L'analisi tecnica delle gare del GP di Germania

L'analisi tecnica delle gare del GP di Germania
La Derbi di Marquez sempre più veloce e vince. Moto2 condizionata dalla gomme, Iannone sbaglia scelta. Pedrosa picchia 5 giri in 21”, lo stesso passo della qualifica, e saluta tutti | M. Temporali, Sachsenring
19 luglio 2010

Punti chiave


ANALISI GARA 125


Anche in condizioni di asfalto difficili, soprattutto nella prima fase, con grandi chiazze di umido e gomme slick, Marquez ha saputo gestire ottimamente la gara, infliggendo 17 secondi al secondo (Koyama – Aprilia) in 27 giri. Un altro mattoncino che attesta il talento dello spagnolo, evidenziato da un errore di valutazione di Espargarò che, in uscita dalla curva in discesa (la penultima della pista) è andato a mettere la ruota dietro sull’erba sintetica (ancora zuppa di acqua) in piena accelerazione, volando a terra a 2 giri dalla fine.

Prima di quel momento, tra i due, appurato che nessuno fosse in grado di fuggire, è iniziato il passaggio del timone della corsa, a volte impostando un ritmo serrato, altre rallentando anche 2 secondi al giro. Marquez ha dato l’idea di saper gestire benissimo strategia e improvvisazione, approfittando anche del sorpasso di un doppiato in ingresso curva e portato a compimento d’astuzia, trattenendo i freni fino all’ultimo per superarlo all’ultimo centimetro, per non lasciare tempo e spazio ad Espargarò di infilarsi a sua volta, che lo seguiva. Davvero tosto e lucido Marquez. Per tutta la corsa, la Derbi n.93 di Marc è risultata più veloce in accelerazione della sorella n.44, soprattutto all’uscita dell’ultima curva, quella in salita, che porta sul rettifilo dei box.


ANALISI GARA MOTO2


Nonostante la pista molto corta (la seconda dopo Laguna Seca), le posizioni in gara sono risultate molto sgranate. La gara si è corsa su un ritmo lento, circa 1 secondo più piano rispetto a ciò che si è visto in prova, frutto anche di un asfalto poco gommato a causa della pioggia scesa fino a tarda mattina. La scelta delle gomme è stata fondamentale e ne ha condizionato la gara. Iannone ha corso con gomme dure, nonostante la temperatura sull’asfalto fosse ben più bassa (27°C) rispetto a quella del venerdì (50°C) e della gara di Barcellona. Considerando che le Dunlop hanno il problema del consumo (ossia lavorano poco e non si consumano), forse avrebbe potuto scegliere una mescola più morbida come hanno fatto altri piloti.

Sul podio sono finiti i telai Moriwaki, FTR e Suter; l’unico con gomma perfetta è risultata la Suter di Rolfo, che appariva come appena rodata; motivo per cui è riuscito a recuperare girando fortissimo nella fase finale. In Moto2 continua ad esserci ancora tanta sperimentazione e improvvisazione dovuta alla mancanza di dati ed esperienza.

 

ANALISI GARA MOTOGP

I piloti acciaccati hanno potuto trovare un piccolo lato positivo nell’interruzione della corsa al nono giro compiuto, per riprendere forza ed energie. L’unico pilota partito con gomma posteriore nuova è stato Simoncelli, che ha così potuto terminare la corsa davanti ad Hayden senza essere penalizzato dal consumo del pneumatico sul finale, che ancora gestisce con un minimo di difficoltà.

A proposito di italiani, Melandri ha lottato con una Honda modificata nell’angolo di sterzo (doveva essere provato nel warm up, che però ha piovuto), più aperto, risultando più difficile negli inserimenti in curva, che hanno richiesto più fisicità nella guida. La pista che gira a sinistra e la spalla infortunata ad Assen ancora mal messa hanno steso ko Marco dopo una manciata di giri.


Dovizioso è partito in tromba, ha segnato il suo miglior crono al 4° passaggio e poi ha impostato un ritmo altalenante con tolleranza di 1 secondo per tutta la gara, lasciando un ampio interrogativo sui problemi incontrati, soprattutto tra l’11° e il 14° giro quando ha girato in 23” alto. Ha terminato a 17 secondi in 21
La "carena" di Max Temporali
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giri dal suo compagno di squadra.

Il passo di gara per stare davanti era di 22”, eccetto Pedrosa che dal 10° giro al 14° ha picchiato 5 passaggi in 21” alto, eguagliando i tempi ottenuti in qualifica ai quali nessuno ha saputo replicare.
Ne è venuta fuori una Honda efficace al T1 (frenatona e tornante a destra), più veloce di tutti di 2 decimi, e agile al T2 (cambio di direzione e curve lente con lunga percorrenza) con circa 1 decimo di vantaggio su Lorenzo. Al T1 Stoner era quello messo peggio. La Honda ha un potenziale superiore a tutti, che non sempre riescono a sfruttare.
 

