Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Come mai Jorge Lorenzo con la seconda gomma si è migliorato solamente di 18 millesimi?
Risponde Lorenzo: «La seconda gomma era peggiore della prima: teoricamente avrei potuto migliorare di almeno un paio di decimi e conquistare la prima fila. Il tempo di Marquez non sarebbe comunque stato alla mia portata, ma a Bradl ci potevo arrivare. Come passo gara non siamo lontani, ma c’è ancora del lavoro da fare. L’obiettivo è salire sul podio, possibilmente non troppo lontano dalla Honda. Poi, magari, ci scappa la sorpresa…». Jorge, quindi, è moderatamente ottimista e sottolinea come: «gara dopo gara sono sempre più vicino alla condizione del 2013, sono molto più fiducioso che nei GP precedenti».
Anche Valentino Rossi ha avuto problemi con la seconda gomma, mentre Marc Marquez ha denunciato una «strana carenza di grip» con la prima. E’ normale?
Succede, a volte, che ci siano degli pneumatici peggiori di altri. Ma, fortunatamente, succede piuttosto di rado, come sottolinea Rossi: «A me era già successo a Barcellona, la prima delle due gomme usate in qualifica vibrava, era leggermente ovale. Capita ogni tanto, ma con la Bridgestone accade pochissime volte».
Marc Marquez ha il passo per fare il vuoto?
Analizzando i cronologici sembrerebbe proprio di sì. Una teoria che, indirettamente, conferma lo stesso campione della Honda. «Su questa pista tutti hanno un ritmo simile e all’inizio sarà difficile fare la differenza. Ma quando le gomme inizieranno a scivolare, si potrà provare a sfruttare il vantaggio che abbiamo». Più chiaro di così…
Dani Pedrosa è caduto un’altra volta alla curva 1, come gli era successo nel 2008 e l’anno scorso nelle libere: casuale o Dani non digerisce la destra da seconda marcia?
Risponde Pedrosa: «Direi che non c’è nessuna correlazione tra le tre scivolate, non c’è una ragione particolare: in questo caso ho preso una buca, sono finito fuori linea e per questo sono caduto. Tutto qui».
76diablo, lettore di Moto.it, ipotizza, scandalizzato, che la Honda abbia dato a Stefan Bradl una moto finalmente competitiva per farlo ben figurare davanti al pubblico di casa; è verosimile?
No, anche se la certezza assoluta la possono avere solo gli uomini della HRC. Del resto, Bradl è un pilota spesso veloce in qualifica, come conferma il 3° tempo di Austin, il 4° di Le Mans e del Montmelò. Purtroppo, spesso in gara non riesce a essere altrettanto efficace, ma in qualifica sa il fatto suo e al Sachsenring è sempre andato forte. Comunque non va mai bene: se davanti ci sono sempre i soliti, la MotoGP è noiosa, se qualcun altro riesce a inserirsi, allora la MotoGP è “corrotta”. Un modo di ragionare che non mi piace.
Come mai Andrea Dovizioso, è solo 11esimo in qualifica?
Risponde Dovizioso: «Non ho sfruttato al massimo il potenziale della mia moto per partire davanti: insomma, non ho guidato al meglio. Come sempre, il nostro potenziale è per fare sesto o settimo, ma anche il quinto non è troppo utopistico».
Le “Open” e le Ducati monteranno la morbida posteriore?
Sì, a meno di un improvviso - e imprevisto – innalzamento della temperatura.