Rossi, Stoner e una "scia" di polemiche

Rossi, Stoner e una "scia" di polemiche
Stoner: "Mi seguiva come un cagnolino". Rossi: "Da quando ha preso paga a Laguna Seca, nel 2008, ha iniziato a piangere e ad accampare scuse" | G. Zamagni, Estoril
29 aprile 2011

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ESTORIL – Ormai è una polemica continua. Valentino Rossi e Casey Stoner non si sono mai amati, ma da quando Rossi ha sostituito Stoner sulla Rossa, il rapporto, se possibile, si è ulteriormente deteriorato. Come se non bastasse è arrivato l’errore di Valentino nel GP di Spagna e Casey ha perso la testa: ma se a Jerez la sua rabbia era comprensibile e, quindi, giustificabile, all’Estoril l’australiano è diventato stucchevole e inutilmente provocatore. Alla Mourinho, tanto per intenderci.

Così, dopo aver invitato Rossi a “stare un po’ zitto”, dopo averlo accusato di “aver parlato male di me” e dopo aver ironizzato sul suo passaggio alla Ducati dicendo “non poteva restare alla Yamaha visto che non aveva vinto il mondiale, così è andato dove lo pagavano di più e gli offrivano di più”, oggi gli ha dato del “cagnolino”. Sempre con il sorriso sulle labbra, perché questo è lo stile di Stoner, che ieri sembrava aver dimenticato quanto successo a Jerez. Invece non è così ed è bastato che Valentino lo seguisse per un giro – l’ultimo del secondo turno di prove libere – perché Casey perdesse la testa: nel giro di rientro ai box, Stoner ha fatto un plateale gesto a Valentino, così spiegato dal pilota della Honda.
“Mi ha seguito come un cagnolino – ha detto Casey – e allora gli ho fatto segno di starmi ancora più vicino”.
Eccessivo, per non dire totalmente fuori luogo.

“E’ stato casuale – è stata la risposta di Rossi -: avevo rallentato per prendere fiato e lanciarmi per l’ultimo giro, quando mi ha passato Stoner e ho ripreso a tirare, come si fa sempre in questi casi. E’ un po’ di tempo che continuo a leggere delle sue dichiarazioni su cose mie che, sinceramente, lui non può conoscere, come i soldi che mi avrebbe dato o non dato la Yamaha, o del mio infortunio, come se lui fosse un medico. Forse gli sto abbastanza antipatico… Quello che è successo oggi accade in ogni turno di prove: se non vuole che qualcuno lo segua, dovrebbe correre da solo”.

Poi l’affondo finale.
“Appena mi ha visto un po’ in difficoltà ha iniziato a spararmi addosso: forse avrebbe dovuto aspettare un po’. Prima dell’episodio di Jerez, del quale sono assolutamente colpevole, ha detto che sono un pilota scorretto, che ha paura a starmi vicino in pista: tutto questo, semplicemente, perché non ha mai accettato la sconfitta di Laguna Seca del 2008. Dopo quel sorpasso, ha iniziato a piangere, ad accampare scuse”.

Per il momento, è abbastanza, ma, è certo, la polemica non finisce qui e la rivalità tra Rossi e Stoner può diventare il nuovo tormentone della MotoGP, con gli uomini Ducati nell’imbarazzo più totale, perché fino a ieri Casey era il loro pupillo, oggi è una delusione totale.

Fonte audio: Valentinorossi.com

 

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