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Le porte della MotoGP sembrano definitivamente chiuse per Danilo Petrucci, dopo che KTM ha preferito promuovere nel Team Tech3, Raul Fernandez, lasciando di fatto a piedi il pilota di Terni, che ha due vittorie in MotoGP con la Ducati. Il giudizio sulla persona e sul professionista, da parte di KTM, è straordinario, ma i dubbi sono sulle possibilità di un pilota dalla stazza fisica così importante di poter fare ancora bene in MotoGP. "Purtroppo non c'è posto per lui come collaudatore MotoGP – ha detto a Speedweek il boss di KTM Racing, Stefan Pierer - Abbiamo già confermato Dani Pedrosa e Mika Kallio per il 2022, ma secondo me non è un ragazzo da MotoGP, perchè con la sua stazza risulta troppo alto per le gare di oggi, ma alla Dakar potrebbe fare grandi cose. Diremo al nostro manager dell'off-road Robert Jonas che Danilo potrebbe completare la nostra squadra ufficiale al fianco di piloti del calibro di Sunderland, Walkner, Price e Benavides".
Per Petrucci, quindi, c’è la proposta che sognava sin da bambino: la Dakar con una moto oggettivamente competitiva e un marchio di grandissimo blasone. Ma il pilota di Terni è disposto a lasciare slick e cordoli per tasselli e deserto? Sia lui sia il suo manager, Alberto Vergani, si sono più volte detti convinti di aver ancora qualcosa da dire nella velocità e l’impressione è che il futuro potrebbe essere la Superbike. Un campionato che si presta di più alle caratteristiche fisiche di Petrucci e che potrebbe accogliere il ternano dalla porta principale. Si vocifera, infatti, di un possibile interessamento di Ducati, che starebbe valutando se rinnovare o meno la fiducia a Scott Redding.