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Come a Monza anche a Silverstone gara due è durata solo otto giri, per poi essere interrotta dalla bandiera rossa. La pioggia che inizia a cadere durante il giro di ricognizione, fa si che la gara venga dichiarata bagnata. Montate le gomme da pioggia (tutti ad eccezione di Sykes, che azzarda una gomma intermedia al posteriore e prende il via dalla corsia dei box, per avere il tempo di regolare le sospensioni), i piloti effettuano un nuovo giro di ricognizione dopo il quale prende il via una gara ridotta a soli 17 dei 18 giri inizialmente previsti. Guintoli parte come un missile trascinandosi dietro l’ex compagno di squadra Kuba Smrz. Alle loro spalle si snoda un gruppo capitanato da Laverty, Melandri, Baz ed Haslam, con Biaggi decimo e Checa, partito male, quattordicesimo. Nei giri successivi i due Ducatisti di testa prendono il largo mentre tra gli inseguitori si mette in luce Giugliano che tra sbandate e sorpassi tiene tutti con il fiato sospeso e sale sino al quarto posto dietro a Baz. Al quarto giro, mentre Camier rompe il motore, le due giovani rivelazioni di questo mondiale 2012, Baz e Giugliano, iniziano a colmare il gap che li separa da Guintoli e Smrz, distanziando il gruppone degli inseguitori con in testa Davies, Laverty e Berger. Purtroppo però la gara di Giugliano termina al sesto giro quando Davide scivola nella curva che immette sul rettilineo dei box. Baz invece completa la sua rincorsa e supera Smrz mettendosi all’inseguimento di Guintoli. Ed è a questo punto che le cadute si susseguono e scivolano nell’ordine Haslam, Badovini, Rea e quindi Smrz.
La gara continua nonostante sia ormai chiaro che la pista sia sporca e nel decimo giro vanno in terra anche Checa e Berger. “Avevo visto che c’era olio in pista ed avevo alzato la mano per avvisare la direzione di gara – ci ha dichiarato Checa – ma appena ho rimesso la mano sul manubrio sono caduto”. Pochi secondi dopo è volta di Baz e di Sykes e finalmente la race direction ferma tutto con la bandiera rossa. Contrariamente a quanto molti si aspettano, la gara non viene ripresa per completare i giri mancanti, ma viene ritenta valida la classifica all’ottavo giro. La gara era stata sospesa nel corso del decimo, ma siccome il nono giro non era stato ancora completato da tutti i piloti, è stata presa come definitiva la classifica dell’ottava tornata. Vittoria quindi a Guintoli, davanti a Baz e Smrz. Nulla da eccepire sull’esposizione della bandiera rossa, ma non riusciamo a comprendere perché la gara non sia ripartita per completare i restanti nove giri. La pista era certamente da ripulire, ma visto che dopo una breve pausa è partita la gara della Stock 600 significa che il tracciato era stato ripristinato e quindi perché non correre i restanti nove giri? Dopo le polemiche di Monza speravamo di non dover più assistere a gare monche con punteggi dimezzati e invece a Silverstone la storia si è ripetuta. Questa volta non si può parlare di sicurezza visto che la pista ha successivamente ospitato altre due gare e allora perché non completare la gara? Al di la delle discutibili decisioni della direzione di gara, resta il fatto che la classifica vede Melandri a soli 10,5 punti da Biaggi, mentre Sykes e Checa seguono a 51,5 e 53,5 punti. Rea è ormai troppo lontano a 70,5 punti, anche se la matematica non lo condanna di certo.