EICMA Custom City, la città del custom

EICMA Custom City, la città del custom
Passeggiando tra una folla di appassionati siamo entrati a Custom City. La città del Custom, al padiglione 2 del Salone di Milano
5 novembre 2010


Lo spazio espositivo all'interno del'EICMA dedicato a chi si sporca le mani per trasformare un'idea in realtà, a tutti quelli che segano, saldano e imbullonano seguendo solo la propria creatività.
L'idea di dedicare un'area agli espositori di questo genere di moto e a tutti gli appassionati nasce dalle pressioni ricevute in tal senso da aziende, preparatori e appassionati ma non solo. Tralasciando gli stimoli emotivi, c'è anche una ragione commerciale che trova  giustificazione razionale nei numeri: quello del Custom è un mercato che cresce - in controtendenza con le altre realtà - e la quota dei veicoli dedicati al Custom ed al Mototurismo, che  oggi  rappresentano il 17,5% delle vendite, sono in lenta ma continua ascesa.

Non meno importante il comparto degli accessori - sia di natura tecnica che estetica, che risulta essere sempre più vivace, nonché l’intraprendente editoria specializzata.

In questi elementi risiede la scelta di Eicma di riservare all’interno della più prestigiosa réunion dell’industria motociclistica mondiale una sorta di “Polo del Custom”, con l’obiettivo di proporre il meglio del Custom a livello internazionale, concentrando il tutto all’interno di un’area privilegiata e distinta.
L’area Custom City è stata collocata all’interno del padiglione n° 2, il medesimo che - storicamente – ospita Harley-Davidson, Big Bear, CR&S, Headbanger, Confederate, Zero Engineering, Gray Indian’s Collection e tanti altri.

Tante facce stupite. Sguardi increduli per ruote troppo larghe, forcelle troppo lunghe, selle troppo basse o manubri troppo alti. Questo è il Custom, dove l'esagerazione diventa uno stile e (quasi sempre) un'armonia di forme e passione.

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