Jonathan Rea: "I 40enni della SBK sono forti, ma nel 2012 ci sarò anch'io"

Jonathan Rea: "I 40enni della SBK sono forti, ma nel 2012 ci sarò anch'io"
Abbiamo incontrato il pilota irlandese a Milano. La nuova Honda CBR 1000 RR vola e dà grandi motivazioni a Jonny, che è pronto per i test in Qatar e... per tanto motocross in Australia!
11 novembre 2011

Punti chiave

Abbiamo incontrato Jonathan Rea presso lo stand della Honda, all'Eicma di Milano. Abbiamo trovato Jonny in gran forma, sostenuto dai risultati spettacolari che ha conquistato sul finire della stagione 2011. Una stagione rovinata in partenza dal grave incidente che gli ha fatto saltare diverse tappe.

Jonny, hai fatto un bel finale di stagione. A cosa si deve il tuo cambio di passo?
J.R.: "Dopo l'incidente di quest'anno ero davvero demotivato. Ma quando sono tornato in sella ho ritrovato confidenza con la mia CBR Fireblade, che sta andando benissimo. Ho dato il massimo anche per una questione di fiducia nei confronti della mia squadra, che ha lavorato benissimo. Anche la Honda sta lavorando alla grande, crede nella Superbike e ha un programma di lavoro molto valido. Logico che anche io debba fare la mia parte. E sono arrivati anche i risultati che mi hanno motivato".

Nelle ultime gare la tua CBR 1000 RR ha ricevuto il Ride by Wire. Come ti sei trovato?
J.R.: " E' davvero fantastico! Prima nelle cambiate veloci pelavo comunque la frizione e alleggerivo leggermente il gas, mi veniva spontaneo farlo. Ora invece non mollo, tengo aperto e cambio in tempi davvero rapidi con un controllo perfetto della moto. I nostri concorrenti l'avevano già (il Ride by wire, nda), ora ci siamo avvicinati. E la mia CBR è diventata davvero competitiva, mi ricorda le MotoGP".

Quali sono i tuoi obiettivi per il 2012?
J.R.: "La Honda è uno dei pochi costruttori impegnati nella Superbike e già questo motiva me e la squadra a fare il massimo. Sarà dura, ma lotteremo per stare coi primi tre. La moto è molto valida e io farò il massimo per vincere più gare possibili".

Hai già guidato la Honda CBR1000RR 2012?
J.R.: "Non l'ho ancora guidata, l'ho solo vista e mi piace molto. In particolare il frontale è cambiato, ora è più compatto e inclinato. Dovrebbe darci una mano nel migliorare la velocità massima. Infatti quando la moto supera i 300 orari basta davvero poco nell'aerodinamica per ottenere grossi miglioramenti nella velocità di punta".

Nel 2011 pensi che la Ducati abbia dominato anche per un vantaggio nei regolamenti?
J.R.: "Non sono nella condizione di dare un'opinione, non sono pratico di regolamenti. La Ducati ha sicuramente un vantaggio in uscita di curva, grazie al motore bicilindrico. Però spesso ha superato sia noi che la Suzuki anche in pieno rettilineo! Direi che hanno vinto perché avevano un ottimo pacchetto: Carlos Checa era in stato di grazia, la moto andava bene e lavorava al meglio con gli pneumatici".

Cosa ne pensi dei tuoi rivali?
J.R.: "Devo essere onesto, i più forti hanno davvero tanta esperienza, hanno 4o anni e sanno gestire l'intera stagione nel migliore dei modi. Come ti dicevo, il mio obiettivo è stare sempre nei primi tre".

Ora ti riposi un po'?
J.R.: "Magari! Mi aspettano tre settimane pazze! Ho i test in Qatar e poi il salone di Birmingham. C'è da dire che il contatto con gli appassionati mi piace un sacco, ma dovrò viaggiare tantissimo".

Dove passerai l'inverno?
J.R.: "In dicembre volo in Australia, dove resterò tre mesi. Lì ho dei parenti e sono fortunato perché anche il team mi raggiungerà per i test a Phillip Island. Bel tempo, test e tanto allenamento col mio personal trainer. Lavorerò tanto ma in un posto davvero bello". 

Farai dei giri con la moto da strada?
J.R.: "No, non ce l'ho. Ma qui a Milano ho visto la nuova Crosstourer e credo proprio che ci farò un pensierino. Magari la Honda potrebbe darmene una (Jonny guarda ridendo Costantino Paolacci, ufficio stampa Honda Italia. Cosa dite lo accontentiamo? Nda)".

Nemmeno in Inghilterra usi la moto?
J.R.: "In Irlanda usavo un piccolo scooter Honda Lead per raggiungere, da casa, la sede del team. Diciamo che uso di più la moto da cross".

E diciamo anche che te la cavi mica male col motocross, non fare il modesto.
J.R.: "Sì, amo fare motocross! Da ragazzino correvo nel campionato britannico e andava molto forte. Peccato solo che fosse troppo costoso per la mia famiglia. Le gare erano infatti in Ighilterra e le trasferte dall'Irlanda iniziavano a incidere troppo sul budget. Però continuo a correre oggi e appena posso salto in sella alla mia Honda CR-F 250".

Allora perché non corri domenica a Faenza nella gara "RideForLife" con Melandri e il Dovi?
J.R.: "Mannaggia! Melandri me l'ha detto e avrei voluto esserci, ma sabato ho il volo per il Qatar, dove svolgerò i test. Sennò sarei venuto assolutamente. Se la fanno anche l'anno prossimo, non manco, promesso! E' una pista dal fondo duro, vero?".

Vedo che sei informatissimo. Sì, il fondo è duro, niente sabbia.
J.R.: "Ah, peccato! A me piace da matti la sabbia del Nord Europa. Ma non importa, mi allenerò anche sul duro per ben figurare l'anno prossimo".

Grazie Jonathan e in bocca al lupo per l'anno prossimo.
J.R.: "Grazie a voi, crepi il lupo. Ciao!".
 

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