 

MotoGP


1 25 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 160,4 28'50.476
2 20 99 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha 160,1 +3.355
3 16 27 Casey STONER AUS Ducati Team Ducati 159,9 +5.257
4 13 46 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha 159,9 +5.623
5 11 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 158,8 +17.158
6 10 58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 158,7 +17.757
7 9 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 158,7 +17.935
8 8 11 Ben SPIES USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 158,5 +20.957
9 7 40 Hector BARBERA SPA Paginas Amarillas Aspar Ducati 158,4 +22.000
10 6 33 Marco MELANDRI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 157,2 +35.217
11 5 65 Loris CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 156,3 +45.042
12 4 15 Alex DE ANGELIS RSM Interwetten Honda MotoGP Honda 156,3 +45.204


Moto2


1 25 24 Toni ELIAS SPA Gresini Racing Moto2 Moriwaki 152,2 41'57.745
2 20 29 Andrea IANNONE ITA Fimmco Speed Up Speed Up 152,0 +3.297
3 16 44 Roberto ROLFO ITA Italtrans S.T.R. Suter 151,8 +6.574
4 13 10 Fonsi NIETO SPA Holiday Gym G22 Moriwaki 151,8 +6.781
5 11 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing FTR 151,8 +7.396
6 10 2 Gabor TALMACSI HUN Fimmco Speed Up Speed Up 151,6 +9.555
7 9 50 Damian CUDLIN AUS Tenerife 40 Pons Pons Kalex 151,6 +9.697
8 8 77 Dominique AEGERTER SWI Technomag-CIP Suter 151,5 +11.373
9 7 65 Stefan BRADL GER Viessmann Kiefer Racing Suter 151,4 +13.152
10 6 68 Yonny HERNANDEZ COL Blusens-STX BQR-Moto2 151,4 +13.726
11 5 25 Alex BALDOLINI ITA Caretta Technology Race Dept I.C.P. 151,3 +15.802
12 4 16 Jules CLUZEL FRA Forward Racing Suter 151,2 +17.666
13 3 8 Anthony WEST AUS MZ Racing Team MZ-RE Honda 150,7 +25.927
14 2 61 Vladimir IVANOV UKR Gresini Racing Moto2 Moriwaki 150,6 +26.476
15 1 19 Xavier SIMEON BEL Holiday Gym Racing Moriwaki 150,6 +26.626
16 53 Valentin DEBISE FRA WTR San Marino Team ADV 150,6 +27.465
17 14 Ratthapark WILAIROT THA Thai Honda PTT Singha SAG Bimota 150,5 +29.007
18 48 Shoya TOMIZAWA JPN Technomag-CIP Suter 149,7 +42.961
19 11 Yusuke TESHIMA JPN JIR Moto2 Motobi 149,7 +43.141
20 59 Niccolo CANEPA ITA RSM Team Scot Force GP210 149,6 +43.277

125


1 25 93 Marc MARQUEZ SPA Red Bull Ajo Motorsport Derbi 143,4 41'28.274
2 20 71 Tomoyoshi KOYAMA JPN Racing Team Germany Aprilia 142,4 +17.578
3 16 11 Sandro CORTESE GER Avant Mitsubishi Ajo Derbi 142,4 +18.263
4 13 12 Esteve RABAT SPA Blusens-STX Aprilia 142,3 +19.098
5 11 38 Bradley SMITH GBR Bancaja Aspar Team Aprilia 142,3 +19.713
6 10 14 Johann ZARCO FRA WTR San Marino Team Aprilia 140,9 +44.976
7 9 99 Danny WEBB GBR Andalucia Cajasol Aprilia 140,4 +53.243
8 8 7 Efren VAZQUEZ SPA Tuenti Racing Derbi 140,4 +53.302
9 7 50 Sturla FAGERHAUG NOR AirAsia - Sepang Int. Circuit Aprilia 140,4 +53.589
10 6 61 Daniel KARTHEININGER GER Freudenberg Racing Team KTM 139,7 +1'05.078
11 5 35 Randy KRUMMENACHER SWI Stipa-Molenaar Racing GP Aprilia 139,3 +1'13.484
12 4 32 Lorenzo SAVADORI ITA Matteoni CP Racing Aprilia 139,3 +1'13.719
13 3 5 Alexis MASBOU FRA Ongetta Team Aprilia 138,8 +1'21.679
14 2 78 Marcel SCHROTTER GER Interwetten Honda 125 Honda 135,8 1 Giro
15 1 63 Zulfahmi KHAIRUDDIN MAL AirAsia - Sepang Int. Circuit Aprilia 135,7 1 Giro
16 94 Jonas FOLGER GER Ongetta Team Aprilia 135,3 1 Giro
17 84 Jakub KORNFEIL CZE Racing Team Germany Aprilia 134,4 1 Giro
18 86 Kevin HANUS GER Thomas Sabo Team Hanusch Honda 121,6 4 Giri

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