ANALISI LIBERE 125
Col tempo di 1'51"219, dopo un solo turno di prove,
Marc Marquez si porta sui livelli record dell'anno scorso, quando fece segnare un giro veloce in gara in 1'51"175. Oltre a lui, sono scesi in 51" Smith e Terol. Nel T2 Marquez fa davvero paura: un tratto di curvoni rapidi adestra, con un tornantino a sinistra, tutto da raccordare; qui rifila quasi 3 decimi a Smith e 3 e mezzo a Terol.
Il problema delle 125, con 36°C nell'aria e 46°C sull'asfalto, è mantenere i motori freschi;superati i 55°C di temperatura dell'acqua, i piccoli monocilindrici perdono subito 1,5 cv di potenza.
La velocità più alta in pista è della Derbi di Marquez, con 233,5 km/h, seguita dalle 4 Aprilia di Terol, Smith, Grotzkyj e Krummenacher (tra i 229 e i 231 km/h), per arrivare alla Derbi di Espargaro, rilevata a 228,8 km/h.
Vazquez, in quinta posizione, accusa già 2 secondi di ritardo da Marquez.
ANALISI MOTO2
Moriwaki, Kalex, Suter, i telai ai primi tre posti.
18 piloti in 990 millesimi, 36 in 2 secondi, 42 in 3,171; in Motogp dal primo al 17° ci sono 4,756 secondi; in 125, dal primo al 31∞ ce ne sono 8,738. Le Moto2 offrono di gran lunga un livello piloti/moto molto più equilibrato. Tomizawa (3° tempo) ha percorso almeno 10 giri meno degli altri piloti a causa di una fascetta rotta del manicotto dell'acqua della quale la Geo Technology (che gestisce i motori Honda, ndr) non aveva il ricambio...
Ottima la settima posizione di Hernandez nonostante una velocità di punta nelle ultime 4 posizioni, perdendo oltre 11 km/h dalla migliore di Iannone.
Male Corsi che non riesce a migliorare la sua prestazione ottenuta al terzo giro, dopo aver percorso altri 21 passaggi.
ANALISI MOTOGP
Lorenzo ha 1 decimo e mezzo su Stoner, che sembra aver recuperato le difficoltà del 2009 al T4, l'ultimo settore; qui guadagna quasi 1 decimo sullo spagnolo, che invece è leggermente più veloce nei primi 3 settori.
Casey lamenta un problema in ingresso curva dovuto a un posteriore che "spinge" sul davanti, portando alla tangente la direzione dell'avantreno: un effetto dovuto a un'ammortizzatore tarato rigido e combinato a una frizione "libera".
I piloti lamentano una certa scivolosità della gomma nelle curve a sinistra (quelle più lente) al punto che, alla fine della gara, se il pneumatico tende a patinare per via del caldo, il gommone dietro potrebbe alleggerirsi anche di 5-6 etti di materiale, che significa, soprattutto, arrivare a fine corsa con un angolazione della spalla differente dall'origine.
Qui le pressioni delle gomme si gonfiano anche 1 decimo di atmosfera in meno (1,8 bar l'anteriore a freddo, 1,3 bar il posteriore sempre a freddo; oppure a caldo, misurate a 90°C, 2,1 la gomma davanti, 1,6 quella dietro).
La sorpresa di questo turno è Spies, che vede per la prima volta Barcellona ed è già in grado di