#4CHIACCHIERECON… Manuel Cazeaux: “Io ci credo: il 2024 sarà l’anno buono per Vinales”

Il capo tecnico di Maverick Viñales analizza il 2023 del suo pilota e spiega perché questa stagione può essere di grandi soddisfazioni per Aprilia e Maverick: “L’anno scorso ci sono stati dei problemi, che dovremmo avere risolto: sono convinto che tireremo fuori il 100% della moto e del pilota”
17 gennaio 2024

L’ingegnere Manuel Cazeaux, capo tecnico di Maverick Viñales dal 2023, è a Noale, nel reparto corse.

“I tecnici stato finendo la preparazione delle moto - ci dice -: a brevissimo verrano spedite a Sepang per i test. In questo periodo si pianificano le prove, si fanno incontri tecnici. La RS-GP 2024 cerca di migliorare i problemi emersi nel 2023, ma non è una rivoluzione. Sono soddisfatto di quello che ho visto, poi vediamo cosa dice la pista”.

Ospite della trasmissione “#4chiacchierecon…”, l’ingegnere capo tecnico di Vinales ha naturalmente parlato a lungo del suo pilota. Può essere l’anno buono? Gli appassionati sono scettici: secondo un sondaggio, solamente il 13% di chi ha risposto, crede che Maverick sarà uno dei grandi protagonisti della stagione che inizierà in Qatar.

Nel finale del 2023, siamo riusciti a migliorare le partenze: è uno degli obiettivi di incremento per il 2024. Torniamo un attimo alla passata stagione: alla vigilia del 2023, non ero così convinto che Maverick potesse essere uno dei protagonisti, perché non avevo idea di che pilota avrei trovato dopo sei anni dall’ultima volta che avevo lavorato con lui (Suzuki, 2016, nda), non conoscevo il team e la moto, non sapevo come sarei riuscito a risolvere eventuali problemi. Molti ritenevano che i mancati risultati di Maverick fossero dovuti solamente a problemi psicologici e con il mio arrivo al suo fianco sarebbe stato tutto risolto. Non è così semplice.

Adesso sono convinto che il 2024 sarà l’anno buono per Maverick: tireremo fuori sia il 100% della moto sia il 100% del pilota. Non so se basterà per conquistare il titolo, ma sono sicuro che andremo all’attacco: nella passata stagione c’erano alcuni problemi tecnici che io ho affrontato per la prima volta nella mia carriera e che impedivano a Maverick di sfruttare al meglio le sue caratteristiche di guida. Soprattutto in qualifica: nel 2023 non riuscivo a spiegarmi perché facessimo così fatica nel giro secco, perché non non venisse sfruttata al meglio la gomma morbida. Poi, però, nel finale di stagione abbiamo capito cosa sbagliavamo e siamo migliorati molto, fino a conquistare la pole a Valencia. Io ci credo: andremo all’attacco”.

Cazeaux entra nel dettaglio sugli eventuali problemi caratteriali del suo pilota.

“Tutti gli sportivi devono lavorare sulla parte psicologica, in particolare bisogna concentrarsi sulla frustrazione: se si crea una differenza negativa tra le tue aspettative e i risultati ottenuti, l’atleta deve mantenere la calma e reagire. Ci abbiamo lavorato ed è cresciuto alla fine del 2023: l’ho visto stabile e sono convinto che nel 2024 aiuterà la squadra a essere più competitiva”.

Nella diretta, Cazeaux ha parlato dei vantaggi che può portare avere almeno un’altra RS-GP 2024 in pista (per Miguel Oliveira da subito, poi da metà stagione per Raul Fernandez), ha fatto un paragone con la Suzuki (“Era una moto molto semplice, difficilmente replicabile perché adesso i giochi sono differenti”), ha analizzato l’aumento di stress e fatica dovuto alla sprint, ha detto la sua su MM93/Ducati.

Un lettore ha chiesto: sarà un anno cruciale per la carriera di Vinales?

Maverick ha una velocità pazzesca, ma sappiamo che non basta, deve mettere insieme gli altri ingredienti. Potrebbe essere un anno cruciale, essendo la sua decima stagione in MotoGP e il secondo anno di un certo tipo di lavoro, senza dimenticare che sarà un periodi di 'mercato'. Quindi, sì, è probabile che sarà un anno cruciale”

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