Addio a Pat Hennen, il primo americano a vincere un GP

Addio a Pat Hennen, il primo americano a vincere un GP
Fu il primo pilota americano a vincere un GP mondiale della classe 500, in Finlandia nel 1976. Velocissimo, rivale diretto di Kenny Roberts, nel ‘78 accettò di correre al TT dove un gravissimo incidente, forse provocato dall’urto contro un gabbiano, interruppe la sua carriera. Non si riprese mai del tutto
8 aprile 2024

È scomparso a 71 anni Pat Hennen, il pilota che inaugurò nel 1976 l’era degli americani nel motomondiale: fu il primo a trionfare nella classe regina vincendo il GP di Finlandia a Imatra il primo agosto del 1976, davanti all’idolo locale Teuvo “Tepi” Lansivuori.

Pat era di Phoenix e da ragazzo si trasferì con la famiglia nella motociclistica California, dove iniziò a correre nel dirt track a partire dal 1968. Tre anni dopo era già in piega sulle piste d’asfalto, con le Suzuki: prima la 250, poi la Titan 500 preparata “Daytona”. Dal 1973 cominciò a vincere tanto, anche nel catino più famoso, così che due anni dopo, pilota ufficiale Suzuki, venne in Europa per il Transatlantic Trophy (la sfida tra americani e britannici) e si innamorò del vecchio continente.

Io lo conobbi nel 1976, quando entrambi eravamo in sella alle 500 RG standard come quasi tutti i privati. Lui con un piccolo team creato dal neozelandese Coleman: aveva lunghi capelli rossi e il sorriso aperto sotto il cappello da cowboy: uno tosto, uno capace di vincere fin dal primo anno appunto a Imatra.

Nel ‘77 Hennen si guadagnò il posto nel team Heron-Suzuki con Sheene, e vinse ancora a Silverstone (ultima prova) dopo essere salito sul podio quattro volte. Nel ‘78 partì come rivale diretto di Roberts: secondo, primo, secondo e ancora secondo nelle prime gare. Tra i due statunitensi c’era un solo punto di differenza in classifica quando Pat (a differenza di Barry e di Kenny) accettò di andare a correre il TT nel mese di pausa. Dopo aver segnato il nuovo record sotto i venti minuti, purtroppo cadde rovinosamente, forse dopo l’urto con un gabbiano.

Da quell’incidente e dalle gravi conseguenze patite al capo Pat non si riprese più: tanto che si arrese e tornò negli States. E’ giustamente nella Hall of Fame. Alla sua famiglia arrivi il cordoglio di tutti gli appassionati italiani.

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