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MOTEGI – Fausto Gresini è piuttosto seccato e non riesce a nascondere l’irritazione per una situazione che si sta trascinando da tempo. Il futuro di Andrea Dovizioso continua a non essere completamente chiaro e quello che è sicuro un giorno diventa incerto in quello successivo, con conseguenze anche per la squadra di Fausto, in attesa di definire i piani per il 2011.
«Purtroppo – si sfoga Gresini – non c’è ancora chiarezza. E’ passato tanto tempo e non è certo positivo. La questione mi coinvolge, ma fino a un certo punto, perché è più una questione tra Dovizioso, la Honda e la Repsol, mentre io faccio il quarto incomodo. Per me è difficile, la diatriba è tra di loro, non posso che aspettare. E’ passato molto tempo e io, sinceramente, sono pessimista: evidentemente ci sono troppi problemi da risolvere».
Ad Aragon, però, la Honda ha dichiarato che nel 2011 avrà quattro piloti ufficiali, dove sembrava che il team Gresini fosse coinvolto in prima persona…
«In ogni caso noi siamo una squadra importante per Honda. Sicuramente continueremo con Simoncelli, che sarà un pilota ufficiale a tutti gli effetti. Questo l’hanno detto e, ovviamente, mi fa piacere, ma avrei preferito dare un annuncio complessivo, più chiaro e con tutti i programmi definiti. Purtroppo sta passando molto tempo e se, alla fine, Dovizioso non dovesse arrivare da me, dovrò trovare un’alternativa, perché io voglio comunque schierare due piloti. Sono preoccupato, non lo nascondo». (Fausto non lo dice, ma è diventata di nuovo attuale la possibilità che la HRC schieri tre moto nel team interno, nda).
Ma in Giappone verranno fatti dei passi in avanti importanti?
«No, non credo: ci vorrà almeno un altro GP. Oggi sono pessimista, spero in futuro di essere più ottimista. Siamo coinvolti, ma non direttamente, mi piacerebbe portare a termine positivamente questa cosa: ci stiamo lavorando molto, ma, dopo tanti mesi, ancora non si vedono i risultati e non posso fare il lavoro che vorrei».
Come procedono invece i programmi della Moto2?
«La mia intenzione è quella di continuare con due piloti, con Moriwaki, con il quale abbiamo fatto un buon lavoro: possiamo ancora crescere. Non abbiamo definito i piloti, bisogna definire anche la parte economica. L’obiettivo è avere una squadra molto forte: Elias vorrebbe correre in MotoGP, ma siamo pronti a fargli una proposta se deciderà di rimanere in Moto2».
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