SUZUKI GSR 600

Finalmente! La casa di Hamamatsu lancia sul mercato una naked di media cilindrata con tutte le carte in regola per ben figurare e, non contenta la dota di un equipaggiamento tecnico tale da far sfigurare la concorrenza. Per prima cosa la nuova GSR convince esteticamente
8 novembre 2006

Le linee spigolose e gli incastri di superfici rendono la naked Suzuki aggressiva e dinamica. La parte anteriore caratterizzata dal faro a riflettore multiplo incastonato tra le piastre di supporto e la rastremata strumentazione, rende facilmente riconoscibile la media Suzuki.
Il design della fiancata denota una cura nella definizione della linea sconosciuta alle precedenti naked di Hamamatsu, mentre l’effetto “avantreno caricato” rende al meglio quelle che sono i propositi della GSR 600.
Interessanti gli indicatori di direzione “incastonati” nella parte anteriore del serbatoio e la sella bicolore, un po’ meno gli specchi retrovisori che stonano con il resto.
Anche vista da dietro la GSR non delude, anzi, gli scarichi sottosella e le doppie luci a led creano quell’effetto F4 tutt’altro che spiacevole. Originalità stilistica anche per gli indicatori di direzione posteriori, che ricordano nella forma quelli anteriori, con la differenza che qui sono montati a vista e non annegati nella carena.
Una volta saliti in sella, la GSR 600 sfoggia delle forme generose, con un serbatoio imponente davanti e rastremato all’altezza della sella. Nel complesso la posizione di guida risulta comoda e allineata allo spirito “sportiveggiante” della GSR. La possibilita di regolazione dei comandi è limitata alla sola leva del freno, ma ciò non comporta particolari problemi. Insolito il posizionamento del blocchetto di accensione nella parte anteriore del serbatoio.
L’altezza della sella pari a 785 mm permette di poggiare entrambi i piedi a terra, anche se non siete particolarmente dotati …in fatto di gambe.
Buona la situazione passeggero, sella ampia e ben imbottita, maniglione facilmente “brandeggiabile” e soprattutto pedane con superficie ricoperta in gomma posizionate ad altezza umana (insomma niente ginocchia in bocca o effetto pappagallino sul trespolo!).
Deludente ciò che invece si trova sotto la sella, cioè quello che dovrebbe essere il vano portaoggetti. Lo sarico alto da qualche parte deve pur passare, ma l’impossibilità di riporre un semplice bloccadisco è grave. L’unico antifurto che vi si riesce a sistemare è il classico lucchettone ad “U”, per il quale è stato ricavato uno svaso.

Il design della fiancata denota una cura nella definizione della linea sconosciuta alle precedenti naked di Hamamatsu
Il design della fiancata denota una cura nella definizione della linea sconosciuta alle precedenti naked di Hamamatsu

Sempre dal ponte di comando si può apprezzare la bella e piccola strumentazione con contagiri analogico e tachimetro digitale a cristalli liquidi. Su di un secondo display vengono visualizzati i contachilometri (parziali e totale) indicatore livello carburante e orologio. Degno di nota anche l’indicatore della marcia inserita.

Dove la GSR guadagna punti e “stacca” le avversarie è sicuramente nella dotazione tecnica. Il telaio a doppia trave in alluminio ed il forcellone pressofuso anch’esso nella pregiata lega, sono due chicche difficilmente utilizzate in questo settore. Le sospensioni anteriori sono Kayaba con steli da 43 mm, regolabili nel precarico molla, mentre il mono posteriore progressivo è registrabile sia nel precarico che nello smorzamento in estensione.

Anche il motore, strettamente derivato dalla GSX-R 600 K5, è un must della GSR 600.
Il quattro cilindri è dotato di pistoni SCEM (Suzuki Composite Electrochemichal Material) che consentono una migliore trasmissione del calore ed un maggior gioco tra pistone e cilindro. Le fasce elastiche ed il raschia olio dei pistoni sono placcati elettroliticamente con nitruro di cromo.
L’alimentazione è affidata ad un sistema di alimentazione ad iniezione elettronica (SDTV) con corpi farfallati da 38 mm. 98 i cavalli dichiarati (72 Kw) ad un regime di 12.000 giri, mentre la coppia arriva a 64,7 Nm a 9.600 giri.
Il sistema di scarico è fornito di catalizzatore per conformarsi alle normative Euro 3.
Il peso a secco è pari a 183 chili, 208 in ordine di marcia.
Impianto frenante Tokico all’anteriore, con una coppia di dischi da 310 mm con pinze a 4 pistoncini contrapposti. Dietro una pinza a singolo pistoncino, sempre griffata Tokico lavora su un singolo disco da 240 mm.
Standard le misure dei cerchi e relativi pneumatici, 120/70ZR 17 – 180/55 ZR17.
Insomma una gran bella “scheda tecnica”.

