Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
È scomparso a 71 anni Pat Hennen, il pilota che inaugurò nel 1976 l’era degli americani nel motomondiale: fu il primo a trionfare nella classe regina vincendo il GP di Finlandia a Imatra il primo agosto del 1976, davanti all’idolo locale Teuvo “Tepi” Lansivuori.
Pat era di Phoenix e da ragazzo si trasferì con la famiglia nella motociclistica California, dove iniziò a correre nel dirt track a partire dal 1968. Tre anni dopo era già in piega sulle piste d’asfalto, con le Suzuki: prima la 250, poi la Titan 500 preparata “Daytona”. Dal 1973 cominciò a vincere tanto, anche nel catino più famoso, così che due anni dopo, pilota ufficiale Suzuki, venne in Europa per il Transatlantic Trophy (la sfida tra americani e britannici) e si innamorò del vecchio continente.
Io lo conobbi nel 1976, quando entrambi eravamo in sella alle 500 RG standard come quasi tutti i privati. Lui con un piccolo team creato dal neozelandese Coleman: aveva lunghi capelli rossi e il sorriso aperto sotto il cappello da cowboy: uno tosto, uno capace di vincere fin dal primo anno appunto a Imatra.
Nel ‘77 Hennen si guadagnò il posto nel team Heron-Suzuki con Sheene, e vinse ancora a Silverstone (ultima prova) dopo essere salito sul podio quattro volte. Nel ‘78 partì come rivale diretto di Roberts: secondo, primo, secondo e ancora secondo nelle prime gare. Tra i due statunitensi c’era un solo punto di differenza in classifica quando Pat (a differenza di Barry e di Kenny) accettò di andare a correre il TT nel mese di pausa. Dopo aver segnato il nuovo record sotto i venti minuti, purtroppo cadde rovinosamente, forse dopo l’urto con un gabbiano.
Da quell’incidente e dalle gravi conseguenze patite al capo Pat non si riprese più: tanto che si arrese e tornò negli States. E’ giustamente nella Hall of Fame. Alla sua famiglia arrivi il cordoglio di tutti gli appassionati italiani.