Albesiano, Aprilia: “Settimana prossima in pista con la nuova RS-GP”

Albesiano, Aprilia: “Settimana prossima in pista con la nuova RS-GP”
Il direttore tecnico della Casa di Noale fa il punto della situazione: “Sarà la base del futuro Aprilia in motoGP: è un passo in avanti importante, il potenziale molto alto". Tra l’altro, avrà l’albero motore controrotante
3 febbraio 2016

SEPANG – Nessuna novità nel box Aprilia a Sepang: Alvaro Bautista e Stefan Bradl stanno usando le stesse, “vecchie” RS-GP del 2015, quelle con le quali hanno corso a Valencia. Romano Albesiamo, direttore tecnico delle corse Aprilia, fa il punto della situazione.

«Siamo venuti qui con la moto vecchia con lo scopo di fare test di elettronica e gomme. Avevamo chiuso il 2015 con tante cadute e ci interessava portare i nostri piloti qui con la vecchia moto per far riprendere loro confidenza, in particolare con l’anteriore: direi che ci siamo riusciti, il problema è stato superato, anche la Michelin ha fatto un passo in avanti. A fine dell’anno scorso quello dell’anteriore era un po’ un incubo, ma adesso la situazione è decisamente migliorata. Per quanto riguarda l’elettronica, invece, c’è ancora parecchio lavoro da fare, non siamo ancora a posto: diciamo che stiamo sfruttando il 60-70% del potenziale. Concettualmente è molto differente dalla nostra, dobbiamo capire come ottimizzare tutti i parametri».

Passiamo alla moto nuova, alla RS-GP 2016.

«E’ pronta. Faremo uno shakedown nei prossimi giorni in Italia, salteremo i test in Australia e andremo dal 21 al 23 febbraio in Qatar, con la pista in esclusiva. Poi, naturalmente, faremo i test Irta (2, 3 e 4 marzo, NDA) assieme alle altre squadre. Non siamo in ritardo sul programma, non era fondamentale averla qui».

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Quali obiettivo vi siete posti nella progettazione?

«Alleggerire la moto, ridurre gli attriti interni del motore, ottimizzare ogni aspetto, costruire una piattaforma per l’Aprilia MotoGP del futuro. Deve essere una buona base su cui lavorare nei prossimi anni: sicuramente rappresenta un passo in avanti importante rispetto alla moto attuale, il potenziale è molto più alto. Sicuramente faremo un po’ di fatica all’inizio: credo che il nostro vero potenziale si possa iniziare a capire dalla quarta gara in poi, da Jerez, da quando il mondiale torna in Europa».

Ci saranno grandi novità tecniche?

«La nuova moto sarà visibilmente distinguibile dall’attuale: per esempio, il forcellone è molto più lungo (si parla di centimetri, non di millimetri! NDA). Siamo fiduciosi».

Albesiano non lo dice, ma è certo che il 4 a V stretta avrà l’albero motore che girerà al contrario. Ma parliamo d'altro: che idea ti sei fatto del livello degli avversari?

«Le Ducati mi sembrano molto a posto in tutte le versione, dalla 14.2 in poi. Le Yamaha ufficiali sembrano essere messe molto bene, mentre la Honda soffre un po’ di più. Per quanto riguarda la Suzuki, è difficile dare un giudizio in questo momento. La mia sensazione è che, con il nuovo regolamento, il livello si sia compattato verso l’alto: sarà un campionato ancora più difficile».

Quindi, qual è l’obiettivo di Aprilia?

«Sarà dura stare nei dieci, ma bisogna provarci».

Della SBK cosa ci puoi dire?

«Era chiaro da sei mesi che non avremmo partecipato al mondiale SBK, ma che eravamo disposti a a fornire a una squadra che ce le chiedesse le moto 2015. Pochi giorni fa – è veramente così – si è fatto avanti il team Ioda (quello di Gianpiero Sacchi, pieno di debiti in MotoGP, NDA) e siamo arrivati all’accordo: avranno le moto 2015 con minimi aggiornamenti e l’assistenza di nostri ingegneri per i settori più delicati, come l’elettronica. I piloti verranno annunciati ufficialmente oggi (un segreto di Pulcinella: Alex De Angelis e Lorenzo Savadori, NDA)».

E Biaggi?

«Il suo ruolo, al momento, non è stato definito: Max è una grande risorsa di immagine e di sostanza per l’Aprilia, sarebbe bello continuare a fare qualcosa insieme. Al momento, però, non c’è alcun accordo».

Quindi il collaudatore Aprilia è Mike Di Meglio?

«Sì e siamo soddisfatti: è un pilota giovane, motivato e veloce, capace di portare la moto a un limite vicino a quello dei piloti ufficiali»

 

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