Lorenzo e Pedrosa, una sfida tutta spagnola a Silverstone

SILVERSTONE – Jorge Lorenzo contro Dani Pedrosa: una sfida tutta spagnola per la vittoria e per il campionato, con Randy De Puniet e Andrea Dovizioso che sperano di recitare il ruolo di terzo incomodo: De Puniet solo per questa gara, Dovizioso anche per il mondiale.
«Ho cercato di sfruttare al massimo il potenziale della Yamaha – spiega Lorenzo, alla sua prima pole stagionale -, che in questo momento è molto competitiva. Anch’io sono in forma, questa pista mi piace molto e mi diverto a guidare. Il circuito è davvero fantastico e sto iniziando a capirlo bene, anche se non è facile trovare il limite in frenata e la giusta linea. Il freddo crea parecchi problemi e il warm up di domani sarà un momento molto delicato e complicato».Non è di troppe parole lo spagnolo della Yamaha, ma il suo stato di forma è eccellente ed è chiaro che punta alla terza vittoria stagionale, considerando il passo che ha.

Ma battere Pedrosa non sarà così facile, specie se Dani riuscirà, come suo solito, a partire in testa, imponendo il suo ritmo. Il pilota della HRC sta bene, ma quando è caduto all’ultimo giro se l’è vista davvero brutta.
«Mentre scivolavo – riesce addirittura a scherzare – non sentivo il rumore della moto sfregare contro l’asfalto. Ho visto che era in aria e che mi stava seguendo: ho sperato che non mi colpisse, ma invece l’ha fatto. Ho sentito un gran male al ginocchio destro e per un po’ ho temuto il peggio. Ma già sull’ambulanza il dolore è diminuito e quando sono arrivato al centro medico ho potuto alzarmi e camminare: domani dovrei essere al 100%».

Rispetto all’inizio di campionato è tutto un altro Pedrosa. «La moto è cresciuta – ammette – e da Jerez in poi abbiamo fatto dei buoni progressi. Adesso riesco a guidare bene, anche se, su una pista nuova, è difficile trovare il limite. Considerando il freddo che fa, i primi giri saranno piuttosto delicati e trattandosi di un circuito inedito sarà probabilmente una gara più compattata. E anche De Puniet e Dovizioso vanno forte».

Il francese del team di Lucio Cecchinello si presenta in conferenza stampa con il pollice destro fasciato, perché la scivolata nel finale gli ha procurato una profonda ferita, che però non ha richiesto punti di sutura.
«Non so bene cosa sia successo – commenta -: forse ho strisciato contro l’asfalto e il dito si è “aperto”. Ma non mi preoccupo di certo: l’anno scorso ho corso con una gamba rotta, figurarsi se mi spavento per una ferita. Sicuramente sono caduto perché stavo esagerando, tanto che a metà pista ero in vantaggio di tre decimi sul tempo di Lorenzo: spingevo così forte perché avevo intravisto la possibilità di conquistare la pole. Domani sarà difficile salire sul podio, ma, naturalmente, ci proverò: quest’anno la Honda clienti è decisamente più competitiva di quella del 2009».

A differenza di De Puniet, solitamente Andrea Dovizioso è molto più efficace in gara che in prova, ma Dovi non è completamente soddisfatto delle sue qualifiche (ascolta l’audio dell’intervista)
«La posizione non è male, ma speravo di andare un po’ meglio di passo. Comunque non siamo lontanissimi: l’obiettivo minimo è salire sul podio».

Buon passo in avanti anche per Marco Simoncelli che con il nono posto ha conquistato il suo miglior risultato stagionale in prova. «Punto ad arrivare nei primi sei» dice nell’intervista audio.

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