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Approfondimenti sull'ultimo GP corso a Brno, con altre notizie e considerazioni.
CONFRONTO 2019/2018
Ecco il confronto tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2018 e nella passata stagione.
Marquez 210/181 (+29); Dovizioso 147/113 (+34); Petrucci 129/94 (+35); Rins 114/58 (+56); Vinales 91/109 (-18); Rossi 90/132 (-42); Miller 86/61 (+25); Crutchlow 78/90 (-12); P.Espargaro 61/32 (+29); Morbidelli 52/22 (+30); A.Espargaro 31/32 (-2); Iannone 21/81 (-60); Lorenzo 19/105 (-86).
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato davanti in gara durante la stagione (tra parentesi il confronto in prova)
Marquez/Lorenzo 6-0 (7-0); Dovizioso/Petrucci 7-3 (5-5); Rossi/Vinales 5-4 (3-7); Rins/Mir 8-2 (9-1) A.Espargaro/Iannone 4-5 (9-0); P.Espargaro/Zarco 10-0 (9-1).
YOKOHAMA CHIARO SULLO SVILUPPO IN HRC
Takeo Yokohama, direttore tecnico della HRC, è stato piuttosto chiaro sulla strada da seguire per lo sviluppo della moto. «Noi siamo la Honda, siamo tecnicamente all’avanguardia, ma alla fine conta molto quello che dice il pilota. Marquez è con noi da sei anni, conosce la moto meglio di chiunque altro, ha una squadra che funziona alla grande: noi vogliamo vincere, quindi ascoltiamo lui».
Questo il giudizio su Jorge Lorenzo: «Sapevamo che per il suo stile di guida avrebbe fatto fatica, ma sia noi sia lui pensavamo ci avrebbe messo di meno ad adattarsi. Purtroppo, ogni volta che si è sentito meglio sulla moto, poi si è fatto male, entrando in una spirale negativa».
Anche Crutchlow, però, si lamenta della difficoltà di questa RC213V: Takeo, giapponese assolutamente atipico, non si scompone nemmeno in questo caso: «Cal lo conosciamo bene, è uno che gli piace parlare, anche troppo. E’ bello confrontarsi con lui, ma la Honda deve pensare a vincere».
CRUTCHLOW CONTRO NAKAGAMI
Come sottolineato anche dal direttore tecnico della HRC, a Cal Crutchlow piace molto parlare, spesso con dichiarazioni tutt’altro che diplomatiche. A Brno si è parlato dell’eventualità che Takaaki Nakagami (“Sta facendo molto bene, siamo contenti di lui” è il giudizio di Takeo Yokohama) possa avere nel 2020 una RC213V ufficiale, come ce l’ha Crutchlow da un paio d’anni.
«Non credo che se la meriti» ha detto senza mezzi termini il britannico, forse impaurito dal fatto che la HRC la possa togliere a lui per darla al giapponese. In realtà, è più probabile che Nakagami abbia l’ultimissima versione scesa in pista a Valencia della RCV 2019. «Cal, come tutti i piloti, “difende” il suo territorio», ha minimizzato il team manager Lucio Cecchinello.
BRAD BINDER: “UNA OPPORTUNITA’ DA NON PERDERE”
Brad Binder nel 2020 passerà in MotoGP, sempre con la KTM, nel team Tech3 e verrà sostituito in Moto2 da Iker Lecuona. «Credo che la MotoGP sia una opportunità da non perdere. Quest’anno per me è stato difficile, speravo di lottare per il titolo, ma credo sia giusto andare in MotoGP anche senza avere conquistato il mondiale della Moto2. Credo che nella seconda parte di stagione ci sia la possibilità di fare molto meglio».
ALEX MARQUEZ IN MOTO2… PER ANDARE IN MOTOGP
Si è ormai delineato il futuro di Alex Marquez, grande favorito a conquistare il titolo della Moto2: Alex rimarrà un altro anno nella categoria di mezzo, ma non nel team VDS. Il manager Emilio Alzamora si è accordato con il team Petronas, con un accordo che prevede la Moto2 nel 2020 e il passaggio in MotoGP nel 2021. Un’ottima mossa, assolutamente condivisibile.
