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Passione e smisurata voglia di competizione accomunano tutti i piloti, nessuno escluso. Non fa eccezione, naturalmente, Valentino Rossi, uno che correrebbe 365 giorni all'anno con qualsiasi mezzo che abbia delle ruote e un motore. Così non deve stupire troppo se venerdì scorso, in occasione della festa in piazza Maggiore a Bologna, Valentino abbia espresso la sua voglia e la sua intenzione di correre, prima o poi, in SBK. Un'idea confermata ieri da Alessio Salucci, meglio noto come Uccio, l'amico che da sempre segue Rossi in tutte le parti del mondo.
«Vale ne parla spesso - ha detto Uccio - e quando smetterà con la MotoGP, magari fra cinque anni, potrebbe chiudere la carriera in SBK».
Del resto, Rossi non ha mai nascosto la sua passione per il campionato per derivate dalla serie e già nel 2009 aveva chiesto alla Yamaha il permesso di disputare il GP del Qatar - prova inaugurale del mondiale SBK in quella stagione - in sella alla R1, lanciando una sfida a Troy Bayliss, che si era appena ritirato dalle competizioni. La Yamaha negò il permesso a Valentino, ma la voglia non gli è mai passata e i recenti test a Misano e Brno prima con la Yamaha R1 e poi con la Ducati 1198 per verificare le sue condizioni fisiche non hanno fatto altro che aumentare la voglia del campione.
Ecco quindi che dopo la F.1, Rossi ipotizza un'altra sfida: quella con le quattro ruote era affascinante, ma per mille motivi non è stata realizzata, questa è decisamente più concreta e fattibile. Ma prima c'è da vincere la sfida in MotoGP con la rossa di Borgo Panigale, poi, "magari fra cinque anni", come dice Uccio, ci sarà spazio per la SBK. Insomma, al di là dei suoi 32 anni, appena compiuti, Valentino ha intenzione di continuare a lungo a fare il pilota.