Il livello di finitura in generale si può giudicare più che buono, anche se qualche plastica (vedi blocchetto di accensione e copri terminali di scarico) appare troppo economica. Non bisogna dimenticare però che la GSR 600 con un prezzo di 7.095 Euro f.c. è allineata (verso il basso!) a una concorrenza che non può vantare una dotazione tecnica altrettanto valida. Va inoltre sottolineato il fatto che la Suzuki ha pensato ad un’operazione commerciale per il lancio della GSR 600 con formule di finanziamento ad hoc.

Adesso vediamo se a cotanta scheda tecnica corrisponde anche una dinamica di guida altrettanto valida.
Una scaldata al motore, che al minimo gira fluido e vibra poco e si parte. I primi chilometri percorsi servono ad entrare in sintonia con una moto che va detto, anzi scritto, ha nella facilità di guida un suo pregio. La pulizia dell’erogazione e la morbidezza dei comandi mettono a proprio agio il guidatore sin da subito, mentre la ciclistica appare facile e comunicativa.
L’inserimento in curva alle basse e medie velocità non è così rapido come mi sarei aspettato, ma il comportamento “rotondo” della GSR risulta alquanto appagante. Le sospensioni faticano a nascondere una taratura tendente al rigido e se tutto va bene su asfalto levigato, qualche contraccolpo non viene filtrato al meglio sullo sconnesso.
La forcella in particolare alle basse e medie velocità sembra "scorrere" male, ma con l'aumentare della velocità questa sensazione tende a scomparire. Proprio aumentando il "ritmo" la GSR sfodera le sue armi migliori. Curve e controcurve esaltano una ciclistica equilibrata e facile, con un assetto che difficilmente mostra la corda. Rotonda in inserimento e percorrenza la GSR, gommata Bridgestone BT014 permette di togliersi parecchie soddisfazioni.
Anche guidando di cattiveria è quasi impossibile mettere in crisi la ciclistica della naked Suzuki.
Il quattro cilindri da parte sua, risponde sempre al meglio, sia ai bassi regimi (accetta le aperture di gas sin dai 1000 giri!) che ai medi. 

La zona rossa posizionata a 14.000 giri ci ricorda però che il quattro cilindri Suzuki, può frullare a regimi ben più elevati

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

La zona rossa posizionata a 14.000 giri ci ricorda però che il quattro cilindri Suzuki, può frullare a regimi ben più elevati.
Passati i 10.000 la GSR diventa un'altra moto e quella che sulle prime appariva come una naked sportiveggiante, diventa un vera “belva da misto”. La quasi totale mancanza di vibrazioni agli alti regimi permette di mantenere l’ago del contagiri vicino alla zona rossa senza particolare fastidio e quando questo avviene la GSR diventa una brutta cliente per qualsiasi moto. L’ottima luce a terra permette di piegare parecchio prima di sentire i piolini delle pedane che grattano l’asfalto.
La frenata, pur non impressionando, rimane sempre potente e discretamente modulabile. La tenuta dell’impianto ai maltrattamenti è invece ottima, con una costanza di rendimento più che buona.
Inutile parlare di protezione dall’aria quando il soggetto è una naked, il solito limite dei 130 km/h rappresenta la soglia oltrepassata la quale bisogna aggrapparsi al manubrio.

La prova è terminata (purtroppo…) e dobbiamo fare ritorno in albergo. Le strade della Costa Smeralda, splendidamente “deserte”, sono state la migliore location per esaltare le prestazioni di una moto, che se sulla carta promette tanto, dopo averla guidata conferma in toto quanto dichiarato.

Hot now

Suzuki GSR 600 (2006 - 11)
Suzuki

Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 Robassomero (TO) - Italia
011 9213711
https://moto.suzuki.it/

  • Prezzo 7.190 €
  • Cilindrata 599 cc
  • Potenza 98 cv
  • Peso 183 kg
  • Sella 785 mm
  • Serbatoio 17 lt
Suzuki

Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 Robassomero (TO) - Italia
011 9213711
https://moto.suzuki.it/