Bernardelle. La prestazione assoluta non sarà un problema: La Michelin ha già dimostrato in passato il suo valore sotto questo aspetto, non c’erano dubbi al riguardo: piuttosto, rimangono – eccome – quelli sul comportamento dell’anteriore e della tenuta alla distanza. Anche oggi sono finiti a terra in tanti – tra gli altri: Marquez, i due Espargaro, Vinales, Iannone, tutti, fortunatamente, senza conseguenze – quasi sempre con il gas chiuso, quando il pilota, teoricamente, è tranquillo e non si aspetta una reazione del genere. Invece è così: ti sembra di avere la situazione sotto controllo, invece, “bum”, lo sterzo si chiude e vai a terra.
Il “2016” inizia con la Honda più avanti della Yamaha: anche questa non è una novità. «Noi eravamo impegnati nella lotta per il mondiale, ci siamo concentrati meno sullo sviluppo delle Michelin» aveva sottolineato ieri Rossi. E’ effettivamente così: prima di Valencia, la Honda, con i suoi due piloti ufficiali Marquez e Pedrosa, avevano provato più volte le gomme francesi ed è quindi normale che, alla fine della due giorni di prova, siano davanti a tutti. Ma la Yamaha, rispetto a ieri, ha recuperato terreno con Lorenzo che ha chiuso quinto a soli 0”222 e Rossi settimo a 0”438, quindi a due decimi dal compagno di squadra. Ieri Valentino era totalmente demotivato, avrebbe voluto essere da tutt’altra parte che in pista, mentre oggi è apparso più sereno, anche in volto e questo gli ha permesso di recuperare parecchio terreno. Domani, nell’approfondimento di “DopoGP” condotto da Nico Cereghini, l’ingegnere Giulio Bernardelle spiegherà perché Rossi potrebbe non avere così tanti problemi ad adattarsi alle gomme francesi.
La sorpresa positiva dei test è la Suzuki che lascia Valencia con il secondo tempo assoluto di Maverick Vinales e il quarto di Aleix Espargaro: tranne a Barcellona, dove avevano conquistato il primo e il secondo tempo in qualifica nel GP della Catalunya, mai si erano viste le GSX-RR tanto avanti. Significa che si adattano bene alle Michelin? Questo certamente, ma, forse, c’è anche un’altra spiegazione: la Suzuki ha girato sempre con la centralina 2015, mentre molti rivali (non tutti), hanno utilizzato la 2016, probabilmente meno evoluta rispetto a quelle “Factory” («Fa tutto più lentamente» avevano commentato ieri i piloti) e ancora tutta da sistemare. Butto lì un’ipotesi: la Suzuki ha sfruttato questo “vantaggio”. In altre parole: l’elettronica 2016 è così indietro che la Suzuki con quella 2015 – nonostante non fosse il punto forte della Casa giapponese – ha avuto un bel vantaggio.
La Ducati, al contrario, inizia il 2016 con un risultato preoccupante, con tutti i piloti in difficoltà, anche se, nel finale, Iannone ha risalito la classifica. La Casa di Borgo Panigale ha utilizzato la moto 2015, per raccogliere dati per sviluppare la moto 2016 per sfruttare al meglio le Michelin: i tempi, quindi, non erano l’aspetto prioritario.
