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Pista bagnata a Silverstone per la nona Superpole stagionale e di conseguenza la Direzione di gara la dichiara “wet”. Due sessioni da venti minuti ciascuna. Nella prima sessione si ferma quasi subito Davies, per problemi tecnici alla sua Aprilia privata. Al minuto dodici cade Fabrizio che si rialza senza conseguenze fisiche e rientra al box. Pochi minuti dopo cade anche Baz, che in quel momento occupava il primo posto della classifica provvisoria. Dritti per Melandri, Smrz e Rea che si risolvono però senza cadute. Al termine dei primi venti minuti la prima posizione è occupata da Checa e con lui accedono alla fase due Giugliano, Guintoli, Smrz, Melandri, Camier, Sykes e Haslam. Fase uno dominata quindi dalla Ducati che piazza quattro piloti nei primi quattro posti. Brutto colpo per Biaggi, caduto senza conseguenze nelle libere precedenti la Superpole, che non supera la prima fase anche per un’errata valutazione dei tempi, in quanto max è rientrato tardi in pista, quando aveva a sua disposizione solo un giro lanciato che purtroppo per lui non è riuscito a sfruttare al contrario di Melandri, che rientrato quasi contemporaneamente al Corsaro, ha fatto segnare il quinto tempo.
Nella seconda fase la pista tende ad asciugarsi ed i piloti iniziano ad abbassare drasticamente i loro tempi sul giro. Per farlo rischiano molto e le cadute non mancano. Inizia Sykes al decimo minuto, imitato tre minuti dopo da Checa e a seguire da Giugliano. Il giovane pilota del team Althea (ascolta la sua intervista) è vittima di un highside che peggiora le sue condizioni fisiche, già precarie a causa della sua caduta di ieri. Quando mancano pochi minuti alla fine della seconda ed ultima fase Camier si porta in testa e sembra
potersi aggiudicare quella che sarebbe stata la sua prima Superpole in carriera, che però gli viene scippata sul filo di lana da Kuba Smrz autore di un giro a vita persa. Ci prova anche Guintoli che però porta solo al terzo posto la Ducati del team Pata e precede Haslam, autore di un ottimo ultimo giro. Seconda fila per i tre piloti caduti nella seconda fase e per Melandri (ascolta la sua interista) che non trova il guizzo buono e conclude al sesto posto. Una Superpole che conferma l’abilità di Smrz nel giro veloce, ma anche che in caso di pioggia le moto da battere sono le Ducati e quella di Checa e Guintoli in particolare. La seconda fila non impedirà certo a Melandri di essere tra i protagonisti delle due gare di domani, anche se la sua BMW non è ancora a punto e soffre dell’ormai consueto chattering. Sembra più difficile il compito che attende Biaggi (ascolta la sua intervista, prima parte - seconda parte), non solo perché Max prenderà il via dalla terza fila, ma soprattutto perché la sua Aprilia non sembra essere a posto ne sull’asciutto e nemmeno sul bagnato. Le previsioni meteo parlano di clima incerto e speriamo che la scelta delle gomme non diventi una lotteria che potrebbe modificare i valori emersi dalle prove e da questa Superpole. L’appuntamento è fissato per domani alle 13 ed alle 16,30 ora italiana. Saranno come sempre due gare da non perdere, dall’esito ancora più incerto del solito.