A metà test parla Marc Marquez: "Ho tre alternative, in Giappone saprete"

A metà test parla Marc Marquez: "Ho tre alternative, in Giappone saprete"
Ecco le prime parole di Marc dopo aver provato il prototipo 2024: “È molto differente dalla moto precedente, soprattutto nella posizione di guida, ma i problemi sono più o meno sempre gli stessi. Siamo lontani, bisogna cambiare tanto. Le possibilità sono sul tavolo, adesso so che posso decidere”
11 settembre 2023

Misano Adriatico - Alle 13, Marc Marquez arriva in sala stampa. L’attesa è grande, sembra quasi di essere ancora nel fine settimana del GP, tanti sono i giornalisti attorno a Marquez.

La sua faccia, per la verità, non trasmette positività, piuttosto un po’ di tensione. La sensazione è che la decisione sia già stata presa, a fine intervista Marquez dirà: “Ho tre alternative, ho le idee chiare: in Giappone saprete”.

Prima, Marquez commenta il test del primo prototipo 2024, la RC213V usata da Stefan Bradl in gara a Misano.

“La moto è piuttosto differente da quella precedente, bisogna cambiare lo stile di guida. Ma, alla fine i problemi sono più o meno sempre gli stessi. Bisogna lavorare ancora”

In che senso è differente?

“Cambia la posizione di guida: all’inizio la guida sembra un po’ strana, ma giro dopo giro diventa più naturale. Alla fine, però, quando spingi per ottenere il tempo, si guida più o meno allo stesso modo. La novità è il telaio, con differenti geometrie, mentre il motore è lo stesso”

Ti aspettavi di più?

“Sempre ti aspetti di più, ma siamo solo al primo test, c’è ancora molto lavoro da fare. Ci sono tanti nuovi ingegneri nel box, adesso bisogna studiare i dati e lavorare”

I tuoi commenti sono più o meno simili a quelli del passato: cosa ci si può aspettare per i test di Valencia?

“È chiaro che è solo la prima impressione, ma avevamo già il commento dei collaudatori, anche se in questi giorni non ho voluto essere condizionato dalla loro opinione prima di provare la moto. Abbiamo iniziato il test in una direzione, poi ho cambiato la moto più verso il mio stile di guida. È andata sempre migliorando, si guida in maniera differente, ma alla fine il tempo è sempre più o meno quello. Ancora non abbiamo finito questo test, è presto per pensare a Valencia. È chiaro che bisogna lavorare, siamo lontani, bisogna cambiare tante cose”

Avevi detto che voleva una risposta anche sull’impegno di Honda, al di là dell’aspetto tecnico: sotto questo aspetto sei soddisfatto?

“È vero che ci sono tanti nuovi ingegneri, ogni volta parlo con uno differente… Ho capito che hanno bisogno di raccogliere informazioni, non è tanto tempo che lavorano su questo progetto. Non c’è tanto tempo per Valencia, mancano due mesi. Vediamo se si può fare un passo in avanti, è arrivato anche qualcuno per l’aerodinamica dalla F.1”

Quando sapremo qualcosa del tuo futuro?

“Tra India e Giappone decideremo. Ho tre diverse possibilità (questo l’ha detto in spagnolo, in inglese aveva detto due, NDA): adesso bisogna fare la scelta, ma le possibilità sono lì”

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