Weekend spettacolare al Mugello con gare molto combattute decise al fotofinish. La Marra in SBK (dal letto dell'ospedale), Cruciani in Supersport, Locatelli in Moto3 e Tucci in Stock 600 sono i campioni Italiani 2013 | C. Baldi
Grande spettacolo all’autodromo Internazionale del Mugello per l’ultimo appuntamento del Campionato Italiano di Velocità CIV che sulla pista toscana ha consacrato i suoi campioni 2013. Paddock affollato, griglie di partenza gremite (a parte la Supersport che infatti dal prossimo anno non si disputerà più), una buona cornice di pubblico e soprattutto molti giovani piloti che si sono dati battaglia su una delle piste più belle del mondo e che ci hanno regalato gare entusiasmanti, sorpassi e staccate al limite e arrivi in volata.
Superbike
Tutti gli occhi erano puntati sulla Superbike, non solo in quanto classe regina del CIV, ma soprattutto per sapere se Eddi La Marra che per fortuna si sta riprendendo e fa grandi progressi, avrebbe mantenuto la leadership della classifica o se Mercado gli avrebbe portato via il titolo. All’argentino del team Pedercini servivano due vittorie e per rendergli il compito ancora più difficile il team Barni e la Ducati avevano consegnato la Panigale di La Marra nelle mani di Canepa. Ma a mettere tutti d’accordo ci ha pensato Mika Kallio che al Mugello ha sostituito Sebastien Gimbert impegnato nella 24 ore di Le Mans. Il finlandese ha dominato entrambe le gare con un passo decisamente insostenibile per tutti i suoi avversari ed ha quindi di fatto dato una mano a La Marra che però, come ha affermato il suo sportivissimo avversario Mercado, era quello che più di ogni altro si meritava il titolo. Kallio è partito dalla pole position ed ha vinto la gara del sabato davanti ad un ritrovato Poggiali e a Mercado, mentre domenica si è ripetuto e questa volta al suo fianco sul podio c’erano ancora Mercado, secondo e Goi terzo. Due quinti posti per Canepa, che ha accusato qualche problema di assetto e che si fermerà al Mugello, dove martedì mattina proverà la Panigale Superbike prima di salire sull’aereo che lo porterà a Laguna Seca. Buone anche le prestazioni di Bergman e Magnoni.
Il favorito d’obbligo era il capoclassifica Cruciani ed i pronostici sono stati rispettati. A contendergli il titolo era rimasto solo la giovane promessa e rivelazione del CIV 2013 Marco Faccani che però sabato è rimasto coinvolto in una caduta innescata da Russo e non solo non ha potuto riprendere la gara, ma ha poi dovuto rinunciare a quella della domenica. A quel punto semaforo verde per Cruciani che entra nella storia del CIV in quanto sarà l’ultimo campione Supersport, una categoria che il prossimo anno verrà cancellata a favore della Stock 600. Le due gare sono state vinte la prima dal campione uscente Ilario Dionisi, davanti a Giansanti e Menghi, mentre la seconda dal neo campione Cruciani che ha preceduto Giansanti e Scholtz. Quest’ultimo, pilota sudafricano che corre anche nel mondiale Supersport nelle fila del team Suriano by Falaschi con una Suzuki, aveva vinto la gara di sabato, ma era stato poi penalizzato di 20 secondi per aver superato in regime di bandiere gialle. Dai filmati si è visto che nell’occasione Scholtz era coperto e non aveva potuto vedere le bandiere, ma il regolamento parla chiaro e quindi l’incolpevole pilota della Suzuki è stato comunque penalizzato. Per fortuna si è potuto consolare con il podio di domenica.
Stock 600
I due contendenti per il successo finale in questa categoria erano Morrentino e Tucci che alla fine ha avuto la meglio sul suo avversario, che doveva fare i conti anche con un dolore al piede destro, conseguenza di una caduta avvenuta nell’Europeo Stock 600 al Nurburgring. Gare belle e tirate sin sotto la bandiera a scacchi. Quella di sabato è stata vinta dalla wild card Morbidelli, che in volata ha regolato Oppedisano, terzo posto per Casalotti. Morrentino giungeva settimo seguito però proprio da Tucci, che manteneva così la testa della classifica, anche se con un margine non sufficiente per laurearsi campione in anticipo. La gara della domenica era quindi decisiva ed il podio era lo stesso del giorno precedente. Ancora Morbidelli che precedeva di un centesimo di secondo Oppedisano, terzo Casalotti. Con il quarto posto Tucci si assicurava il titolo italiano, mentre Morrentino concludeva al sesto posto.
Moto3
E’ stata la classe più combattuta e che ha regalato spettacolo con due gare incredibili. Protagonisti i soliti sei ragazzini terribili di questo CIV 2013, vale a dire Locatelli, Marini, Rinaldi, manzi, Coletti e Valtulini, ai quali però si sono aggiunti Mazzola ed il quindicenne Di Giannantonio. Il titolo lo potevano vincere solo Andrea Locatelli e Luca Marini, con il bergamasco della Mahindra chiamato a gestire un vantaggio di 20 punti nei confronti del fratello di Valentino Rossi (Vale domenica era in autodromo ed ha seguito a bordo pista la gara di Luca). Sia nella prima gara che nella seconda è stato quasi impossibile stabilire chi fosse in testa alla corsa, in quanto ad ogni curva le posizioni cambiavano radicalmente. Sia il sabato che la domenica un gruppo di sei piloti si è portato in testa alla gara e si è poi presentato in volata sul rettilineo d’arrivo. La prima gara è stata vinta da Coletti che ha preceduto di 4 millesimi Di Giannantonio e di 19 Valtulini. Quarto Marini, seguito da Rinaldi e Locatelli. Tra Coletti e Locatelli solo 49 millesimi di secondo! Stesso copione per la gara di domenica, ma con un’unica decisiva variazione. Al terzo giro Luca Marini era costretto a rientrare al suo box per un problema ai freni che lo tagliava fuori dalla lotta per il titolo. Poteva così festeggiare Locatelli assieme ai 250 tifosi giunti appositamente da Selvino (BG) per sostenerlo. Ancora un gruppo di sei piloti, ancora un arrivo in volata ed ancora una vittoria per Coletti che questa volta precedeva di tre millesimi Mazzola e di 17 Rinaldi. Quarto posto per Valtulini che precedeva Di Giannantonio e Manzi, che hanno meno di 30 anni in due. Due gare bellissime e tanti giovani piloti che ci fanno ben sperare per il futuro del motociclismo.
Si è chiuso al Mugello uno dei migliori campionati italiani degli ultimi anni, che nonostante la crisi economica ha avuto molti iscritti in tutte le categorie, con un picco di 42 presenze nella nuova Superbike, una classe che ha attirato l’attenzione delle case costruttrici di moto e di pneumatici, e di team e piloti stranieri. Come abbiamo già scritto il prossimo anno saranno solo tre le classi al via del CIV 2014. La Supersport si fonderà con la Stock 600, un cambiamento logico e necessario, che siamo certi manterrà inalterato l’interesse per questo campionato italiano al quale forse è mancata solo una copertura televisiva nazionale visibile per tutti. Speriamo che la Federazione, che organizza e che ha rilanciato il CIV, riesca a trovare una soluzione anche per questo importante aspetto.
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