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ARAGON – In sintesi: Jorge Lorenzo è a posto, Marc Marquez e Dani Pedrosa sono preoccupati per i problemi della Honda in inserimento di curva.
«Il tempo è importante, ma è ancora più positivo essere andato subito forte, aver fatto il miglior crono delle FP1 già al quinto giro: quando hai questo feeling con la moto è un ottimo segnale, significa che puoi lavorare sui dettagli. I test ci hanno sicuramente avvantaggiati, c’è una grande differenza con le Honda, ma va anche detto che abbiamo usato una strategia differente per quanto riguarda le gomme: io e Rossi le abbiamo cambiate nel finale delle FP2 montando la media posteriore, loro hanno continuato con le dure. Se si guarda il passo, c’è poca differenza: non bisogna dormire sugli allori. Rossi dice che le mie motivazioni e la mia concentrazione sono cresciute nelle ultime gare? Ha ragione, però, stando ai risultati sono diminuite le mie prestazioni… La verità è che ho capito alcuni aspetti per andare più veloce rispetto al passato, ma è un mio segreto, non dico quali. Domani Marquez sarà sicuramente più vicino e bisognerà scegliere la gomma giusta per la gara, perché qui l’asfalto è molto abrasivo e la media posteriore potrebbe non reggere la distanza».
«Stiamo lavorando tanto per migliorare in frenata e ingresso curva, ho anche cercato di adattare il mio stile di guida al carattere di questa moto. Qui siamo in difficoltà, più del solito: sembra che i problemi della Honda 2015 siano accentuati su questo tracciato. Rispetto all’anno scorso devo staccare meno profondo, anche perché il freno motore non lavora nel modo corretto. Nelle FP2 abbiamo fatto un passo in avanti, ma nel ritmo siamo indietro di uno o due decimi. Dove ho problemi? Alla curva 1, alla 5, alla 7, alla 8, alla 9… insomma dappertutto dove si frena da piegati. Ho provato un nuovo forcellone, già utilizzato a Misano nei testi di lunedì con le Michelin: sembra un po’ meglio, ma domani continueremo nel confronto e se i benefici non saranno così evidenti, useremo quello vecchio».
«Ho fatto diverse prove, anche di gomme: devo migliorare sul ritmo. Questa pista, purtroppo, esalta i nostri punti deboli: la moto è difficile da controllare. Lorenzo è stato velocissimo, ma prima che cambiasse la gomma posteriore non era così lontano»