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CONFRONTO 2015/2014
Ecco il confronto dopo nove gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2015 e nella passata stagione. Rossi 179/141 +38 punti; Lorenzo 166/97 +69; Iannone 118/62 +56; Marquez 114/225 -111; Dovizioso 87/99 -12; Pedrosa 67/148 -81; Crutchlow 66/28 +38.
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi nove GP della stagione?
Rossi/Lorenzo: 5/4; Marquez/Pedrosa: 4/2; Iannone/Dovizioso: 5/4; A.Espargaro/Vinales: 6/3; Smith/P.Espargaro: 7/2; Petrucci/Hernandez: 6/3; Crutchlow/Redding: 6/2; Hayden/Miller: 5/3.
DUCATI, HONDA E SUZUKI IN PISTA A MISANO
Tutti in vacanza dopo il GP di Germania? Non tutti: Ducati, Honda e Suzuki saranno in pista mercoledì 15 e giovedì 16 luglio a Misano, con tante novità da provare, specie per Marc Marquez e Dani Pedrosa, che testeranno anche il primo prototipo del 2016, mentre Andrea Dovizioso e Andrea Iannone lavoreranno soprattutto sulla messa a punto della GP15 e per preparare il GP di metà settembre. Venerdì, inoltre, l’HRC girerà anche con le Michelin.
PEDROSA: “DIREZIONE GARA POCO CHIARA”
Alla vigilia del GP di Germania si è naturalmente continuato a parlare di quanto avvenuto all’ultima chicane di Assen tra Valentino Rossi e Marc Marquez. Tra gli altri, ha detto la sua Dani Pedrosa, piuttosto critico contro la direzione gara. «Non è stata sufficientemente chiara su quell’episodio, non è stata presa una posizione e questo crea un precedente pericoloso. La mia idea è che la curva debba essere fatta per vincere la gara, ma, in ogni caso, la Direzione Gara avrebbe dovuto dare un giudizio chiaro, condannando l’una o l’altra manovra».
POL ESPARGARO, FUTURO INCERTO
Lasciato libero dalla Yamaha, il futuro di Pol Espargaro si fa incerto. Voluto da Lin Jarvis che vedeva in lui il grande talento del futuro, Pol ha deluso le aspettative, soprattutto in questa prima parte della stagione, battuto spesso e volentieri dal meno blasonato compagno di squadra Bradley Smith. Da qui il mancato rinnovo del contratto diretto con la Casa giapponese, che sta seguendo con interesse le prestazioni di Alex Ryns, che interessa anche alla HRC per il 2017 al posto di Pedrosa. Per quanto riguarda Pol, il team manager Ervé Poncharal è intenzionato a confermarlo, ma, naturalmente, alle sue condizioni, quindi con una drastica riduzione dell’ingaggio.
SITO PONS PENSA ALLA MOTOGP
Da anni impegnato in Moto2 con un team di primissimo livello, Sito Pons guarda sempre con grande interesse alla MotoGP, categoria nella quale ha partecipato fino al 2005, quando schierò due Honda per Troy Bayliss e Alex Barros. Poi, per problemi economici, il due volte iridato spagnolo fu costretto a chiudere il team per qualche stagione, per poi tornare nel motomondiale nel 2008, prima in 125 e poi in Moto2. Adesso Sito sembra aver trovato i soldi necessari per tornare nella massima categoria, ma manca il posto, perché Carmelo Ezpeleta non vuole più di 25 piloti in pista nel 2016 e non più di 24 a partire dal 2017. Pons, quindi, sta trattando con qualche team MotoGP per prenderne il posto: tra i candidati a “cederlo” ci sono la squadra di Karel Abraham e il team Ioda di Gianpiero Sacchi, sempre più in difficoltà economica.
MILLER DA CECCHINELLO A MARTINEZ?
Ma Sito Pons potrebbe anche occupare uno dei due posti di Lucio Cecchinello, che nel 2016 potrebbe tornare a schierare una moto sola, lasciando libero Jack Miller, che andrebbe al team di Jorge Martinez, intenzionato a cambiare entrambi i piloti (Hayden e Laverty) nella prossima stagione. Martinez sarebbe ben contento di accogliere Miller, pilota che, ricordiamolo, ha un accordo diretto con la HRC, che quindi paga l’ingaggio dell’australiano. «Mi dispiace per lui, non ha fatto una bella scelta, doveva fare qualche anno in Moto2, perché il passaggio dalla Moto3 alla MotoGP è troppo rischioso» ha detto Valentino Rossi commentando le prestazioni dell’australiano. Va anche detto che la sua Honda “Open” è tutt’altro che competitiva e sinceramente ci si aspettava di più dalla RC213V del 2014 con però l’elettronica Magneti Marelli: secondo Cecchinello è proprio il software il più grande limite di questa moto dalle prestazioni fin qui deludenti.
