Cafe racer made in Harley-Davidson Pavia

Cafe racer made in Harley-Davidson Pavia
Certe volte, le Harley speciali nascono nelle concessionarie speciali. Harley-Davidson Pavia fu inaugurata quasi per scommessa da Max Pezzali (sì, proprio il cantante) e Angelo Neri alla fine degli anni 90
27 aprile 2010


Diciamocela tutta: le canzoni di Max Pezzali non sono la colonna sonora più appropriata per una Harley-Davidson nera, cattiva e rumorosa. Piuttosto, sono ritratti da tre minuti in cui è facile riconoscersi. Frammenti degli anni giovani, quelli in cui tutto sembra più facile, vissuti nella provincia italiana. L’episodio che ha portato all’apertura di Harley-Davidson Pavia sembra arrivare proprio da una canzone di Pezzali, che non a caso aveva cominciato la sua carriera 25 anni fa in un gruppo chiamato 883.

«Con Max ci si conosce fin da ragazzini, frequentavamo gli stessi locali, le stesse compagnie, - racconta Angelo Neri, il suo socio nella concessionaria -. Era il ’97, lui era un cantante affermato, io ero commerciante di moto a Pavia. Una sera come tante eravamo al Bar Dante, entrambi in Harley: io con il mio primo Sportster, un 1200 Sport, Max con il suo Softail Heritage. Ricordo che il bar era pieno di smanettoni e ovviamente ci prendevano in giro. Allora girare in Harley non faceva figo, agli occhi di chi aveva un Monster guidavi un “cancello” e basta. Max e io eravamo lì ad ascoltarli quando uscì la frase fatidica: “Le Harley sono moto che non impennano perché non hanno potenza e sono troppo pesanti”. A questo punto, partì la sfida. Andai fuori, presi il mio 1200 Sport e tirai un chilometro in monoruota cambiando

Max mi disse: Dobbiamo aprire una concessionaria di Harley. Se sei capace di impennarle, sei capace anche di venderle

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tutte le marce, con apoteosi finale. Quando rientrai nel bar, Max mi disse: “Dobbiamo aprire una concessionaria di Harley. Se sei capace di impennarle, sei capace anche di venderle”. Ed è così che è andata».

Nella Notte


Il divertente aneddoto di Angelo racconta molto anche del carattere delle special che escono dall’officina di Harley-Davidson Pavia. Moto che si fanno notare dal carattere deciso e dallo stile affilato, piuttosto che dalle cromature o dal dispendio di accessori costosissimi. Basta dare un’occhiata in vetrina, per rendersene conto: c’è una delle Harley preferite di Max, una XLCR, lo Sportster Cafe Racer nero degli anni 70 autenticamente di culto, perché lontano dai luoghi comuni. Il Nightster 1200 modificato per Gianluca, un cliente fedele che alterna le H-D a motociclette più sportive, coniuga il concetto di custom al lavoro di concessionario, visto che perlopiù le modifiche sono state effettuate utilizzando il catalogo di parti speciali Genuine Harley-Davidson.

Il fanale anteriore proviene da un V-Rod (ed è una specie di marchio di fabbrica di Angelo), la ruota a raggi posteriore da 19” è del Dyna, il fanalino di un Softail Rocker. Se un giorno la Motor Company decidesse di proporre una cafe racer, potrebbe utilizzare tranquillamente questa come prototipo, visto che ogni parte è già industrializzata. Sarebbe sufficiente un lavoro di assemblaggio: anzi, qualcuno potrebbe mandare un paio di fotografie a Milwaukee... Niente è facile come sembra, però. L’arte del preparatore è quella di far apparire semplici anche le cose più complicate. Il nuovo profilo del Nightster deve molto sia all’avantreno schiacciato, sia al sellino racing. Per adottare i semimanubri e sfilare la forcella, H-D Pavia si è fatta realizzare da Rebuffini Custom Cycles una piastra di sterzo inclinata anteriormente di 3°, ricavata dal pieno. Con tale stratagemma, l’avantreno è abbassato di 60 mm mantenendo quasi integra l’avancorsa originale, con relativa maneggevolezza. Al posto del parafango anteriore troviamo una elaborata barra antisvirgolo in alluminio anodizzato, sempre a cura del bergamasco Livio Rebuffini.