Pos | Rider | Team | Fastest lap | Lead. Gap | Prev. Gap | Laps | Last lap | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | MARQUEZ, Marc | Repsol Honda Team | 1:31.060 | 29 / 42 | ||||
2 | VIÑALES, Maverick | Team SUZUKI ECSTAR | 1:31.163 | 0.103 | 0.103 | 53 / 57 | ||
3 | PEDROSA, Dani | Repsol Honda Team | 1:31.180 | 0.120 | 0.017 | 30 / 60 | ||
4 | ESPARGARO, Aleix | Team SUZUKI ECSTAR | 1:31.212 | 0.152 | 0.032 | 44 / 55 | ||
5 | LORENZO, Jorge | Movistar Yamaha MotoGP | 1:31.282 | 0.222 | 0.070 | 47 / 48 | ||
6 | CRUTCHLOW, Cal | LCR Honda | 1:31.494 | 0.434 | 0.212 | 57 / 58 | ||
7 | ROSSI, Valentino | Movistar Yamaha MotoGP | 1:31.498 | 0.438 | 0.004 | 57 / 65 | ||
8 | ESPARGARO, Pol | Monster Yamaha Tech 3 | 1:31.619 | 0.559 | 0.121 | 50 / 51 | ||
9 | IANNONE, Andrea | Ducati Team | 1:31.619 | 0.559 | 0.000 | 57 / 60 | ||
10 | SMITH, Bradley | Monster Yamaha Tech 3 | 1:31.694 | 0.634 | 0.075 | 70 / 71 | ||
11 | PETRUCCI, Danilo | Octo Pramac Racing | 1:31.717 | 0.657 | 0.023 | 61 / 62 | ||
12 | BAZ, Loris | Avintia Racing | 1:31.796 | 0.736 | 0.079 | 41 / 49 | ||
13 | REDDING, Scott | Octo Pramac Racing | 1:31.901 | 0.841 | 0.105 | 48 / 54 | ||
14 | BARBERA, Hector | Avintia Racing | 1:31.937 | 0.877 | 0.036 | 54 / 62 | ||
15 | DOVIZIOSO, Andrea | Ducati Team | 1:31.967 | 0.907 | 0.030 | 49 / 62 | ||
16 | MILLER, Jack | Marc VDS Racing Team | 1:32.100 | 1.040 | 0.133 | 44 / 49 | ||
17 | LAVERTY, Eugene | Aspar MotoGP Team | 1:32.377 | 1.317 | 0.277 | 49 / 51 | ||
18 | RABAT, Tito | EG 0,0 Marc VDS | 1:32.402 | 1.342 | 0.025 | 54 / 56 | ||
19 | BRADL, Stefan | Aprilia Racing Team Gresini | 1:32.492 | 1.432 | 0.090 | 52 / 59 | ||
20 | HERNANDEZ, Yonny | Aspar MotoGP Team | 1:32.510 | 1.450 | 0.018 | 34 / 48 | ||
21 | BAUTISTA, Alvaro | Aprilia Racing Team Gresini | 1:32.847 | 1.787 | 0.337 | 28 / 52 | ||
22 | PIRRO, Michele | Ducati Team | 1:33.568 | 2.508 | 0.721 | 5 / 6 | ||
23 | TSUDA, Takuya | Suzuki Test Team | 1:33.797 | 2.737 | 0.229 | 24 / 32 | ||
24 | DI MEGLIO, Mike | Aprilia Racing Team Gresini | 1:34.372 | 3.312 | 0.575 | 13 / 21 | ||
25 | AOKI, Nobuatsu | Suzuki Test Team | 1:37.031 | 5.971 | 2.659 | 11 / 13 |
VALENCIA – Il segno è inequivocabile e quasi univoco: le mani si incrociano per simulare la chiusura dell’anteriore. Lo si sapeva già prima di iniziare, ma oggi se ne è avuta la conferma definitiva: 11piloti a terra, per un totale di 12 cadute (Aleix Espargaro è scivolato due volte), tutte più o meno nella stessa maniera, appena iniziato l’inserimento in curva, lo sterzo si chiude e ciao Peppina. Sono caduti: Marquez (alla curva 3), P.Espargaro (alla 1), A. Espargaro (due volte), Crutchlow, Bautista, Bradl (all’ultima curva), Rabat (che al debutto in MotoGP ha fatto ben 84 giri!), Miller, Iannone (anche lui alla 3), Vinales e Laverty. E’ finita con Marquez davanti a tutti, Iannone ad appena 0”088, poi Pedrosa, Vinales, Lorenzo, con Rossi solo 12esimo a 0”850.
In Honda, Yamaha e Ducati hanno rispettato i piani previsti alla vigilia: Honda ha provato la moto 2015, poi la 2015 con il forcellone di metà stagione (quello con il buco laterale) e l’elettronica 2016, poi il prototipo 2016; Yamaha ha utilizzato prima la M1 di domenica scorsa, poi il prototipo 2016, con l’elettronica Magneti Marelli; Ducati ha utilizzato solo la GP15 con un’evoluzione di telaio, ma con l’elettronica “vecchia”.
