San Carlo Honda Gresini presenta il team 2011

San Carlo Honda Gresini presenta il team 2011
In occasione della presentazione ufficiale della squadra, il clima era disteso e rilassato, con una punta di giustificata euforia. L'obiettivo è essere sempre nelle prime posizioni e correre per vincere | G. Zamagni, Monza
3 marzo 2011

Punti chiave


MONZA - Il capo - Fausto Gresini - ha vinto due mondiali ma è soprattutto come team manager che ha raccolto le più grandi soddisfazioni.
Il pilota di punta - Marco Simoncelli - è stata la sorpresa positiva dei test invernali ed è, dopo Valentino Rossi, il personaggio più estroverso e fuori dagli schemi della MotoGP.
La seconda guida - Hiroshi Aoyama - ha vinto un mondiale 250 ed è, in questo momento, il più forte pilota giapponese, uno che è seguito con un occhio di riguardo dalla HRC, anche se è un "cliente" e non un "ufficiale".

Insomma, la miscela è esplosiva e infatti, non a caso, a Monza, in occasione della presentazione ufficiale della squadra, il clima era disteso e rilassato, con una punta di giustificata euforia.
«Anche in passato - spiega il capo - siamo stati seguiti direttamente dalla HRC, ma quest'anno siamo ufficiali a tutti gli effetti, come non era mai successo prima. Due elementi lo confermano: dentro al nostro box ci sono dipendenti Honda e possiamo vedere i dati di Stoner, Pedrosa e Dovizioso. Inoltre, ci hanno assicurato che faranno di tutto per assecondare le nostre richieste: insomma, siamo a tutti gli effetti una squadra "factory", ufficiale».

Simoncelli: l'obiettivo è arrivare costantemente nei primi cinque e provare a vincere qualche GP

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Non si nasconde Gresini e non lo fa nemmeno Simoncelli. «L'obiettivo è arrivare costantemente nei primi cinque e provare a vincere qualche GP. Ancora non sono a livello dei più forti, ma non sono nemmeno troppo lontano. Prima dei test, i capi della HRC mi hanno detto che il loro obiettivo è avere quattro moto ai primi quattro posti, non importa in quale ordine. Sono sereno: nel team Gresini sto benissimo, perché sono un pilota ufficiale a tutti gli effetti, ma senza troppi stress».

Più defilato, inevitabilmente, Aoyama, che però non va sottovalutato: è chiaro che Hiroshi difficilmente potrà inserirsi nella lotta per le posizioni di vertice, ma è comunque in crescita e può puntare al titolo di miglior privato del 2011. «Con questa squadra mi trovo a meraviglia: sono davvero soddisfatto di come sono andate le prime prove» si è limitato a dire. Ma in pista farà sentire maggiormente la sua voce.