CRUTCHLOW IN CERCA DI UN POSTO
Anche Cal Crutchlow è sul mercato e anche le sue prestazioni sono ben al di sotto delle aspettative. Crutchlow si sta guardando in torno e sta parlando un po’ con tutti: ha sondato il terreno con la Ducati-Pramac (ma l’amministratore delegato di Ducati Claudio Domenicali avrebbe posto il veto dopo quanto successo nel 2014) e si è avvicinato all’Aprilia, l’unica, forse, che potrebbe pagare l’ingaggio del britannico. La Casa di Noale ha bisogno di un pilota veloce ed esperto: siamo solo all’inizio dell’operazione, ma ci sono possibilità che vada in porto.
BRADL: "NON AVEVA SENSO RISCHIARE"
Stefan Bradl, caduto ad Assen e operato allo scafoide destro il lunedì successivo al GP, ha spiegato perché ha scelto di rinunciare al GP di Germania. «Sinceramente non aveva senso provare: in questo momento non mi sento in grado di guidare nemmeno uno scooter. Inoltre, tutti i medici mi hanno detto che sarebbe stato stupido correre e che sarebbe stato meglio sfruttare la pausa prima del prossimo GP (Indianapolis, 9 agosto, NDA)». Così, seppure a malincuore, Bradl ha saltato la gara di casa, senza però abbandonare il circuito, seguendo qualche prova da bordo pista («Magari imparo qualcosa» ha scherzato). Il pilota della Yamaha “Open” ha anche parlato della situazione motociclistica in Germania. «Qui al Sachsenring c’è una grande passione e il motociclismo è molto più seguito della F.1, ma dove abito io, nel sud del Paese non c’è nessun interesse per la MotoGP. Del resto, nel motomondiale, nelle tre classi, ci sono solo cinque piloti tedeschi e se si guarda al futuro non c’è nessun ragazzino che corre in moto».
MOTO3: 11 PENALIZZATI
Dopo il GP della Catalunya, si è deciso di introdurre una nuova regola in Moto3 per evitare che un pilota proceda lentamente lungo la pista in attesa di una scia buona per fare il tempo: per questo, la regola del 107% è stata estesa dall’intero giro a ciascuno dei quattro settori in cui viene suddiviso il tracciato. In Germania sono arrivate le prime sanzioni per ben 11 piloti, tra cui Enea Bastianini e Andrea Locatelli, che hanno perso tre posti sullo schieramento e sono stati costretti a saltare 10 minuti di warm up. Un intervento severo, ma giusto, perché la situazione sta veramente degenerando, con grandi pericoli per i piloti più veloci. Anche se, per la verità, bisognerebbe fare valutazioni più attente: Bastianini, che non è certo un pilota che aspetta la scia, procedeva sì lentamente, ma fuori traiettoria e solo per aspettare di avere pista libera davanti…
MOTORI UTILIZZATI
Come è noto, le Case ufficiali possono punzonare e utilizzare 5 motori per tutta la stagione, le Open e le Factory con concessioni Open 12, che non devono però essere punzonati, ma possono essere sviluppati. Ecco nel dettaglio quanti motori e come sono stati utilizzati da alcuni piloti.
Rossi: 3 motori; con il primo ha disputato 3 gare, con il secondo due, con il terzo quattro;
Lorenzo 3 motori, stesso utilizzo di Rossi;
Marquez 3 motori; con il primo ha fatto tre gare, con il secondo 1 (quello che si è rotto ad Austin, con il quale Marc aveva corso in Qatar), con il terzo 5.
Pedrosa (e Aoyama, quando l’ha sostituito perché infortunato) 3 motori: 5 gare con il primo, 1 con il secondo, 3 con il terzo;
Dovizioso: 4 motori: 1 gara con il primo, 2 con il secondo, 2 con il terzo, 4 con il quarto;
Iannone: 4 motori: 2 gare con il primo, 1 con il secondo, 2 con il terzo, quattro con il quarto.
IO L’AVEVO DETTO1
Paolo Gozzi (giornalista), il 5 maggio su gazzetta.it: «Aprilia già nel 2016, conferma Marco Melandri. Primo colpo sul mercato piloti, Marco Melandri ha rinnovato con l’Aprilia». Paolo Gozzi, 7 luglio su gazzetta.it: «Aprilia licenzia Marco Melandri».
IO L’AVEVO DETTO2
Aleix Espargaro, alla vigilia del GP: «Questa è la pista più favorevole alla Suzuki». Classifica GP di Germania: Aleix Espargaro decimo a 37”253.