Al termine di una giornata dal clima ideale, come peraltro lo sono state le precedenti, dove tutti i piloti hanno girato tantissimo, cercando di raccogliere più dati possibili, le prime valutazioni sono forse meno peggio delle aspettative per quanto riguarda le gomme, non troppo positive per l’elettronica. In sintesi, per le gomme si può dire che sono «diverse, ma non così male», per l’elettronica che «richiede molto lavoro di messa a punto, siamo solo al primo giorno».
«E’ andata come mi aspettavo, considerando le precedenti prove effettuate con le Michelin. Se fossi il costruttore francese sarei un po’ preoccupato: credo che pochi piloti siano contenti dell’anteriore. Le cadute sono state tante: sicuramente è un modo poco piacevole di iniziare».
Lorenzo: «Con le Michelin è difficile adattarsi ed essere rapidi: c’è poca stabilità in curva, devi essere prudente. La gomma posteriore ha tanto grip, più di quanto mi aspettassi: questo è un aspetto positivo. Nell’ultima uscita ho provato il prototipo 2016 con la nuova elettronica: la M1 si impenna tanto, il traction control e il freno motore lavorano in modo totalmente differente: sarà difficile arrivare al livello della vecchia elettronica».
Rossi: «E’ una grande differenza, stiamo lavorando per cercare di adattare la moto alle nuove gomme. Le Michelin richiedono tutta un’altra guida un altro bilanciamento, sia l’anteriore sia il posteriore sono molto differenti. Ho provato anche l’elettronica 2016: è solo il primo giorno, c’è molto da lavorare. Con quella 2015 si era raggiunto un livello altissimo, adesso è come essere tornati indietro di parecchi anni. E’ tutto meno preciso, anche un po’ più rischioso. Sotto certi aspetti, però, potrebbe anche essere divertente: non credo che si faranno più 30 giri consecutivi uno uguale all’altro».
Marquez: «Abbiamo fatto 2-3 uscite con la moto 2015, poi con la 2015 ma con il fotware 20166, quindi con il prototipo 2016 e abbiamo potuto capire qualcosa in più. E’ difficile arrivare al livello di prima, specie per la gestione del controllo di trazione e di altri aspetti, c’è poca connessione con il gas, sembra che tutto reagisca lentamente, l’elettronica interviene tanto e la moto si muove molto: non so se sia peggio o meglio per me. Con le gomme nuove è forse più facile fare il tempo che con le Bridgestone, bisogna capire meglio l’anteriore».
Iannone: «E’ vero, alla fine sono caduto, ma perché abbiamo fatto una modifica: non conoscendo queste gomme, le reazioni possono cambiare. Ero più preoccupato, invece sono stato veloce e con un buon feeling: le Michelin si adattano abbastanza bene al mio stile di guida. Il posteriore ti dà qualcosa in più a centro curva , mentre l’anteriore ti dà meno sostegno, ma non bisogna guidare come se avessi le Bridgestone. Sinceramente mi aspettavo di fare molta più fatica».
Dovizioso: «E’ stato un test molto interessante, fondamentale per prendere le decisioni per la moto del prossimo anno, ma non è facile ricominciare da zero dopo tre giorni con le Bridgestone. Sia il pilota sia la moto si devono adattare, credo ci sia tanto margine di miglioramento. Dietro c’è tanto grip, davanti ci sono parecchi movimenti, anche se si riesce comunque a girare forte con relativa facilità. In frenata non puoi esagerare, se provi a forzare un po’ di più perdi il controllo».
