Ad Assen è tutto pronto per il GP d'Olanda

Ad Assen è tutto pronto per il GP d'Olanda
Rossi spera di essere più competitivo, Lorenzo di continuare la striscia positiva, Stoner e Pedrosa di ridurre il “chattering”, Dovizioso di mettersi in mostra, Crutchlow di continuare a stupire | G. Zamagni, Assen
28 giugno 2012

Punti chiave


ASSEN – Non fa freddo – anzi, la temperatura è accettabile -, ma il cielo è grigio esattamente come lo era a Silverstone 15 giorni fa. Insomma, nulla di nuovo sotto questo aspetto e sono poche le novità anche in pista: Valentino Rossi spera di essere più competitivo che in Gran Bretagna, Jorge Lorenzo di continuare la striscia di risultati positivi, Casey Stoner e Dani Pedrosa di ridurre il “chattering” della Honda, Andrea Dovizioso di mettersi nuovamente in mostra, Cal Crutchlow di continuare a stupire, Ben Spies di ripetere il successo del 2011.


LORENZO COME ROSSI


Reduce da tre successi consecutivi, il pilota da battere è naturalmente Lorenzo, che sta disputando una stagione “quasi” perfetta, con 140 punti conquistati su 150 disponibili. Come dire, che fare meglio di così è praticamente impossibile e, come sempre, anche ad Assen Jorge punta a una posizione di prestigio. Intanto una statistica dice che lo spagnolo ha raggiunto Rossi nella percentuale di podi conquistati nella massima categoria: per Valentino 140 podi in 500/MotoGP su 204 GP disputati, per una percentuale del 68,6%, per Jorge 50 podi su 73 GP, con una media del 68,5%. Numeri mostruosi, che confermano la grandezza del campione della Yamaha, che ha già 25 punti di vantaggio su Casey Stoner.


INVERSIONE DI TENDENZA

Per riaprire il campionato, l’australiano deve tornare a vincere, prima che sia troppo tardi: con tre gare consecutive in calendario, siamo nel momento cruciale della stagione e se Stoner non riuscirà a invertire la tendenza, Lorenzo diventerebbe quasi imprendibile. Dentro al box dell’australiano

Dentro al box dell’australiano assicurano che Casey ci mette l’impegno di sempre, che l’annuncio del ritiro non ha cambiato minimamente la sua voglia di rischiare e di vincere

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assicurano che Casey ci mette l’impegno di sempre, che l’annuncio del ritiro non ha cambiato minimamente la sua voglia di rischiare e di vincere: semplicemente, in questo momento l’accoppiata Lorenzo-Yamaha va più forte. Ad Assen, Stoner è finito sul podio negli ultimi cinque anni, salendo però sul gradino più alto solamente nel 2008 (con la Ducati): insomma, non è uno di quei tracciati dove fa una differenza mostruosa, ma è comunque sempre competitivo e se riuscirà a trovare un migliore bilanciamento della sua Honda RCV, allora sarà certamente un degno avversario di Lorenzo. Per quanto riguarda Pedrosa, che ad Assen ha trionfato solamente nel 2002 in 125, ci si aspetta una prestazione più convincente rispetto a quella di Silverstone.


SI SGOMITA IN CASA YAMAHA

Interessante anche la sfida interna tra gli altri piloti Yamaha: in palio c’è – o potrebbe esserci – il posto accanto a Lorenzo per il 2013. Spies, Dovizioso e Crutchlow arrivano in Olanda con stati d’animo differenti, ma tutti determinati a ottenere un grande risultato. In particolare, Andrea Dovizioso si sente forte come non mai e, per una volta, non sembra troppo preoccupato da una pista che, in passato, non l’ha mai visto protagonista.
«Ho sempre pensato – è l’analisi del Dovi – che il pilota si debba adattare alla moto e ho sempre cercato di farlo nei miei anni con la Honda, ma da quando guido la Yamaha ho capito che ci sono delle moto che si adattano meglio a un pilota. In altre parole: il pilota fa la differenza, ma è anche vero che ognuno ha un proprio stile e con un tipo di moto può andare più forte che con un’altra. Ad Assen ho sempre fatto fatica, ma il mio feeling con la Yamaha è molto buono e migliora continuamente: sono fiducioso di poter fare bene anche qui».

 

ROSSI, POSSIBILITA’ DI SCELTA

In Casa Ducati si continua a lavorare per rendere più competitiva la Desmosedici, ma, al momento, non ci sono novità eclatanti e non ci saranno nemmeno a breve. Vittoriano Guareschi, team manager Ducati, ci tiene a precisare che il «propulsore che dovrebbe debuttare a Laguna Seca sarà sempre a 90° con qualcosa di differente a livello di hardware (cambierà l’albero motore, NDA), ma non sarà certo una rivoluzione rispetto all’attuale».

Valentino Rossi, da parte sua, continua a ripetere che «l’obiettivo prioritario è rimanere in Ducati e far andare forte questa moto», ma è evidente che questa sfida, seppure affascinante, non può andare avanti all’infinito con questi risultati. Rossi ha anche specificato che: «non so se Honda e Yamaha siano disponibili a darmi una moto, io comunque non gliel’ho chiesta», ma gli indizi dicono che Valentino, per il 2013, ha veramente la possibilità di scegliere se continuare con la Rossa o tornare in Yamaha o in Honda. Con quale formula, poco importa: la moto sarebbe comunque di assoluto livello.