Andrea Migno: "Mi mancano le corse, il podcast Mig Babol è la mia seconda virtù" [VIDEO]

Allo stand Dainese ad EICMA, il pilota e podcaster si racconta: "Sento la mancanza dalle corse, con Mig Babol avevo voglia di rilanciarmi"
13 novembre 2024

Come si reinventa un pilota lontano dalle corse? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Migno, pilota di Moto3 e ora rider coach in VR46. Quest’anno ha lanciato il suo podcast, “Mig Babol”, con quattordici puntate all’attivo di cui una registrata live ad Eicma allo stand Dainese, con ospite Tony Arbolino.

Migno non nasconde che tutt’ora dentro di lui c’è un vuoto da colmare: “È abbastanza diverso: quando si ha delle gare il feeling è diverso, altre cose sono rimaste uguali come il paddock. La sensazione principale è meno adrenalinica o comunque con meno pressione, però devo dire che nel team della MotoGP della VR46 mi trovo bene”. Sul suo nuovo lavoro nel team di Valentino Rossi, il pilota spiega che: “Il nostro apporto va prettamente sul punto di vista tecnico, sulla guida dei piloti, le traiettorie, i punti di frenata ecc…” .

La storia di “Mig Babol” invece inizia circa un anno fa: “L'anno scorso di questi periodi avevo capito che nel 2024 avrei avuto difficoltà a trovare una sella e volevo un po' rilanciarmi, come progetto personale: volevo riuscire a fare una cosa da zero e per dimostrarmi che potevo farcela. L'idea mi era sembrata interessante e simpatica dall'inizio”.

Ad oggi il podcast conta più di 34 mila iscritti su Youtube: “Cerchiamo di portare delle interviste, i rapporti con i piloti in maniera verticale, mai vista, in MotoGP, e questo ci diverte. Vogliamo andare avanti a portare ancora un po' di storie”, spiega Migno. Questa attività adesso è la sua “seconda virtù”: “Prima mi fermavano per le gare o per il fatto dell’essere pilota, adesso molti fanno i complimenti per il podcast".

Sui campioni di Moto3 e di Moto2 di quest’anno Migno ha le idee chiare: “David Alonso è un fenomeno fuori dal normale, già l'anno scorso da rookie aveva dimostrato di avere questo tipo di potenziale e sembra essere un nuovo un nuovo mini “extraterrestre". Anche Ai Ogura è un pilota molto forte: gli era mancato il titolo per pochissimo qualche anno fa ed è riuscito a portarlo a casa, anche lui essendo un pilota piuttosto forte era uno dei favoriti. Tra i due però Alonso sembra quello più incisivo, è stato quello più sorprendente”.

E sulla sfida al titolo mondiale in MotoGP: “È ancora è tutto da vedere, ma è un campionato che si sono giocati Jorge Martin e Pecco Bagnaia finora e sarà un gran finale. Marquez ha fatto una stagione da matti con la Ducati e loro sono stati le tre forze principali con anche Bastianini”.

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