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La nuova puntata del “diavolo” (Loris Reggiani) e “l’acqua santa” (Simone Battistella) è stata dedicata all’argomento più gettonato di questi mesi: Marc Marquez in Ducati nel team Gresini. Il diavolo e l’acqua santa sono concordi nel dire che il comportamento di MM93 nei confronti della Honda è stato, per così dire, poco elegante.
“La sua è stata una vera e propria fuga: è chiaro che deve pensare alla sua carriera, ci sta tutto. Però lasciare una Casa che ti ha dato così tanto, specie dopo due anni di problemi fisici di Marc è stata una fuga e mi fa venire in mente un coniglio” dice chiaramente Reggiani. Battistella concorda: “Capisco l’ambizione del pilota, ma non mi è piaciuto che abbia rotto un contratto esistente voluto da lui, mentre Honda ha rispettato tutti gli accordi nonostante non avesse nessun obbligo. Credo anche che se fosse tornato a vincere con la HRC, le sue prestazioni avrebbero avuto molto più valore che farlo con la Ducati”.
Il manager Battistella spiega come si può rompere un contratto così.
“Lo si fa solo con un accordo amichevole, altrimenti Marquez non avrebbe potuto muoversi. Anche Valentino Rossi avrebbe probabilmente voluto andarsene dalla Ducati a fine 2011, ma ha rispettato l’accordo. Credo che in Honda siano stati dei signori”.
Reggiani non ha dubbi.
“Simone ha ragione: fossi stato io, avrei lascito fermo un anno Marquez. E’ chiaro che hanno accettato il fatto che lui non volesse più correre con la loro moto. Sono stati doppiamente signori perché gli hanno permesso di provare la Ducati già a Valencia: credo che MM93 li debba ringraziare a vita. Quel test è stato fondamentale, soprattutto a livello psicologico”.
Ma l’arrivo di Marquez in Ducati è positivo o negativo per la Casa di Borgo Panigale?
“Nel 2023 - dice Battistella - avevo visto molta negatività in questo accordo. Adesso lo sto rivalutando in termini più positivi: non è più un campionato del mondo, ma è un campionato Ducati. E in questo “campionato” si confrontano i piloti più forti che ci sono, a parte Quartararo”.
Concorda il diavolo Reggiani.
“Non credo alla favola che abbia un contratto per un solo anno, con il rischio che poi se ne vada in KTM: meglio averlo in Ducati, anche se crea scompiglio, piuttosto che averlo come rivale”.
Ecco: “crea scompiglio”. Perché?
“Lui andrà sicuramente forte e abbiamo visto in passato come sia le prestazioni di Bastianini sia quelle di Martin abbiano creato scompiglio all’interno della squadra ufficiale… Sarà lo stesso con Marquez. Per Dall’Igna cosa è meglio: vincere con Marquez o no?”
L’acqua santa non concorda sul contratto.
“Io credo che abbiano detto la verità sulla durata del contratto: a Marquez interessa solo continuare a vincere. Se Ducati gli dimostra di essere la moto migliore, è facile trattenerlo, altrimenti lui se ne andrà da un’altra parte. Per quanto riguarda Dall’Igna, credo che a lui non importi nulla chi vince, se Marquez o Bagnaia, basta che sia la Ducati a farlo”.
E’ il pilota da battere? E la prima gara, potrebbe già essere decisiva in caso di successo di Marquez? Diavolo e l’acqua santa concordano.
“La prima gara non sarà decisiva, ci sono piloti, come Bagnaia, che hanno dimostrato di saper reagire. MM93 è il favorito, ma è lui il suo primo avversario: se vincesse lil primo GP, potrebbe anche essere controproducente per lui, perché conoscendolo vorrebbe provare a vincerle tutte”.