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I tempi sono ancora lontani dai record: 1’57”666 fece Kallio nel 2006 in gara, 1’56”954 realizzò Pasini in prova. All’appello mancano dai 2 ai 3 secondi. La pioggia caduta nella giornata di giovedì non ha aiutato a tenere gommata e pulita la pista. Terol è stato l’unico a scendere sotto al 2’00, al 20° e al 22° giro dei 24 totalizzati. E’ sua anche la velocità più elevata, 221,9 km/h, mentre la media delle 5 migliori velocità è di 219 all’ora, al pari di Marquez. Terol si è fermato soltanto 2 volte ai box, contro la media delle 3 di tutti gli altri piloti di primo piano, segno di un assetto quasi perfetto. Marquez, 2° tempo, ha faticato a rimanere sul tempo del 2’00”, ripetuto, come Smith (4° tempo), solo 4 volte, contro le 11 di Terol e le 2 di Cortese (3°) ed Espargarò (5°). Quest’ultimo è stato vittima di due cadute e ha mostrato di patire il T3 e T4, dove perde 4 decimi in ciascuno dei settori dal capo classifica Terol. La sensazione di massima è che la messa a punto delle moto sia ancora piuttosto acerba, in un circuito dove è importante trovare l’equilibrio fra curve lente e forti accelerazioni sui numerosi rettilinei presenti, con la massima attenzione per la rapportatura del cambio. Curiosa la presenza di una Tec2, guidata da Shinozaki (21°), che mostra un telaio Yamaha della vecchia TZ 125 e un motore inedito realizzato “in casa”.
Suter, Moriwaki, TSR e BQR i telai delle prime 5 posizioni, raggruppati nello spazio di mezzo secondo, quale segno di evidente equilibrio tecnico. 5 sono anche i piloti scesi sotto al tempo di 1’55” , con una differenza di velocità di punta che sfiora i 10 km/h: di questo pacchetto, Elias è il più veloce con 258,1 km/h, Hernandez il più lento con 249,1; in pista ci sono solo 7 piloti con una velocità inferiore alla sua, tra cui Corti (10° tempo) e Lamborghini (32°). La moto di De Angelis ha sofferto a metà turno per un guasto alla scambiatore di calore che è stato sostituito, perdendo una ventina di minuti. La temperatura del suo motore, salendo fino a portare in ebollizione il liquido di raffreddamento, può aver subìto uno stress a livello di testata, guarnizioni o perdita di prestazioni, che bisognerà tenere sotto’occhio nelle prossime sessioni; la Geo Technology (che gestisce i motori in Moto2) non ha infatti previsto la sostituzione del 4 cilindri Honda sulla moto di Alex. Il Team Jir chiude quindi la sessione piazzando 3 moto ai primi 7 posti, col 6° di Corsi seguito dalla wild card Teshima che però, rispetto ai compagni di scuderia, utilizza stesso telaio (TSR) ma sospensioni differenti. Iannone, con la quarta velocità di punta, è solo 27° in classifica: da Simon (1° posto) perde 6 decimi al T1, 3 al T2, 6 al T3 e 4 al T4. Occorre uno stravolgimento tecnico totale per raddrizzare la situazione.
Rossi fa segnare il giro più veloce al 27° giro di 27, indice temporaneo di una ritrovata forma fisica-mentale. Rifila 2 decimi a Dovizioso, 2°, e 3 a Lorenzo, 3°. E’ sua anche la velocità più elevata, ma il dato è da prendere con precauzione: la fotocellula che rileva le top speed è posizionata in prossimità della frenata e Valentino stacca semplicemente dopo gli altri… Complice anche il motore evoluzione, la sua M1 è sempre ai primi due posti nella classifica dei tempi parziali, segno che su una pista con numerose frenate-accelerazioni non è affatto penalizzata da una Honda che, sulla carta, è sempre stata favorita da queste caratteristiche. Lorenzo ha divorato il doppio dei giri sul passo del 48” ottenuti da Rossi (12 contro 6, di cui 7 filati), che è stato però bravo a realizzare un T3 (il tratto più lento e guidato), nell’ultimo giro, in cui ha migliorato di quasi 2 decimi il suo intertempo e quello del suo compagno di squadra. Motegi non sembra la pista favorevole a Ducati: a parte Stoner (4°, a 3 decimi), le altre 3 sono nelle ultime 4 posizioni, con le difficoltà concentrate proprio in quel 3° settore che richiede una messa a punto della moto che si sposa a fatica con il resto della pista. Pedrosa è scivolato al 3° passaggio, dopo aver girato in quello precedente a 12 secondi dal miglior crono di Valentino.