Casco DGM. Stop dal 12 ottobre anche sui 50cc

Casco DGM. Stop dal 12 ottobre anche sui 50cc
A partire dal 12 ottobre é assolutamente vietato circolare con i caschi a scodella, propriamente detti DGM, anche sui ciclomotori. I ciclisti devono indossare il giubbotto retroriflettente nelle ore serali
12 ottobre 2010

Punti chiave

Caschi DGM

Il loro uso era già vietato sui motocicli e non erano più in vendita.
La parte che ci interessa è quella prevista dall’articolo 28 della succitata legge, che introduce le “modifiche al codice della strada, di cui al Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285”.
L’articolo modificato è il 171, comma 1. Nella norma vigente fino al 12 ottobre si legge che “…durante la marcia, ai conducenti e agli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di indossare e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo conforme ai tipi omologati, secondo la normativa stabilita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

Il nuovo testo prevede invece che si dovrà circolare facendo uso di “…un casco protettivo conforme ai tipi omologati, in conformità con i regolamenti emanati dall'Ufficio Europeo per le Nazioni Unite - Commissione economica per l'Europa e con la normativa Comunitaria”.

Attenzione a non prendere sul serio la norma, perché circolare con un DGM, dal 12 ottobre in poi, significa farlo come se si fosse senza casco: 74 euro di sanzione amministrativa, sequestro amministrativo del casco, fermi amministrativo del veicolo per 60 giorni, che diventeranno 90 in caso di recidiva reiterata nel biennio.


Ciclisti, arriva l'obbligo a esser più visibili

Da oggi giubbotto retroriflettente obbligatorio fuori dai centri abitati nelle ore serali e notturne e nelle gallerie (anche urbane).
Secondo il nuovo codice della strada esiste l'obbligo per i ciclisti di indossare il giubbotto retroriflettente quando si circola nelle ore serali, fuori dai centri abitati e nelle gallerie, anche urbane. Sembra che pochi lo sappiano.
La norma è stata introdotta dal nuovo codice ed è vigente a partire da oggi martedì 12 ottobre 2010, esattamente 60 giorni dopo l’entrata in vigore della legge 120/2010 del 29 luglio scorso che ha modificato il codice della strada (D.L. n. 285 del 1992). La sanzione per chi non ne farà uso nei casi previsti è di 23 euro. Questa disposizione, purtroppo, non è stata adeguatamente pubblicizzata attraverso i grandi organi di informazione e, ad oggi, molti amanti delle due ruote ne sono all’oscuro.


Lorenzo Borselli
(Sovrintendente della Polizia Stradale; caporedattore del sito ASAPS e della rivista Il Centauro)
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