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Adesso manca davvero poco al traguardo per Aleix Espargarò, che la prossima settimana correrà il suo ultimo Gran Premio in carriera. Il pilota Aprilia ha raccontato come si sente alla vigilia di Barcellona: “Dopo quello che è accaduto a Valencia sarà un weekend un po’ strano per tutti. È la fine del campionato, dovrebbe essere una festa dopo un anno così lungo e impegnativo – se lo meritano tutti i ragazzi – ma è molto difficile vedere quello che è successo a Valencia. Sarà a casa e sarà tutto molto emotivo, è il mio ultimo Gran Premio dopo 20 anni".
Parlando della sfida al titolo mondiale tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin, Espargaro è chiaro: "Entrambi hanno fatto un mondiale impressionante, un duello che sarà ricordato nella storia. Qua non si tratta di vincere gare ma di non fare errori, di arrivare in fondo alle corse, fare tanti punti. Questo l’ha fatto meglio Jorge”.
Sul suo futuro ruolo di collaudatore Honda e se possa fare meglio o peggio del lavoro fatto da Michele Pirro in Ducati: "Stanno raccogliendo tutti i frutti del lavoro che Michele ha fatto dieci anni fa, ho sempre avuto un grande rispetto per lui perché ha lavorato da dietro ma, con Gigi, ha fatto un buon lavoro. Con Honda sarà un grande cambio di vita: dopo anni passati a correre e viaggiare per il mondo, avrò un ritmo più tranquillo con i test".
Mentre, pensando a come sarà la sua vita nell’immediato futuro dopo la prossima domenica, Aleix ha le idee chiare: "Dopo il test di martedì con Honda, spero di poter lasciare il casco a casa e andare in vacanza con mia moglie. È stata una stagione lunga, soprattutto nell'ultima parte e sono abbastanza stanco".
Ripercorrendo la sua carriera, il numero 41 la descrive come un "roller coaster" (montagna russa, ndr): "La prima parte non ho avuto la stabilità necessaria per crescere come pilota. Ma gli ultimi dieci anni, con Suzuki e Aprilia, sono stati un sogno. Non posso chiedere nient’altro: l'inizio con Aprilia è stato veramente duro, ma mi ha fatto crescere tanto non solo come pilota ma anche come persona, insegnandomi a resistere nei momenti difficili. Gli ultimi 3-4 anni, con tutte le vittorie ottenute, sono stati davvero impressionanti".