Stoner avrebbe voluto correre ad Austin

Stoner avrebbe voluto correre ad Austin
Il campione australiano si sarebbe proposto a Honda per sostituire Pedrosa. HRC ha preferito rifiutare
3 aprile 2015

Ufficialmente è un collaudatore, un pilota in pensione e un pescatore seriale. Stoner è felice e le gare le guarda in TV. Ma se troppo relax si fosse trasformato in noia e la voglia di schierarsi in griglia tornasse come un prurito al polso? Con Pedrosa fuori gioco, in tanti hanno pensato al fuoriclasse australiano come sostituto e, da quello che abbiamo saputo, anche allo stesso Stoner l'idea non sarebbe dispiaciuta. Segnale della voglia di correre di Casey è la sua partecipazione, a fine luglio, alla Otto ore di Suzuka e poi, appena poche ore fa, ha lanciato un Tweet con diversi sottintesi.

 

 

"Mi dispiace, ma non parteciperò al GP di Austin il prossimo weekend,
sarebbe stato un onore correre al posto di Dani Pedrosa"

 


Quello che è scritto come un omaggio a Pedrosa si può leggere anche come un “peccato mi sarebbe piaciuto...”. Insomma, è assolutamente plausibile che Stoner abbia chiesto alla Honda di poter sostituire Pedrosa ad Austin e in Argentina, ma per qualche ragione la HRC abbia risposto no. Decisione assolutamente comprensibile: il ritorno del campione del mondo australiano avrebbe un'attenzione mediatica pazzesca e, in qualche modo, potrebbe infastidire Marc Marquez, reduce, oltretutto, da un risultato tutt’altro che esaltante in Qatar. L’obiettivo primario della Honda è conquistare il mondiale con Marc, non dare una moto a Casey, specie alla seconda gara: se fosse andata veramente così, la HRC avrebbe preso la decisione giusta. Anche se per gli appassionati, naturalmente, sarebbe stato fantastico rivedere Stoner contro Rossi, Marquez, Lorenzo, Dovizioso e Iannone.

 

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