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Più di così, forse, era difficile ottenere. C'è soddisfazione in casa KTM dopo aver monopolizzato i tre gradini del podio della Dakar 2017. Per il costrutore austriaco si tratta del sedicesimo successo consecutivo in questo raid. E allora, andiamo a vedere da vicino cosa ne pensano i diretti protagonisti!
Sunderland si dimostra incredulo, con il sorriso di chi sa di aver raggiunto qualcosa di grandioso. Il britannico, infatti, è il primi vincitore in assoluto tra i sudditi di sua maestà a aver vinto una Dakar. «È stata una vera altalena di emozioni, questa vittoria è per tutti i membri del team, per chi mi ha supportato e per chi mi ha seguito da casa. Ho avuto tanta pressione, ma sono riuscito a gestirla. È la prima Dakar che ho finoto ed è la prima che vinto. Non credo ancora a quello che è successo!»
Sulla stessa lunghezza d'onda è Matthias Walkner, secondo assoluto. «È stata una Dakar molto dura, con una navigazione complicata. Ho commesso degli errori ed ho cercato di rimediare spingendo fino alla fine. Posso essere davvero felice del risultato! Se mi avessero detto, prima del raid, che sarei arrivato in top 5, avrei messo subito una firma, soprattutto visto quanto successo all'ultima partecipazione... Una sola pietra può cambiare tuto, guardate cos'è successo a Toby Price.»
Il più felice dei tre, tuttavia, ci è sembrato Gerard Farres Guell, terzo assoluto. «Dopo 10 anni di Dakar, lavorando in questo grande team, si realizza un sogno. La mia famiglia sa cos'ho sacrificato per questa avventura, e a loro vanno i miei ringraziamenti. Sono in KTM da due anni, abbiamo fatto un buon lavoro allenandoci duramente. Da 1 a 10, sono felice 40!»
Ha motivo di sorridere anche Jordi Villadoms.«Non potevamo sperare in meglio, con un podio completo per KTM! È la prima volta per me in questa mia nuova veste di responsabile. È stata una Dakar difficile, sia per la navigazione che per le condizioni meteo. Toby Price sta bene, forse dovrà operarsi ancora alla gamba, ma il ragazzo sta bene.»