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E' di 25°C la temperatura dell’aria, 47 quella dell’asfalto. Stando all’analisi delle qualifiche, dovremmo assistere a una gara a due, tra Lorenzo e Stoner, gli unici con il passo comodo dell’1’21”. Lo spagnolo ha ripetuto ben 12 volte quel tempo, scendendo in un passaggio a 1’20”978; per Casey, 7 giri soltanto in 21”, ma con gomma dura e soprattutto l’australiano ha dimostrato che quel tempo è in grado di ripeterlo un po’ in tutte le configurazioni: con gomma dura, gomma morbida e gomma morbida usata !
Ci sono altri 5 piloti scesi sotto al 22”, anche se con maggior fatica: Dovizioso, Pedrosa, Spies, Rossi e Hayden. Di questo gruppo, le Honda HRC sono quelle maggiormente titolate alla rincorsa al podio. La moto n.4 del pilota italiano in particolar modo non sembra avere gravi problemi di setting e lo confermano le 2 sole soste ai box durante l’ora di qualifica. Dovizioso e Rossi sono i piloti che hanno coperto il maggior numero di giri, 36.
Confrontiamo gli intertempi: Lorenzo è il più veloce dal T1 al T3, mentre perde mezzo decimo all’ultimo settore da Stoner; un tratto in discesa, con due cambi di direzione piuttosto rapidi, una frenata e l’accelerazione sul rettifilo dei box. Casey sembra essere un filo più in difficoltà al terzo T, dove subisce un decimo dallo spagnolo, molto probabilmente all’altezza della curva del Cavatappi.
In questo punto anche Valentino perde un paio di decimi, che si sommano ai 2,5 lasciati al T1, al decimo perso al T2 e ad altri 2 al T4. Segno che la sua sesta posizione a 710 millesimi da Lorenzo sono più frutto di problemi di messa a punto che di fisico. Con la moto a posto, almeno un giro buono a denti stretti sarebbe stato in grado di farlo. In realtà nella sua squadra, al contrario di quella di Lorenzo, sembrano essere piuttosto in alto mare.
Se è vero che a Laguna Seca gli americani sanno interpretare alla perfezione le sue traiettorie, è altresì vero che Spies, 5°, non è stato incisivo proprio nei punti cruciali di questo tracciato, perdendo 3 decimi al Cavatappi e altri 2 nella parte finale della pista, rimarcando quindi l’ottima prestazione ottenuta da Lorenzo e Stoner, che in quel tratto vanno alla velocità della luce.
Nel corso del turno si ha avuto misura di quanto siano difficoltosi i sorpassi anche tra piloti in cui la differenza
è di 1 secondo al giro. Favorita più che su altre piste è la prima fila e fondamentale sarà la partenza. Chi partirà in testa tra Lorenzo e Stoner avrà compiuto l’80% dell’opera…
Curiosità tecnica: sulla Honda di Alex De Angelis sono state montate piste frenanti in carbonio più larghe e copri dischi, con l’obiettivo di non disperdere calore e di conseguenza efficacia in frenata.
Roger Lee Hayden, che ha fatto segnare l’ultimo tempo, è sceso solo una volta sotto al muro dell’1’24”, ossia quella soglia che ha permesso a Tommy Hayden (il terzo fratello, ndr) di conquistare il vertice nella prima sessione di libere in Superbike, che correrà qui a Laguna Seca.