S’inkazza


Nell’adattare il sellino, H-D Pavia è riuscita ad anticipare perfino la Casa madre nel
La cafe racer dell'H-D Pavia
La cafe racer dell'H-D Pavia

posizionare la centralina elettronica. Sui Nightster del 2009, la ESPFI era posta sul parafango posteriore. Angelo e i suoi meccanici hanno dovuto spostarla proprio dove stanno adesso: dietro il cilindro posteriore. «Siamo stati sfortunati, - sorride Angelo - se solo avessimo fatto il lavoro un anno dopo, ci saremmo risparmiati la fatica». La centralina che gestisce l’iniezione, insieme con gli scarichi e i filtri dell’aria aperti, costituiscono il cosiddetto “Stage 1” di elaborazione Screamin’ Eagle, la sezione di Harley-Davidson che si occupa delle parti speciali da corsa.

«Non è sofisticata come una Power Commander, ma posso regolare il minimo e abbassarlo a 800 giri restituendo il sound delle Harley a carburatori di una volta, - spiega il concessionario-preparatore -. Non ci sono tanti fronzoli, questa cafe racer non è fatta per stupire e basta. È solo il tipo di special che mi viene meglio, nel rispetto del budget. A spendere sono capaci tutti: se anziché usare il cerchio di un Dyna avessimo scelto i Performance Machine, i costi sarebbero saliti di molto. Invece qui abbiamo preso una ruota Harley, montato lo stelo di un 883 e modificato il mozzo. Solo con questo sono stati risparmiati almeno 1.500 euro, che non sono pochi per nessuno, specie di questi tempi».

Un occhio all’estetica, uno alla praticità e tutte e due le orecchie bene aperte: dovreste sentire che musica esce, dallo splendido 2 in 1 alto di Vance & Hines. «Senza lavorare teste e camme, con lo Stage 1 il Nightster 1200 ha molta più coppia in trazione e arriva a toccare gli 80-85 cavalli alla ruota. Quindi più o meno come un XR» conclude Angelo. Per trasformare un modello di serie in questa cafe racer da Gotham City occorrono circa 10.000 euro.


SCHEDA TECNICA
Preparatore: Harley-Davidson Pavia
Tempo: 42 ore
Omologazione: no

MECCANICA
Motore: bicilindrico a 45° Harley-Davidson raffreddato ad aria
Anno: 2008
Cilindrata: 1200
Alesaggio e corsa: 88,9 x 96,8 mm
Accensione: Screamin’ Eagle
Distribuzione: ad aste e bilancieri, 2 valvole per cilindro
Cilindri: Harley-Davidson
Pistoni: Harley-Davidson
Alimentazione: iniezione elettronica Screamin’ Eagle
Filtro aria: Screamin’ Eagle
Scarichi: Vance & Hines
Cambio: a 5 marce
Frizione: in bagno d’olio

CICLISTICA
Telaio: tubolare in acciaio
Tipo: a doppia culla chiusa
Forcella: teleidraulica, steli Ø 39 mm
Piastre: Rebuffini + 3°
Ruota anteriore: 19” a raggi
Pneumatico ant.: 90/90-19
Ruota posteriore: 19” a raggi
Pneumatico post.: 170/60-17
Freni: ant. due dischi Alth, pinze a 2 pistoncini ; post. disco singolo Alth, pinza a 1 pist.

ACCESSORI
Semimanubri: Race
Manopole: Roland Sands Design
Comandi manubrio: Harley-Davidson
Comandi arretrati: Storz
Faro: H-D V-Rod
Serbatoio benzina: H-D 12,5 l
Serbatoio olio: H-D 2,7 l
Parafango post.: H-D modificato
Fanalino: H-D Rocker
Sella: Race Seats
Verniciatura: H-D Pavia

CARTA D’IDENTITA’ PREPARATORE
Ragione sociale: Mach999 Harley-Davidson Pavia
Indirizzo: Via Bramante 3/5
Telefono: 0382530620
Web: www.harleydavidsonpavia.com
Titolari: Angelo Neri e Max Pezzali
In officina: Mariano Nugara, Sebastiano Riefolo, Enrico Girolo.
Anno di apertura: 1999
Specialità: custom Harley-Davidson
Stile preferito: sportivo
 

di Paolo Sormani

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