Special Vespa Dakar 130

Se non avessero annullato la Lisbona-Dakar, forse avremmo visto la Vespa sulle rive del Lago Rosa in Senegal. Spinta da 130 centimetri cubici, ha un serbatoio da 25 litri
26 maggio 2008


A volte le special più belle o semplicemente più originali si scoprono per puro caso.
Capita che un amico si presenti a un'endurata con una Bmw G/S fumettistica o che, in un angolo buio dell'officina, faccia capolino una Ducati Multistrada che di standard ha giusto il motore.

Mai però ci era capitato di stanare una special tanto bella tra gli annunci di Moto.it (ogni giorno ne vengono inseriti quasi mille, impossibile per la redazione passarli in rassegna tutti).
Un plauso quindi al collega Giovanni, che ha scorto qualcosa di decisamente inusuale nella Vespa di cui parliamo in questo focus.

Lisbona-Dakar in Vespa
L'autore della Vespa Dakar è Alessandro Ganzetti, un 35enne di Padova mosso da una passione viscerale per le elaborazioni e per le competizioni africane.
Esatto, proprio così: il nostro mago delle trasformazioni ha costruito la sua nave da deserto con l'obiettivo dichiarato di partire da Lisbona e arrivare a Dakar.
Chissà come sarebbe andata se non avessero annullato la gara per i noti rischi legati al terrorismo...

Parla il progettista
Chiediamo direttamente ad Alessandro quali sono state le tappe che hanno portato alla realizzazione della sua Vespa limited edition.
Alessandro: "La Vespa Dakar è nata con un'idea ben precisa. Ogni dettaglio è stato pensato attentamente, lo scopo è sempre stato di partecipare alla Lisbona-Dakar, d'altronde agli inizi, come tu ben saprai, molti piloti sceglievano di gareggiarvi proprio con la Vespa. Certo avrei forse dovuto aggiungervi il raffreddamento ad acqua e un freno a disco là davanti, ma non volevo eccedere troppo nei costi e ho tralasciato. Per il resto non manca nulla".

Parlaci delle modifiche tecniche e dei trapianti vari a cui hai sottoposto la Vespa.
Alessandro: "Il motore adotta ora il kit Polini che porta la cilindrata a 130 cc, luci e travasi sono ulteriormente modificati. Il carburatore rovesciato è posizionato all'esterno e ha un diffusore da 24 mm, il filtro è capovolto per diminuire l'accumulo di polvere e sabbia; ho aggiunto un polmone, alleggerito il volano e accorciato la pedivella d'accensione. Lo scarico è marchiato Proma, un marchio in gran voga sui mezzi della Piaggio negli anni '80".

Manubrio e strumentazione sembrano rubati alla Ktm di Cyril Despres.
Alessandro: "C'è tutto quello che serve. Ho montato il road book, il contagiri del motore, il contachilometri e il pulsante di spegnimento in gomma preso da una moto da cross. Ho adattato i paramani che proteggono tra l'altro l'acceleratore rapido con cavo esterno. Ho posizionato il kit di soccorso sotto il manubrio e aggiunto due fari supplementari".

A occhio e croce hai una bella autonomia, quanti litri contiene il serbatoio?
Alessandro: "Ha una capacità di 25 litri, ho poi aggiunto una bottiglia per l'olio e l'acqua. Il telaio è alleggerito sullo scudo e sulle pance. Le pedane sono rifatte in tubi pieni da 7 mm di diametro. Visto il peso aggiuntivo, ho adattato degli ammortizzatori a steli rovesciati, mentre al pilota è dedicata una sella monoposto in vetroresina".

Un grande lavoro. Chissà se il suo nuovo proprietario sfiderà l'edizione 2009 della Dakar. O si limiterà ad ammirare la sua Vespa nel salotto di casa.

A.P.

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