Pos | Rider | Team | Fastest lap | Lead. Gap | Prev. Gap | Laps | Last lap | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | MARQUEZ, Marc | Repsol Honda Team | 1:31.551 | 10 / 47 | ||||
2 | IANNONE, Andrea | Ducati Team | 1:31.639 | 0.088 | 0.088 | 30 / 61 | ||
3 | PEDROSA, Dani | Repsol Honda Team | 1:31.681 | 0.130 | 0.042 | 11 / 49 | ||
4 | VIÑALES, Maverick | Team SUZUKI ECSTAR | 1:31.720 | 0.169 | 0.039 | 36 / 59 | ||
5 | LORENZO, Jorge | Movistar Yamaha MotoGP | 1:31.767 | 0.216 | 0.047 | 32 / 41 | ||
6 | CRUTCHLOW, Cal | LCR Honda | 1:31.911 | 0.360 | 0.144 | 8 / 54 | ||
7 | ESPARGARO, Pol | Monster Yamaha Tech 3 | 1:31.937 | 0.386 | 0.026 | 10 / 40 | ||
8 | SMITH, Bradley | Monster Yamaha Tech 3 | 1:31.997 | 0.446 | 0.060 | 32 / 67 | ||
9 | ESPARGARO, Aleix | Team SUZUKI ECSTAR | 1:32.005 | 0.454 | 0.008 | 36 / 47 | ||
10 | DOVIZIOSO, Andrea | Ducati Team | 1:32.073 | 0.522 | 0.068 | 57 / 66 | ||
11 | REDDING, Scott | Octo Pramac Racing | 1:32.214 | 0.663 | 0.141 | 30 / 52 | ||
12 | ROSSI, Valentino | Movistar Yamaha MotoGP | 1:32.401 | 0.850 | 0.187 | 45 / 57 | ||
13 | PETRUCCI, Danilo | Octo Pramac Racing | 1:32.442 | 0.891 | 0.041 | 46 / 47 | ||
14 | BARBERA, Hector | Avintia Racing | 1:32.468 | 0.917 | 0.026 | 35 / 38 | ||
15 | MILLER, Jack | Marc VDS Racing Team | 1:32.594 | 1.043 | 0.126 | 33 / 47 | ||
16 | RABAT, Tito | EG 0,0 Marc VDS | 1:32.673 | 1.122 | 0.079 | 82 / 84 | ||
17 | BRADL, Stefan | Aprilia Racing Team Gresini | 1:32.721 | 1.170 | 0.048 | 34 / 46 | ||
18 | BAZ, Loris | Avintia Racing | 1:32.943 | 1.392 | 0.222 | 52 / 53 | ||
19 | HERNANDEZ, Yonny | Aspar MotoGP Team | 1:33.046 | 1.495 | 0.103 | 31 / 57 | ||
20 | BAUTISTA, Alvaro | Aprilia Racing Team Gresini | 1:33.061 | 1.510 | 0.015 | 66 / 66 | ||
21 | LAVERTY, Eugene | Aspar MotoGP Team | 1:33.253 | 1.702 | 0.192 | 39 / 46 | ||
22 | TSUDA, Takuya | Suzuki Test Team | 1:34.591 | 3.040 | 1.338 | 54 / 55 | ||
23 | AOKI, Nobuatsu | Suzuki Test Team | 1:36.338 | 4.787 | 1.747 | 12 / 24 |
VALENCIA – La stagione 2016 della MotoGP è iniziata ufficialmente alle 10 di questa mattina con il debutto “ufficiale” delle gomme Michelin e della elettronica unica anche nel software oltre che nell’hardware. Subito un primato per Marc Marquez, caduto dopo appena quattro giri alla curva tre, nella più classica delle chiusure dell’anteriore. Marc, al momento, è anche il più veloce. Ecco comunque quello che vedremo oggi e domani.
Due gomme anteriori e due posteriori (parliamo di mescole differenti, ovviamente) da provare a disposizione di tutti i piloti; domani, i team ufficiale avranno a disposizione una terza gomma per portare avanti lo sviluppo per il 2016.
Lorenzo e Rossi oggi gireranno con la M1 di domenica scorsa con una nuova forcella. Nel pomeriggio sono previste due uscite per entrambi con la Yamaha in configurazione 2016, quindi anche con la nuova elettronica e le pinze dei freni in alluminio, obbligatorie per regolamento. Per domani è previsto l’uso solo del prototipo 2016, definitivo all’80%.
Tre differenti moto al box HRC: una 2015 uguale a quella di domenica (con la quale è caduto Marquez), una 2015 con qualche modifica e l’elettronica 2016, una 2016 con elettronica 2016. Per quanto riguarda il team VDS, Tito Rabat (al debutto in MotoGP) e Jack Miller hanno una moto a testa (quelle usate domenica da Scott Redding).
Una GP15 e una GP15 con un telaio differente a disposizione sia di Andrea Iannone sia di Andrea Dovizioso. Oggi non è previsto l’uso dell’elettronica 2016 (già usata più volte da Michele Pirro), che forse, ma con poca probabilità, verrà utilizzata domani. GP15 anche per Danilo Petrucci.
Le stesse moto di domenica, ma una con l’elettronica 2016.
Tutto uguale a domenica, con il test team (pilota Nobuatsu Aoki) che gira con l’elettronica 2016.