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Dorna, Irta e FIM hanno ottenuto di poter regolarmente svolgere i test in Malesia dopo due anni di assenza a patto di regolamentare in maniera rigidissima la presenza di piloti e team all’interno degli hotel indicati e di organizzare le trasferte verso il circuito vietando, quindi, i trasferimenti privati. Una bolla che è quasi una prigione per quanti stanno lavorando in questi giorni di test, ma che ha rappresentato l’unico modo per riportare la MotoGP in Malesia. Solo che in queste ore c’è stato un mezzo incidente diplomatico. Protagonista il pilota dell’Aprilia, Aleix Espargarò che ha postato alcune foto sui suoi profili social mentre era impegnato in un allenamento in bici. Tanto è bastata a far scattare tutti sull’attenti.
Perché quelle foto dimostrano che Espargarò ha in qualche modo violato la bolla (anche se bisogna dire che non ha messo a rischio nessuno), con le autorità sanitarie malesi che hanno dovuto alzare la voce verso la FIM: “Qualcuno – si legge in una mail intercettata dai colleghi di motrosport.com - continua ad aggirare la bolla e le restrizioni, è una violazione delle regole a tutela della salute ed è un reato grave che mette il circuito in una condizione di imbarazzo. Se questi comportamenti dovessero continuare, saremo costretti ad allertare le autorità competenti. Quindi cerchiamo un'azione rapida e seria per mitigare la situazione".