L'analisi tecnica delle gare di Silverstone

L'analisi tecnica delle gare di Silverstone
Una MotoGp deludente rispetto a Moto 2 e 125 imprevedibili e piene di colpi di scena fino al traguardo | M. Temporali, Silverstone
21 giugno 2010

Punti chiave

 

ANALISI GARA 125

10 e lode a Marc Marquez. Quando è lui a trainare la corsa, il ritmo è sempre elevatissimo. Dal 4° giro il passo è sceso a 2'14", col picco di Espargarò che, in scia a Marquez, ha saputo strappare per due volte il 2'13" (al 6° e al 14° giro), arrivando a girare 1 secondo - 1 secondo e mezzo più forte degli inseguitori. L'ingresso duro di Espargarò su Marquez in uscita di curva, all'ultimo giro, ha trovato subito risposta alla curva successiva, con la spallata del piccolo Marquez che non si è fatto per nulla intimidire.

Con l'ennesimo sorpasso al limite di Espargarò, in cui ha perso per un attimo la moto, ne è venuta fuori una gara tirata e combattuta come non se ne vedevano da un po' in 125. Due Derbi uguali, una (quella di Espargarò) con gomma posteriore più dura, l'altra (quella di Marquez) con la mescola più morbida. Gomme differenti, prestazioni simili. E' la seconda gara consecutiva vinta da Marquez, le uniche in carriera; segno che sta facendo la mano alla sua Derbi che, è vero che offre prestazioni superiori rispetto alla sua vecchia KTM, ma con la particolarità del motore a disco rotante (anzichè lamellare) rende la guida più impegnativa.


ANALISI GARA MOTO2

Fantastica la gara di Corti. E' caduto al T2 del penultimo giro dopo avere dimostrato di sapere guidare coi più forti. Per vincere bisgona osare e ha fatto bene a provarci. Ricordiamo che il suo compagno di squadra Cluzel (grandioso in questa gara) è stato, per molte gare, una mina vagante capace di esplodere dopo pochi giri dal via. Ottima quindi la freddezza e la gestione della corsa di Corti, senza esperienza, che non possedeva nemmeno una delle moto più veloci: 271,4 km/h, contro Iannone, prima velocità con 277,5 all'ora.

L'unico in grado di girare in 2'09"8 è stato Luthi, che ha rimontato fino a perdere la vittoria per 57 millesimi, e alla guida della moto più veloce del lotto di testa. Le tre sorprese della Moto2 si chiamano: Cluzel (vincitore), Redding, 4° dopo una entusiasmante rimonta, Di Meglio, che partiva in fondo alla griglia e per la prima volta si è fatto vedere tra i piloti buoni. Segno che, ancora una volta, la Moto2 è capace di offire colpi di scena fino all'ultimo momento.


ANALISI GARA MOTOGP

Una delle corse più belle, disputata con 27°C sull'asfalto e 17° nell'aria. La moto col miglior equilibrio si è dimostrata la Yamaha. Lorenzo è scappato girando 8 decimi più veloce di tutti, stampando per 5 volte il tempo di 2'03" alto. Se ne avesse avuta la necessità avrebbe potuto incrementare il suo vantaggio sugli inseguitori fino alla quindicina di secondi, segno che oggi non ce n'era per nessuno. Gli unici piloti ad aver corso con una gomma posteriore dura (anzichè una media) sono: Hayden, De Puniet, Pedrosa.

Protagonista della corsa, nel bene e nel male, Casey Stoner. Per lui, ancora forcella TTX dell'anno scorso. Partito ultimo, ha tentennato ai primi giri per poi iniziare una corsa in rimonta che l'ha portatoa a girare in 2'04" basso, fino a firmare il suo giro veloce a 4 giri dalla fine, con 2'03"886; avrebbe potuto combattere comodamente per il secondo posto partendo meglio.  

Dovizioso e Pedrosa hanno pagato lo scotto delle cadute in prova, che hanno in qualche maniera

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 condizionato la sicurezza dei due piloti, specie dello spagnolo. Negli ultimissimi passaggi, quando ci si aspettava una girandola di sorpassi fra i 4 piloti in lotta per il secondo e il terzo posto, l'ordine della classifica è mutato solo a causa di un errore di Hayden, che ha lasciato così spazio a Spies senza dover tribolare... Se due galli in un pollaio (Rossi-Lorenzo) non vanno d'accordo, figuriamoci tre (Spies). Una gara che offre uno spunto in più alle riflessioni di Valentino sul suo futuro, in ballottaggio fra Yamaha e Ducati. La MotoGP con 13 piloti giunti al traguardo è davvero mortificante. Simoncelli, con il 7° posto, otterrà per Assen nuove parti HRC per la ciclistica della sua Honda.