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«Non c’è futuro senza passato». Non poteva trovare uno slogan più azzeccato Enrico Farina, monzese doc, inventore e costruttore delle moto Bylot e di tutto ciò che fa loro da cornice.
L’idea della "e-formidable" nasce come una sfida che possa far fronte ai due veri problemi dell’elettrico: costo e autonomia. Se per quanto riguarda i costi il mercato attuale non fornisce ancora prezzi davvero accessibili a tutti, la cura per i dettagli e i particolari unici della Bylot rappresentano una vera e propria innovazione.
La nuova Bylot è vintage nelle linee e smart nei dettagli. Indirizzata a chi apprezza la cultura dell’elettrico o a chi, per necessità, ha bisogno di un mezzo con motore a emissioni zero. Il pacchetto racchiude un motore brushless a due marce che permette di avere due rapporti, stradale e per il fuoristrada. Grazie all’impostazione vintage la moto gode di due ammortizzatori. Farina ha potuto dunque giocare con tutto lo spazio disponibile sotto la sella e distribuire il peso delle due batterie ai polimeri di litio, così da rendere la e-formidable più agile e guidabile. La batteria principale ha una capacità di 5,2 kWh ed è collocata dove dovrebbe esserci il filtro dell’aria del motore. La seconda invece la troviamo al posto del serbatoio, con una capacità di 1,2 kWh. L’azione combinata consente un’autonomia di più di 130 km (fuoristrada). La Bylot monta poi, dietro al sellino, un caricatore poco ingombrante e che in tre ore ricarica entrambe le batterie. Il peso complessivo della moto è di circa 108 kg.
Le vere chicche però sono gli accessori in dotazione che rendono unica la "e-formidable". Sul cupolino è montato un generatore eolico Usb per smartphone, che può essere custodito in una comoda waterproof case. Le manopole sono dotate di un sistema biometrico ComfTech per monitoraggio dei parametri del pilota e degli assetti del motociclo, visibili in tempo reale direttamente sullo schermo del proprio smartphone.
Federico Iozzi