FOGGIA, ADDIO ALLA VR46
Dopo Davide Bulega, anche Dennis Foggia ha comunicato ufficialmente che a fine stagione lascerà la VR46 Academy.
«A novembre si concluderà un’esperienza che porterò con me per sempre, che mi ha cresciuto e forgiato in questa prima fase importante della mia carriera. È giunto il momento per me di passare al livello successivo, sentivo il bisogno di nuovi stimoli e di una nuova sfida. Ora voglio concentrarmi e dare tutto me stesso per chiudere al meglio questa stagione», ha scritto Dennis sui social. Nel 2020, il giovane pilota romano correrà con il team Leopard, al posto di Lorenzo Dalla Porta, che salirà in Moto2.
MARQUEZ COME DOOHAN E HAILWOOD
A Brno, Marc Marquez ha conquistato la sua quarta pole in MotoGP su questo tracciato, la 58esima della carriera, eguagliando così il primato di Mick Doohan, su 118 partenze: questo significa che Marquez è partito dalla prima posizione il 49,1% delle volte. Per Marquez, è la 86esima pole in carriera, con una percentuale del 43,8%. Vincendo domenica, invece, Marquez ha raggiunto un certo Mike Hailwwod a quota 76 successi, dei quali 50 in MotoGP, “club degli anta” del quale fatto parte Valentino Rossi (89 vittorie); Giacomo Agostini (68) e Mick Doohan (54). Ma Marquez ha solo 26 anni e in questa stagione può già superare Doohan. Pazzesco.
TANTI KM PER IL MOTORE ROTTO DA ROSSI
Venerdì, nelle FP2, Valentino Rossi è stato costretto a tornare al box con il motore fumante, evidentemente rotto. «Aveva tanti chilometri», ha poi detto il pilota della Yamaha. Effettivamente era così, come conferma il dettaglio di ciascun motore fornito dalla Dorna. Il motore in questione era il numero due, con il quale Rossi aveva fatto parecchia strada. Nel dettaglio: FP1, FP2, FP3, FP4, Q1 e WU in Qatar; FP1, FP2, FP3, FP4, Q2, WU e gara in Argentina; FP1, FP2, FP4, Q2 ad Austin; FP1 e FP4 a Jerez; FP1 e FP2 a Le Mans; FP1 e FP2 al Mugello; FP1, FP2, FP3, FP4 e Q2 a Montmelò; FP1 e FP2 in Olanda; FP1 e FP2 a Brno. Questo, ovviamente, sempre alternato al motore montato sull’altra moto. In Repubblica Ceca, Rossi in gara ha usato il motore numero 4.
PRIMATO DI CADUTE PER MILLER E ZARCO
Ecco, dopo 10 GP, il numero di cadute per ciascun pilota: Miller e Zarco 11; Mir 10 Bagnaia 9; Rins 7; Abraham, A.Espargaro, P.Espargaro, Petrucci, Crutchlow, Morbidelli, Marquez e Lorenzo 6; Nakagami, Syahrin e Rabat 5; Rossi e Vinales 4; Iannone e Oliveira 3; Dovizioso e Quartararo 2. Come si vede, quindi, Marquez sta cadendo molto meno che in passato.
TRE MOMENTI INDIMENTICABILI DEL GP
3) L’umanità di Petrucci. Sconvolto dalla morte nel sonno nella notte tra mercoledì e giovedì dell’amico/addetto stampa Luca Semprini, Danilo Petrucci ha messo in mostra grandissime qualità umane. Commovente.
2) La rimonta di Antonelli. Sulla linea di partenza, al via del giro di ricognizione, ha fatto un errore enorme, facendo spegnere la moto. Così è stato costretto a partire dalla pit lane, ma poi Niccolò Antonelli ha dato spettacolo con una rimonta entusiasmante, finita con il quinto posto, ma che lo avrebbe anche potuto portare alla vittoria. Emozionante.
1) La pole di Marquez. E’ sicuramente l’immagine più bella del GP della Rep.Ceca: Marc Marquez con il gomito sull’asfalto con le slick mentre piove a dirotto e le ultime due curve sono completamente bagnate. Una lucida follia della quale solo lui è capace. Fenomenale.
IO L’AVEVO DETTO
Maverick Vinales: “L’importante è essere costanti”. GP Rep.Ceca: Vinales decimo.