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La pioggia come sempre rimescola le carte e Rea si riprende con gli interessi i punti che aveva perso ieri nei confronti del suo compagno di squadra e primo antagonista nella lotta per il titolo Tom Sykes. E’ stata una gara incredibile con tantissimi colpi di scena e alla fine, assieme ad un determinatissimo Rea, salgono per la prima volta sul podio della Superbike Alex De Angelis e Xavi Fores.
Il thrilling è iniziato ancora prima che il semaforo si spegnesse, quando tutti i piloti erano schierati sulla linea di partenza ed ha iniziato a piovere. Panico tra i meccanici, chiamati a sostituire gli pneumatici da slick a rain in pochi minuti. Viste le condizioni della pista e considerando che nessun turno di prova si era disputato sotto la pioggia, la Direzione di gara optava per due giri di ricognizione, al termine dei quali però i piloti alzavano le mani ed annullavano la procedura di partenza. Troppa acqua in pista e visibilità pari a zero.
La direzione gara convocava i piloti, mentre Lavilla concludeva un giro di pista ricognitivo in auto, dopo il quale dichiarava che la pista era praticabile. Decisione condivisa dai piloti e dopo un ulteriore giro di ricognizione finalmente la gara poteva avere inizio.
Sykes si portava in testa, ma nel corso del secondo giro era proprio Tom a dare il via al valzer delle scivolate, lasciando via libera a Rea che lo seguiva. Da quel momento in poi, il campione del mondo non dava scampo ai suoi avversari ed in pochi giri accumulava un vantaggio incolmabile andando a raccogliere 25 punti importantissimi per la sua classifica dove ora vanta 47 punti nei confronti di Sykes e 98 nei confronti di Davies. Il gallese della Ducati ha certamente maledetto una pioggia che è arrivata a sconvolgere i suoi piani e che lo ha relegato al sesto posto. Chi ha tratto vantaggio dalla pista bagnata sono stati De Angelis e Fores con un podio al limite della commozione per entrambi, se si pensa che Alex può finalmente gioire per la prima volta dopo il suo terribile incidente di Motegi, mentre lo spagnolo ha dedicato il terzo posto a Marco Barnabò che proprio ieri ha perso il padre. Sfiora il podio il solito incredibile Leon Camier, quinto ieri e quarto oggi, dopo una gara senza errori, condotta sempre nelle prime posizioni.
Ci si aspettava invece di più da Guintoli, mago della pioggia, che oggi invece non ha voluto rischiare ed è rimasto a metà classifica, risvegliandosi solo nel finale per superare Davies e raccogliere il quinto posto. Davies non può gioire della sua sesta posizione, ma è andata certamente peggio al suo compagno di squadra Davide Giugliano, caduto al quinto giro, quando era secondo e sembrava potesse tenere il passo di Rea.
Le tante cadute (ben undici) portano in alto un altro esperto del bagnato l’australiano Joshua Brookes e a proposito di australiani non possiamo non rilevare come sia grande la delusione nel team Pedercini per la scivolata di West nel corso del settimo giro. Un settimo giro che ha visto anche le cadute di Savadori e Torres. Lorenzo era partito molto bene ed era terzo quando le telecamere lo hanno inquadrato nella sabbia della via di fuga. Ennesima occasione persa per il giovane talento italiano che non si risparmia mai, ma qui in Germania è caduto due volte di troppo.
Chiude con un deludente decimo posto Nicky Hayden. Visto quello che aveva fatto a Sepang sotto il diluvio, il suo team sperava in un podio, ma qualcosa non è andato per verso giusto e Kentucky Kid ha fatto solo da comparsa. Dietro all’americano della Honda troviamo un bravissimo Luca Scassa. Il pilota del team Ducati VFT precede Sykes, che dopo la scivolata è risalito in sella ed è andato a raccogliere quattro punti e Gianluca Vizziello, un pilota che quando piove porta sempre a casa il risultato